… tempi sono questi di parole malnate, detti insulsi, insensate espressioni tempi sono questi di dimenticanze tempi sono di scribi senza forza tempi sono i nostri di falsi d’autore e di sorrisi sfiniti di un annuire tanto per dire tempi sono questi di assurde voci baloccanti tempi di incomprensioni e tensioni tempi sono questi di speranza che gli sguardi tornino a consolare gli uomini che l’amore torni a spargere i suoi semi e le ali restino alle parole e ai cuori anche se…
filosofando
… leggendo Platone
dal cap. XIV[1] Socrate (dice) a Glaucone: “ (…) quando, credo, uno stato democratico, assetato di libertà, è alla mercè di cattivi coppieri (magistrati, politici) e troppo si inebria di schietta libertà, allora, a meno che i suoi governanti non siano assai miti e non concedano grande libertà, li pone in stato d’accusa e li castiga come scellerati. (…) Non è inevitabile che in uno stato siffatto il principio di libertà si allarghi a tutto, e così vi…
Libero nella Verità
Fin da ragazzi diciamo spesso: “Faccio quello che voglio, perché sono libero“. E’ già stato molto trattato il tema della libertà esaminandone le varie accezioni nella storia del pensiero, inteso come libero arbitrio (sant’Agostino, Erasmo da Rotterdam, frate Martin Lutero), e dei costumi. Analizziamo ora proprio l’espressione sopra scritta. Cosa significa faccio quello che voglio, ed é poi vero che quello che voglio faccio? Si intuisce immediatamente che non é possibile in assoluto fare quello che si vuole, neppure…
Evidenza, Certezza e Fiducia
Nicla Vassallo studia opportunamente il valore della fiducia nel campo cognitivo ed epistemologico La fiducia è la base di ogni transazione tra gli esseri umani, la base delle negoziazioni contrattuali, a partire dal mondo del lavoro. Se viene meno la fiducia, viene meno la relazione, il rapporto, vi è separazione, distanziazione, abbandono. Il contratto di lavoro si fa nullo. La fiducia è la base della conoscenza per comunicazione di notizia, e fonda anche la certezza in-evidente. Se…
Passa la scena di questo mondo, I Corinzi 7, 31b
Quando Paolo nella Prima lettera ai Corinzi spiega ai fedeli di questa grande città della Grecia, con toni che sembrano echeggiare il Qoèlet, che è inutile affannarsi sulla scena di questo mondo, perché esso passa, mi conferma nell’esigenza di continuare a riflettere su tutto ciò che ci lega a questa vita con legami di possesso. Ognuno di noi possiede qualcosa, chi molto, certo, chi molto poco o quasi nulla come il barbone, eppure nessuno è felice per quello che possiede, se la gioia…
Tra Umiltà e Superbia
Umiltà e Superbia sono la virtù e il vizio che stanno ai due estremi dell’organismo spirituale dell’uomo. L’Umiltà è frutto di una paziente conquista dell’anima, quando l’uomo riesce a uscire da se stesso e a guardarsi come oggetto, rilevando così le proprie pecche e limiti. Dall’interno, invece, ci si può solo specchiare narcisisticamente compiacendosi di se stessi. Ho in mente volti, modi e frasi di “non-umili” o falsi modesti, modalità esistenziali che spesso concettualmente coincidono. Avete presente il personaggio di Uriah…
Tra “giusto” e “naturale”
A volte capita di sentir dire “è giusto“, oppure “è naturale“. Ma qual’è la differenza concettuale tra le due espressioni? Non sempre risulta chiaro dai contesti discorsivi e dalle intenzioni di chi parla. Si potrebbe dire che “è naturale” ciò che attiene all’agire della natura generalmente intesa, ovvero, sia che intendiamo gli aspetti vegetativi, sia che intendiamo quelli istintuali, presenti anche negli esseri autoconsapevoli e raziocinanti come l’uomo. Ciò che è naturale può essere dunque considerato al di…
La Salute e il Dolore
Salute è concetto più ampio di Sanità. Il Dolore, fisico e morale, è una dimensione corporea, esistenziale e antropologica che coesiste con l’intera vita dell’uomo. Agostino pensava che il male non avesse consistenza ontologica, ma solamente esistenziale (malum sicut defectio boni, il male come assenza di bene), così come il dolore in quanto manifestazione di “un male”. Ma il dolore fisico non dipende, se non in parte, dall’esercizio della libera volontà umana. Si dà lì, in situazione, a volte…
Ognuno sta solo
sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. Forse Gheddafi (anzi certamente) non conosceva questa poesia di Salvatore Quasimodo, che la pubblicò in Acque e terre, nel 1930. La gloria apparente e le pompe del mondo non salvano l’uomo dalla solitudine, figlia della incomunicabilità e della mancanza di relazione, figlia di un’antropologia del potere che non ammette i propri limiti, semplicemente umani, figlia di un soggettivismo generico che ha origini lontane e che oggi permea questo mondo,…
Anders B. Breivik, o della vanitosa follia
Una breve notazione, ché il silenzio è più opportuno in questi momenti. Si conferma con quest’ultimo terribile fatto la crisi del pensiero pensante e raziocinante che abbiamo in più punti e momenti segnalato su questo sito. Il fatto di Oslo segue una “logica” belluina primordiale, così come ogni altro analogo atto, di cui gli esempi abbondano. Logica non nel senso di un logos, che sia sinonimo di ragione ragionante, ma nel senso di un flusso mentale qualsiasi, in questo caso…