Basta guardare in questi bei giorni di primo inverno la faccia di Salvini, che ha perso ogni arroganza, quasi grato a Bruxelles per aver aiutato l’Italia a “migliorare la manovra“. E’ la stessa “faccia tosta”, solo un po’ meno ridanciana e sprezzante, che solo due mesi fa proclamava con il suo sodale affacciato a qualche balcone “Non arretreremo di un millimetro dal 2,4“. Che cosa significasse quella cifra non lo sapevano bene neppure loro. Ora sta venendo accettato il…
Filosofia Pratica
Teratologia dei cacasotto e dei due asini bugiardi
…ne conosco un pacco – di cacasotto– e mi fanno pena, soprattutto per loro stessi. La loro è una forma di vigliaccheria, blanda finché si vuole, ma di questo si tratta. Il cacasotto è un fifone, un pauroso. Certamente è un egoista. Piccolo, poiché è piccolo in tutto, ma egoista. Ora vediamo l’etimologia del grecismo presente nel titolo: teratologìa s. f. [dal gr. τερατολογία, propr. «esposizione, raccolta di cose mostruose», comp. di τερατο– «terato-» e –λογία «-logia»]. Ebbene, mi par evidente…
La “via cinese” al cambiamento, cioè di come la pazienza ottiene risultati là dove l’impeto precipitoso e temerario fallisce
“Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico” (antico proverbio cinese), ovvero “Tra tutte le cose certe la più certa è il dubbio” (Bertold Brecht), “Cogito (vel dubito, ndr), ergo sum (Renè Descartes, ispirato da Sant’Agostino). Che cosa hanno in comune questi aforismi? Parrebbe ben poco, essendo frutto di culture e di tempi assai diversi. Se però si riflette bene sono collegati da legami logico-filosofici molto stretti. Vediamo: innanzitutto…
Signor segretario della Lega, lei non mi rappresenta, e quindi faccia bene i conti quando si attribuisce la rappresentanza di sessanta milioni di Italiani, e come me la pensano milioni di persone, cittadini di questa Nazione. Si dia una calmata e controlli la sua esaltazione, o rischia di svegliarsi bruscamente da un falso sogno
Egregio signor Salvini, la invito a fare il conti bene: lei ha preso il 17 per cento dei suffragi alle elezioni politiche del 4 marzo scorso, il 17 per cento dei votanti, che sono stati poco più del 50 per cento degli aventi diritto al voto, e dunque circa forse 3 milioni di Italiani o poco più, su 48 milioni di elettori attivi, più o meno. Innanzitutto. Io non la ho votata e conosco più di mille persone che…
Dio è serio o “scherzoso”?
Una domanda intrigante durante una lezione di antropologia filosofica contemporanea, quella del titolo, mi offre il destro di pensare a un modesto, brevissimo trattatello di Teologia fondamentale. Einstein scrisse (non so dove) o disse (forse) “Dio non gioca a dadi con il mondo“, anche per affermare così, pur se indirettamente, l’inesistenza del caso, e mostrando il metaforico assioma in modo matematico, mentre -chi mi conosce e qualche mio allievo sa- io uso un metodo logico, con l’immagine topografica delle due strade…
L’elefante vecchio
Parlando di organizzazione del lavoro e di qualità relazionale un caro amico, che non è un “elefante vecchio” perché ha solo cinquant’anni, ed è invece un eccellente ricercatore e un gentiluomo (merce rara in certi ambienti), mi suggerisce l’espressione come metafora utilizzabile anche in ambito aziendale. Come ci spiegano gli zoologi studiosi dei grandi mammiferi gli elefanti vivono in robusti branchi che percorrono le savane africane, inattaccabili per qualunque predatore, forti della loro mole possente e del numero. Il branco…
Un padre alla gogna mediatica e un “maestro” fasullo
Tornando da un luogo di restrizione, dove ho incontrato qualcuno il cui pensiero si muove, mi son trovato di fronte due temi, ovviamente scelti tra altri, che il mio gentil lettore potrebbe anche considerare futili, e forse in parte lo sono, ma mi consentono una riflessione che desidero condividere, sempre con i miei pazienti lettori. Il primo: non si vergogna il vice capo del Governo Di Maio ad aver messo alla gogna suo padre? Vergogna e gogna fanno rima,…
Il viaggio
Molti, forse i più, pensano che si viaggi essenzialmente o solamente per raggiungere la meta prefissa. Per costoro il viaggio, la distanza, il tempo che ci si mette per effettuarlo, il mezzo usato, le eventuali tappe non contano nulla o quasi, poiché per loro è importante il punto di arrivo, dove o vi è qualcosa da afferrare o un risultato da ottenere, siano luoghi di ferie o luoghi di trasferte di lavoro. Immaginiamo il viaggio degli antichi, dei Fenici per…
I palloni gonfiati
L’immagine dell’antico pensatore Cleobulo ha a che fare con questo testo, anche se qui parlerò di altri. Me ne vengono in mente due di palloni gonfiati, intanto (ma ve ne sono molti di più), uno della maggioranza politica attuale, il prode e vanesio Di Battista, attualmente non operativo in politica, perché in vacanza da mesi -mi pare pagato da un quotidiano per i suoi reportage– e uno della minoranza, Renzi. Come vedi, caro lettore, i palloni gonfiati così come le persone valide, si…
Il Quadernaccio (storia di un assassinio al Regio Liceo Ginnasio Jacopo Stellini)
Nando Ceschia, uomo probo e gerundio contratto da Ferdinando e Fernando, ovvero gerundivo, beninteso al caso ablativo, atto a comporre solenni perifrastiche passive, ambo modi verbali infinitivi, con alti e bassi di frequentazione reciproca è presente affettivamente nella mia vita da mezzo secolo abbondante, oddio come siamo signori in età, (eufemismo edulcorato). Frequentammo insieme, e con una venticinquina di altri eroici giovini e giovinette la squola che a Rivignano era chiamata “dai siòrs” [friul., in it. dei ricchi],…