“Il pensiero, nessuno lo prende molto sul serio, tranne quelli che si considerano pensatori o filosofi di professione. Ma questo non impedisce affatto che esso abbia i suoi apparati di potere, e che sia un effetto del suo apparato di potere il fatto che possa dire alla gente: non prendetemi sul serio perché io penso per voi, perché vi do una conformità, delle norme e delle regole, un’immagine, alle quali voi potrete tanto più sottomettervi quanto più direte”. Gilles…
filosofando
Ermeneutiche del conflitto interiore
Monastier (Treviso), 8-10 aprile 2011. Sono grato a Giovanni Grandi di avere proposto in Phronesis il tema di un’Antropologia filosofica, e sono grato a Phronesis di aver promosso l’occasione. Il conflitto interiore ci concerne, ci appartiene, riguarda la scelta, la de-cisione, il discernere, il Sapere Etico. Ogniqualvolta siamo portati a desiderare, siamo combattuti nel nostro intimo, e l’anima è condotta secundum voluntatem et rationem intelligendi. Facultates duo sunt: intellectus sicut ratio et voluntas. Duo sunt etiam irascibilis et concupiscentia. Due…
L’Intelligenza di sempre … e la Speranza come passione ragionevole
Che piacere stamani veder dialogare Beniamino Placido, Indro Montanelli e Vittorio Foa, riproposti nella rubrica “Fuori orario” di Rai3. Dialogare rispettando i tempi della domanda e i tempi della risposta, attenti e in ascolto dell’altro, seriamente impegnati a dire qualcosa. Fuori orario e fuori tempo rispetto alle brutture televisive attuali, ai talk show sbracati o untuosi dei vari Santoro, Vespa, Floris, Fede, Lerner e compagnia cantante. Tanto quei tre signori erano in grado di argomentare con metodo e cura…
Verità e Menzogna
Friedrich W. Nietzsche ha potentemente smascherato molte finzioni che l’uomo -per sopravvivere- si è procurato, sia nell’ambito cognitivo, sia nell’ambito morale. In ciò consiste il suo nichilismo, che è un atteggiamento, un’impostazione conoscitiva, un’epistemologia -infine- iper-morale, vale a dire moralissima, improntata ad un’etica della verità. Leggiamo alcuni passaggi tratti dal saggio Su volontà e menzogna in senso extramorale. “L’intelletto, come mezzo per la conservazione dell’individuo, dispiega le sue forze principali nella finzione, giacché questa costituisce il mezzo che permette…
La Violenza informatica
Ricevi una e-mail o, peggio, un sms, allibisci, barcolli, come colpito da un diretto al mento di un grande pugile degli anni ’60 o ’70. Un campione del mondo, di quelli nati nei suburbi di una città sudamericana o italiana. Josè “Mantequilla” Napoles o Nino Benvenuti, Josè “Manos de piedra” Duran, Ray “Sugar” Leonard o Marvin Hagler “The Marvellous“. Invece è solo un messaggio, cui devi rispondere, ma tu non eri in guardia, ti ha colpito e basta … e tu…
La Speranza del Pensiero
Ogni giorno le cronache ci portano notizie tremende. La rete, i social network e le televisioni monitorano il mondo in real time … e tu vedi ciò che accade ieri a Brembate di Sopra e a Tripoli: Yara e Gheddafi. In ambedue i casi c’è una povertà di pensiero: nell’assassino di Yara e in Muammar. L’origine del male, anzi il peccato originale che genera il male nell’uomo è il-non-uso-del-pensiero. L’assenza di pensiero favorisce la semplificazione e il sadismo. Naturalmente esiste anche…
Essere Singolare-Plurale
Di questi tempi disarticolati e stupidamente ansiosi è una boccata d’ossigeno dialogare con chi pensa. Di questi tempi caratterizzati dalla quasi assenza di pensiero … o dalla sua povera asfitticità. Nancy è uno con cui merita di colloquiare. “Essere singolare plurale significa: l’essenza dell’essere è, ed è soltanto, una co-essenza; ma co-essenza o l’essere-con-l’essere-in-tanti-con designa a sua volta l’essenza del co-, o ancora meglio il co- (il cum) stesso in posizione o in guisa di essenza”. Forse Jean-Luc…
Il Giudizio degli Altri
Arthur Schopenhauer, prima di diventare il filosofo più noto di Germania nella seconda metà dell’800, fece molta fatica a farsi ascoltare. Infatti il suo (successivamente ritenuto) capolavoro, Il Mondo come Volontà e come Rappresentazione, fu per due volte un insuccesso editoriale. Ma così va spesso per chi capisce prima i segni dei tempi, mentre va molto bene a coloro che si adeguano ai tempi. Oh, Tempo che farai giustizia di tutte le cose! Si potrebbe consigliare una lettura dei…
Io non sarò mai Te
Dai tempi del Mito, il maschile ha prevalso sul femminile, la relazione verticale, gerarchica tra un soggetto e un oggetto, la dialettica Io e il resto sulla dialettica Io-Tu. Pochi pensatori maschi hanno notato delle crepe in questo ragionamento trimillenario, tipico del nostro Occidente, figlio degli stessi sommi Platone, Aristotele, fino a Kant e Hegel: forse solo Martin Buber e Emmanuel Lèvinas. Invece, sul versante del pensiero femminile qualcosa di più forte e preciso è stato detto, specialmente da Luce Irigaray,…
La Banalità del Male
“I lager sono i laboratori dove si sperimenta la trasformazione della natura umana […]. Finora la convinzione che tutto sia possibile sembra aver provato soltanto che tutto può essere distrutto. Ma nel loro sforzo di tradurla in pratica, i regimi totalitari hanno scoperto, senza saperlo, che ci sono crimini che gli uomini non possono né punire né perdonare. Quando l’impossibile è stato reso possibile, è diventato il male assoluto, impunibile e imperdonabile, che non poteva più essere compreso e…