Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Essere Singolare-Plurale

Di questi tempi disarticolati e stupidamente ansiosi è una boccata d’ossigeno dialogare con chi pensa. Di questi tempi caratterizzati dalla quasi assenza di pensiero … o dalla sua povera asfitticità. Nancy è uno con cui merita di colloquiare. “Essere singolare plurale significa: l’essenza dell’essere è, ed è soltanto, una co-essenza; ma co-essenza o l’essere-con-l’essere-in-tanti-con designa a sua volta l’essenza del co-, o ancora meglio il co- (il cum) stesso in posizione o in guisa di essenza”. Forse Jean-Luc…

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Il Giudizio degli Altri

Arthur Schopenhauer, prima di diventare il filosofo più noto di Germania nella seconda metà dell’800, fece molta fatica a farsi ascoltare. Infatti il suo (successivamente ritenuto) capolavoro, Il Mondo come Volontà e come Rappresentazione, fu per due volte un insuccesso editoriale. Ma così va spesso per chi capisce prima i segni dei tempi, mentre va molto bene a coloro che si adeguano ai tempi. Oh, Tempo che farai giustizia di tutte le cose! Si potrebbe consigliare una lettura dei…

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Io non sarò mai Te

Dai tempi del Mito, il maschile ha prevalso sul femminile, la relazione verticale, gerarchica tra un soggetto e  un oggetto, la dialettica Io e il resto sulla dialettica Io-Tu. Pochi pensatori maschi hanno notato delle crepe in questo ragionamento trimillenario, tipico del nostro Occidente, figlio degli stessi sommi Platone, Aristotele, fino a Kant e Hegel: forse solo Martin Buber e Emmanuel Lèvinas. Invece, sul versante del pensiero femminile qualcosa di più forte e preciso è stato detto, specialmente da Luce Irigaray,…

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La Banalità del Male

“I lager sono i laboratori dove si sperimenta la trasformazione della natura umana […]. Finora la convinzione che tutto sia possibile sembra aver provato soltanto che tutto può essere distrutto. Ma nel loro sforzo di tradurla in pratica, i regimi totalitari hanno scoperto, senza saperlo, che ci sono crimini che gli uomini non possono né punire né perdonare. Quando l’impossibile è stato reso possibile, è diventato il male assoluto, impunibile e imperdonabile, che non poteva più essere compreso e…

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Il Lògos che scorre nelle viscere

Allieva di Ortega y Gasset, Maria Zambrano  (1904 – 1991) vive transfuga dal franchismo dopo il ’39. Cile, Messico, Parigi, Cuba, Portorico, Roma e infine Madrid, fino alla scomparsa. Conosce nel tempo Sartre, Camus, Cioran, Elena Croce, Carlo Emilio Gadda e Elemire Zolla. Per lei: (…) Il pensiero, a quanto sembra, tende a farsi sangue. Per questo, pensare è cosa tanto grave. O forse è che il sangue deve rispondere al pensiero … come se l’atto più puro, disinteressato compiuto dall’uomo dovesse…

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La Fragilità del Bene

L’Umano pecca e commette reati. E’ preda (captus, e perciò captivus) di vizi e tendenze malvage. Deve combattere duramente per riuscire a liberarsi, almeno di tanto in tanto, della costrizione del male. Spesso spegne la luce della coscienza con la superficialità e il narcisismo. L’autostima debordante fa il resto, illuminando la persona di una luce livida. Il Bene, invece, è fragile, cagionevole, facilmente perdibile. A volte è nascosto, inevidente, restio a mostrarsi nella sua trasparenza epistemica. Il Bene spesso non…

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Lo Stress correlato al lavoro

Pò essere utile dare uno sguardo a un tema attualissimo, ora regolamentato dalla Legge, che però deve essere considerato all’interno di un normale flusso delle attività lavorative. Lo_stress_lavoro_correlato  Articoli e Saggi brevi | filosofando | psicologia | sapienza…

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Dei Diritti, uno scivolamento semantico

La constatazione di una “crisi culturale[1] strutturale”, la quale è costituita da più elementi: crisi di identità individuale e sociale, incertezza sul futuro, declino demografico, etc., dà conto di una prima, attuale “circolarità negativa” visibilissima, che si può ritenere -nel contempo e reciprocamente- causa/effetto di assoluta evidenza. Questa “circolarità negativa” si manifesta nel modo di essere delle persone, nelle loro incertezze, nel disorientamento diffuso, nella difficoltà di comprendere i macrofenomeni della mondializzazione e del rimescolamento etnico-religioso-culturale in atto, e, infine,…

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Il Problema e il Mistero

Il Problema è ciò-che-si-pone-davanti-a-noi e deve essere risolto. Tant’è che uno dei plessi concettuali e disciplinari presenti nelle moderne teorie dell’organizzazione è il “problem solving”. Concetto tanto esaltato quanto asfittico, se non corroborato da un pensiero metafisico. Il termine “Problema” deriva dal verbo greco pro-bàllo (getto avanti) ed è termine abusato, a volte utilizzato in luogo di “Tema“, che significa invece “argomento“, letteralmente ciò-che-si-pone, dal verbo greco tìthemi (pongo, metto, cfr. “i temi di scuola”). Usare il termine “problema” in luogo di…

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La Bellezza

Stefano Zecchi ne ha paventato il declino, con l’avvento delle biotecnologie e della chirurgia estetica. Heidegger pure, a causa dell’avvento della cibernetica. Dalla lettura degli ultimi sondaggi sull’accoglienza dedicata agli interventi per “migliorarsi” il corpo, i sociologi evincono il dato di una spaccatura fra giovani e meno giovani, laddove questi ultimi sarebbero più frenati, mentre i primi ricorrerebbero con facilità al bisturi, ma anche una spaccatura fra credenti, credenti/praticanti e non credenti, direttamente proporzionale al primo target citato. Infine vi sarebbe…

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