L’autismo, o Sindrome di Kanner, è ritenuto dagli studiosi un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da autismo manifesta una spiccata riduzione delle possibilità di socializzazione e di comunicazione. Non si conoscono ancora le sue cause originanti. Correntemente la definizione clinica più condivisa è Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders). Nel DSM-IV l’autismo rientra nella categoria clinica dei “Disturbi Pervasivi dello Sviluppo“, di cui fanno parte anche altre sindromi, come quella di Asperger, di Rett e il…
filosofando
Conservatorismo, o della pigrizia del riformismo
Nella vulgata della scienza politica pare che il termine “conservatorismo” debba sempre essere associato a “destra”, mentre il termine “progressismo” a “sinistra”. Anche se io quasi “geneticamente” mi colloco, pressoché dall’uso di ragione, da quest’ultima parte, da molto tempo nutro qualche serio dubbio che così sia (amèn, in ebraico). Sappiamo che i termini di destra e di sinistra delle due parti opposte dello schieramento politico nascono in Francia poco prima della Rivoluzione francese. Nel maggio 1789 il Re di Francia Luigi XVI…
Ambiguità e Compromesso
Due parole che non godono di buona fama. Vediamo perché le cose non stanno proprio così, o comunque possono stare anche in un altro modo. Diamo prima uno sguardo al termine “compromesso“: letteralmente è dal latino “cum-promittere“, vale a dire “promettere con“, “promettere insieme“. E’ un significato brutto, negativo? Non mi par proprio. Quante volte nella vita o sul lavoro è necessario fare un compromesso: tutta la dottrina e la pratica contrattualistica si basa sul compromesso, su una negoziazione…
Stefano
Caro Stefano, sei andato da un’altra parte, ieri. Ti seguivo quando eri un leggero, agile e sorridente centravanti, con il tuo nome e cognome che si armonizzavano bene. “Borgonovo“, quasi un toponimo di origine medievale. Stefano dei Borgonovo. Ho letto cosa hanno scritto persone che ti conoscevano e altre che non ti conoscevano. Ti hanno chiamato “eroe“, “testimone“… Starei attento con le definizioni. Mi sembra di poter dire è che hai conosciuto il dolore. Il dolore ci accompagna come una possibilità…
L’oscurità come nascondimento dell’essere, il nulla e il divenire
Caro lettore che transiti per questi paraggi del web, che è o non-è, è qualcosa o simulacro del nulla (?), abbi pazienza, ché debbo intrattenerti un poco questo meriggio d’estate su trasparenze e pensieri e turbamenti, l’eterna diatriba tra chi pensa che l’essere sia qualcosa, e chi pensa esistano solo gli enti come participio presente del verbo stesso, e che l’essere si debba usare solo come verbo coniugabile nei vari tempi e modi, data da duemilacinquecento anni nel nostro…
Relatio, Libertas, Veritas et Sensus
Se la comunicazione resta nel campo della tecnica del rapporto tra esseri umani, la relazione, invece, ne esprime tutto il potenziale esistentivo, ontico, di libertà: solo se mi re-laziono sono libero, nel senso che scelgo di guardare negli occhi l’altro ri-conoscendolo come un altro-io, come un soggetto che è pari a me, non come oggetto destinatario di una comunicazione. La relazione è libertà perché mi esprime nel tratto della distanziazione e dell’avvicinamento, come in una dinamica respiratoria, essenziale, vitale! “Libertà”, come…
Vanitas et Veritas
Per Agostino (cf. De Civitate Dei) il declino e la fine dell’Impero Romano non sono da ascrivere più di tanto alle cosiddette “invasioni barbariche”, che lui ben conobbe: morì infatti ad Ippona (l’attuale algerina Hannaba) nel 430 al tempo dell’assedio dei Vandali, ma a ragioni e cause più profonde. La maggior causa di quel declino, per Agostino, è cognitiva e morale insieme, e viene da lui identificata quasi come una sostituzione della veritas con la vanitas: la vanità, che dà primato all’apparenza, al…
“Afonia confusa d’occhio nemico che punta a due passi”
Caro lettore, e Signore che non stai impassibile, atarassico, nel tuo empireo, leggete tutti e due, se volete… “(…) La cosa cade recisa dal tempo: così tutto accade. Ma inseparabile male è dal vischio del corpo la sofferenza precisa. Non arde, e calcina le gambe: non fonde ma cola alle braccia e demenza alla faccia rimane – infusa d’occhio nemico che punta a due passi. In ogni varco di tenebra inganna la notte dentro un arco di spanna. Se…
Le neuroscienze e il libero arbitrio. Il “determinismo causale”
Eddy Nahmias, del Dipartimento di Filosofia e dell’Istituto di Neuroscienze della Georgia State University, si chiede da tempo “Is Neuroscience the Death of Free Will“, ed è una domanda che mi faccio anch’io, perché mi inquieta non poco. Egli pensa che il libero arbitrio sia del tutto illusorio, perché i circuiti neuronali funzionerebbero meccanicisticamente e “necessariamente”. E’ evidente, come più volte abbiamo detto in questo sito, che tale posizione scientifica produce un’immediata conseguenza: che nessuno è responsabile delle proprie azioni, perché queste…
De Providentia et de Libertate
Si occupa di noi umani la pronoia o providentia? Vi è qualche fatto consequenziale tra il male che viene fatto da qualcuno, ma proprio in conseguenza di tale male fatto proprio su lui stesso, vale a dire ci sono punizioni, in qualche modo, luogo e tempo, oltre a quelle che potrebbero applicare le leggi umane, in presenza di un reato di cui si sia accertata la responsabilità e la colpa? Quare aliqua incommoda bonis viris accidant, cum providentia sit, cioè per quale…