Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La sostenibile precarietà del vivere?

Venuti al mondo, e “nati a fatica“, come scrive Giacomo Leopardi nel Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, siamo qua, inermi e abbandonati alla vita, “gettati“, secondo Heidegger, “condannati a essere liberi“, a parere di J.-P. Sartre. Incapaci di stare in piedi fino a un anno di età, precari per vent’anni e, oramai, oltre, perché bisognosi di essere sostenuti per poterci -a nostra volta- sostenere autonomamente. Eccoci: ecce homines, scriverebbe l’euangelista. Riina e Borsellino, Bill Gates e un…

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L’insostenibile leggerezza dell’essere?

Sopra riporto il titolo del famoso romanzo di Milan Kundera al modo interrogativo… perché? Forse perché la forma interrogativa si pone necessariamente se si passa dalla dimensione esistenziale dell’essere a quella metafisica. Infatti, l’essere come struttura portante dell’esistere è altro rispetto all’essere sostanziale di ciò-che-è, cioè dell’ente in quanto ente, l’essere in-comune. Faccio un esempio tratto da poesia suprema: in chiusura del Paradiso (vr. 115, 33o canto) Dante canta così “Ne la profonda e chiara sussistenza (…), riferendosi all’apparire della…

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La pazienza e il perdono, l’offesa e la riparazione, tra pars destruens e pars construens dello spirito

La pazienza è virtù costitutiva della fortezza secondo Aristotele e Tommaso d’Aquino. Ne è parte integrante e fondamentale come capacità di patire (pathos), di sopportare (subfero) anche dolore e avversità, e quindi di supportare sé e gli altri nei percorsi più faticosi della vita e del lavoro. La pazienza edifica nel tempo e permette di discernere il valore delle cose. L’impetuosità e il moto temerario sono il contrario della pazienza: sono improvvisazione e rischio, come quando si guida un’auto ritenendo di…

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Le Vie dei Silenzi e Charlie Gard

Conosco l’Alta via dei Silenzi che attraversa le Alpi Carniche, dal Peralba al Lastroni ai Laghi d’Olbe, dal passo Elbel a Mimoias, dal Tudaio al Col Nudo e fino alla Cima Manera. Ne ho percorso parti nel tempo e ci tornerò. Vi sono ovunque “vie dei silenzi”, che tagliano campi e strade, percorrono i fondovalle e raggiungono gioghi e creste montane. Anche la mia vita è una via dei silenzi, quante corse, quante escursioni in solitudine, quanti viaggi in auto,…

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Consapevolezza e rallentamento

Non si può fare tutto. E poi che cosa è questo “tutto”? Ovviamente sotto il profilo umano è solo una “parte” delle infinite (indefinibili, non definite) cose che si possono fare in “una” vita. “Una vita”. E dunque si deve scegliere, limitando le cose da fare nel tempo, fisico, che è incomprimibile. C’è chi accelera l’eloquio per timore di non dire “tutto-quello-che-ha-da-dire” nel tempo che ritiene gli sia concesso, e stanca con la sua velocità gli astanti; c’è chi…

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A Berceto un festival del pensiero pensante e pensato

… in un borgo appenninico dove si è svolto il Primo festival nazionale della Coscienza, sull’onda di una ripresa filosofica italiana molto interessante. Modena, Sarzana e altre località già da anni offrono occasioni di pensiero pensante, quasi facendo a gara per riportare al centro il diritto alla conoscenza argomentativa e logica in un tempo di crisi del linguaggio e delle relazioni interumane. Sono tra i relatori con illustri colleghi come Boncinelli e Galimberti, e ne sono onorato. Ospite invitato, mi…

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Il potere della parola

Da quando l’uomo ha l’uso della parola, si è creato un sistema informativo complesso, che può anche essere elemento di disinformazione gravissima. Un esempio: tutti o quasi ritengono che il maggior fattore di inquinamento di mari e oceani sia lo sversamento di idrocarburi da parte delle petroliere, di navi in avaria o naufragate. Niente di più falso! Lo sversamento di idrocarburi costituisce solo il 2% delle sostanze inquinanti, mentre il 98% è costituito dai fumi di combustione delle grandi navi da crociera…

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La linea d’ombra

Echeggiando un poco Joseph Conrad, e anche Goffredo Fofi, considero la linea dell’ombra, proprio dove finisce e dove inizia, ma anche dove finisce e dove inizia la luce. Ancora una volta è il contrasto a “mettere in luce” tutto. Senza l’ombra non avrebbe senso la luce, ché è in-dicata dall’ombra, come dal suo vero-essere. L’ombra non rappresenta l’oscurità, e tantomeno il male, bensì l’elemento di cesura tra la manifestazione epifanica, epistemica delle cose che appaiono e il loro nascondimento, come insegna…

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Cieli slovacchi

Si va dopo un anno e mezzo, forse un po’ di più, di nuovo in Slovacchia, verso l’azienda di Galanta, a nord-est di Bratislava, quasi al confine ungherese di Ezstergom, sul Danubio, dove sta la gran cattedrale cattolica magiara. Cieli alti e mulini a vento elettrici oltre Vienna. Il viaggio è concorde, come un canto, il mio canto concorde, viaggio e meta. Non parliamo di lavoro, né della quasi grande azienda furlana che colà produce pezzi pregiati per la…

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…andando, gentili viandanti incontro

…dopo che Michele è andato a pedalare in cielo, in bici ti passano  a un metro  mezzo, gentili di sabato pomeriggio sono lungo la rosta di destra del Tiliaventum verso Portus Tisanae la morte e il dolore producono civiltà, pare, ma non ovunque, qui sembra di sì, chissà per quanto, e quindi saluto e son grato ai guidatori che mi lasciano scorrere sul ciglio della strada perigliosa nel tempo dell’estate, auscultando il cuore e polmoni, lungo il gran fiume furlano…

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