I Greci avevano a disposizione e utilizzavano con precisione due lemmi per dire la libertà, eleutherìa, che significa libertà-di-fare, e parresìa, cioè libertà di dire. In questo pezzo, lasciando stare la eleutheria, di cui qui ho trattato più volte, voglio soffermarmi sulla parresìa, cioè sulla capacità/ volontà di dire le cose il più possibile nel modo più vero e attendibile. La parresìa (dal grecoπαρρησία, composto di pan (tutto) e rhema, ciò che viene detto) nel significato letterale significa non solo la “libertà di…
Filosofia Pratica
La “coincidentia oppositorum”, ovvero di come la diade bene/ male può aiutare l’uomo a comprendere il senso delle cose e della propria vita
Il cardinale Nicola di Kues (Nicola Cusano), insigne teologo e filosofo del secolo XV, sosteneva il concetto apparentemente contraddittorio e certamente ossimorico della coincidentia oppositorum. La coincidenza degli opposti. Secoli dopo l’onorevole Fanfani, insigne capo della Democrazia cristiana, avrebbe coniato il noto sintagma politologico di “opposti estremismi”, indicando con l’espressione i comunisti e i fascisti, proprio per nobilitare in assoluto la “centralità” democristiana, quella sì capace di interpretare tutte (o quasi) le istanze della popolazione italiana uscita da una guerra…
Eraclito e Parmenide, con Zenone di Elea, ci insegnano come l’essere e il tempo (il divenire) possano con-vivere, anche di questi tempi, e di come ci sia utile pensarli
Prima di Platone e Aristotele, il più grande dibattito filosofico dell’Occidente ha riguardato la diatriba, beninteso non direttamente accaduta come nelle polemiche contemporanee, ma per come è stata letta dai posteri, che ha “diviso” recisamente la visione del mondo e delle cose di Parmenide di Elea (era “italiano” dunque, il terribile vecchio), sostenitore dell’Essere come unica “struttura di verità”, e quella di Eraclito di Samo, il quale riteneva che non si potesse dare la fissità dell’essere-delle-cose, poiché tutto è mutevole…
Dal DPCM del 9 Marzo 2020: “(…) per comprovate ragioni (lavoro, salute, approvvigionamenti, ndr) (…)” o di una certa inadeguatezza del capo-del-governo-avvocato-del-popolo
Il Decreto del Presidente del Consiglio che fa dell’Italia (lui la chiama “penisola”, e dunque tutto il Nord ne sarebbe escluso, secondo la nozione geografico-fisica di penisola), a un certo punto, dopo avere elencato i divieti, mette in fila le tre possibilità di movimento che gli Italiani conservano. Ciò che mi colpisce è l’espressione “per comprovate ragioni”, perché sembrerebbe un permesso che viene concesso per eccezione, se capisco bene il senso in lingua italiana? Ma chi è l’autore del testo?…
Isteria, panico e ragion riflessiva
In questi giorni d’ansia ho spesso “messo vicino” due o tre modi di stare-al-mondo-con-la-testa (e i visceri?), ad esempio giustapponendo isteria, panico e ragione riflessiva. E se ne potrebbero aggiungere altri. Dagli studi di Freud abbiamo appreso che cosa si intendeva per isteria tra ‘800 e ‘900: una sindrome nevrotica (gli pareva) tipicamente femminile legata, sia ai modelli di vita borghesi di quel tempo, sotto il profilo psico-sociologico, sia, soprattutto per la denominazione lessicale alla fisiologia. Isteria, infatti, deriva dal…
La filosofia come rischiaramento esistenziale, dalle “tonalità emotive” alla riflessione razionale
L’educazione è qualcosa che accade e che vive in una cultura e in una società, non solo tra maestro e allievo, perché il soggetto non è una tavoletta di cera, ma una struttura vivente e mobile. per procedere nello sviluppo della “cultura” è bene tradire la tradizione, anche se ciò sembra paradossale. Ad esempio: il concetto di Empatia, oggi sdoganato alla grande dalle psicologie, è da prendere con le pinze: infatti, non può mescolare le anime “ripetendo l’identico” (come spiega…
Giuseppe il “sociologo”, ovvero la neuro-biologia della malvagità: se così è, può darsi anche una neuro-etica?
Continuo la mia riflessione sul libero arbitrio e sulle capacità/ possibilità di scelta per il bene o per il male dell’individuo umano. Questa volta parto da un racconto fattomi da una persona di origine meridionale, un signore calabrese da molti anni in Friuli, ma capace di narrare con grande efficacia il clima sociale e la cultura di quelle plaghe, che ha favorito l’insorgere, prima di un “familismo amorale” e poi delle forme strutturate di mafia, con ciò che comporta…
Il gene della “malvagità” MAO-A, la libertà e la colpa: innocenza morale o peccato/ reato?
Se dovessimo ammettere che, se un essere umano fosse dotato del “gene della malvagità”, ovvero se mancasse di alcune parti fondamentali della corteccia prefrontale, quella preposta alla riflessione razionale, che in tale situazione verrebbe impedita, ovvero queste parti fossero condizionate dal suddetto gene, per cui mancasse pure di un funzionamento corretto dei neurotrasmettitori responsabili dell’umore, come la dopamina, la noradrenalina e la serotonina, tra decine di altri, come conseguenza immediata e incontrovertibile, dovremmo ammettere l’inutilità e l’inapplicabilità di…
Infortuni ragionevolmente imprevedibili: esistono ancora?… Libertà individuale, regole e “involontario in causa”
Paolo, dirigente di Unindustria di Pordenone, è un ingegnere e un uomo creativo, umanista nel senso più ampio del termine. Un amico che stimo sotto tutti i profili, per la sua simpatia e competenza professionale. Quest’anno mi ha invitato a tenere una relazione a un convegno dal titolo molto sibillino, oltre che classicamente retorico “Infortuni ragionevolmente prevedibili: esistono ancora?”. Gli interventi degli altri relatori sono stati vari ed equilibrati, certamente integrati e integrabili: quello del sociologo professore all’Università di…
Ai confini della laguna
Invitato dall’amico Davide, filosofo venezian, mio valoroso collega in Phronesis (che per il mio affezionato lettore è l’Associazione Nazionale per la Consulenza Filosofica), mi trovo un giorno di gennaio di quest’anno, l’ultimo del secondo decennio, non il primo del terzo come molti imbecilli cercano di dire, a Cavallino Treporti. La sera scende e le persone attendono che si parli di libertà, di come la libertà si può declinare nelle varie forme consentite dalla vita umana e dalla natura, e…