…è una brutta bestia, caro lettore! Infatti ha per genitori la pigrizia e la mancanza di rispetto di sé e di attenzione verso gli altri. Il pressapochismo. Il suo reciproco è la pedanteria, che ha caratteristiche improntate alla noia e all’inutilità. Se posso, rifuggo da ambedue questi ambienti esistenziali ed espressivi. Se ci guardiamo in giro e ascoltiamo il mondo troviamo, senza faticar molto, molto pressapochismo: nei detti del senso comune, al bar, in televisione specialmente nei talk show, condotti generalmente…
filosofando
La piazza e la stazione
Ciò che mi disturba, ovviamente (anche per la mia biografia), non è la piazza San Giovanni piena di gente e bandiere, che nella storia italiana, come tante altre piazze del mondo per le diverse nazioni, è stata molto importante, ma la sua presunzione e il potenziale illusorio. Non sto parlando del milione di persone (di più, di meno? non importa) che ieri hanno sfilato per Roma, chiamati dalla Cgil a protestare contro le misure sul lavoro impostate dal Governo. Sto parlando…
Un politico ignorante
Ora il sindaco di Roma mette il suo autografo su un registro comunale per attestare in qualche modo l’avvenuta unione tra due persone dello stesso sesso, addirittura sedici ieri. Non che tale atto abbia valore giuridico-legale, ma tanto è. Mi pare solo che non abbia avuto l’impudenza di chiamarli “matrimoni”, perché un residuo di etimologia classica gli alberga ancora nel capo. Ripeto ancora: queste persone hanno diritto alle stesse prerogative civili e patrimoniali delle coppie etero, siano queste famiglie o “di fatto”, ma…
Sette, ciarlatani e sedicenti “guru”
Caro lettore, questi sono tempi nei quali le sette (probabilmente dal latino sequor, o sector, cioè seguire, anche se qualcuno sostiene derivi da secare, cioè separare, a mio parere non implausibile, perché le sette separano: si pensi ai pericolosi ambienti di Dianetics) e strane forme di aggregazione proliferano come funghi nell’umidità. Ve ne sono di tutti i colori e per tutti i gusti: magari più per persone di bocca buona, perditempo e ingenui, numerosi in tutti i contesti sociali e, duole dirlo, di…
aggiornamento stupidario cretinetti
I parenti del cretino 24enne di Napoli, che ha violentato un quattordicenne definito “obeso” dal branco degli imbecilli di contorno, hanno detto alla stampa che il loro ragazzo, padre di un bimbo duenne, è un bravo ragazzo e che si è trattato solo di uno scherzo… Un’accolita di cretini, questi parenti, ovviamente non nel senso medico-psichiatrico del termine. Ci si chiede che cos’abbia nel cervello un soggetto umano come Vincenzo Iacolare, il violentatore. Mi piacerebbe guardarlo in faccia, non dubitando di avere qualche…
il valore creativo della parola
Caro lettor del mattino, altre volte qui ho parlato del Lògos greco o del Verbum. La Parola. Un termine che nella filosofia greca, fin da Anassagora, ha assunto un’importanza centrale come entità creatrice, e nella Scrittura cristiana fondativa (vangelo di Giovanni) come figura del Figlio, il Verbo. In Genesi 1 troviamo il “bereshit barà (da dabar, parola) elohìm“, cioè in principio Dio creò. Il “dire di Dio” è dunque parola creatrice. Dire è creare. Dire è dare alla luce non…
la triste ballata dei cretini
È una categoria antropologica che esula dal novero di coloro che sono affetti dall’antica malattia studiata dagli archiatri ottocenteschi, e non c’entra con il cretinismo. E’ un’affezione dell’anima. Vediamo un po’: il principe dei cretini di questi giorni, che fa a gara con il suo delfino di cui parlerò tra un attimo, è Giovanni Paciello da Silla di Sassano (Caserta). Questo cretino, folleggiando con la sua Bmw nera comprata a rate ha ucciso suo fratello e altri tre ragazzi, perché…
Le parole e le cose
Fin da bambini siamo stati abituati a dare i nomi alle cose, per cui le parole che denominano una cosa rinviano solitamente all’immagine che abbiamo della cosa: se io dico “anatra” normalmente sono in grado di pensare al simpatico palmipede. Perciò, si è più o meno sempre ritenuto che le funzioni cerebrali preposte all’aggancio dei nomi delle cose alle cose stesse fossero un processo unitario. Dalla storia del linguaggio sappiamo che l’uomo è nel tempo riuscito a dare i nomi alle…
temperamento, carattere, personalità e comportamento
I pensatori antichi rappresentavano il carattere umano come un insieme di forze spirituali che dovevano essere governate dalla ragione. Platone proponeva l’immagine del cocchio trainato da due cavalli, uno di impeto e l’altro di desiderio (ira e concupiscenza), ma guidato dalla ragione stessa. La psicologia aristotelica immagina una suddivisione più raffinata tra le varie energie che muovono l’essere umano, e così anche Agostino e Tommaso. Dopo la rivoluzione filosofica e scientifica dei XVI/XVII secoli, il tema passò di mano…
L’imperatore Claudio così parlò al Senato di Roma
…brano tratto da Tacito (Ann. XI, 24) “I miei antenati…