Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

L’aquila, il lupo e… altri animali

Quando mi installarono il primo indirizzo e-mail circa vent’anni fa, Marco mi chiese il nome dell’account e in un nanosecondo dissi “eagle”, aquila, ché da sempre era l’animale cui mi con-sentivo, perché vola alto e lontano, perché è solitaria e poggia le sue zampe e costruisce i suoi nidi su sporgenze rocciose impervie e all’uomo inaccessibili. Il becco adunco e lo sguardo la rendono dolcemente grifagna, un po’ come mi sento io. Dolcemente grifagno di volto, malinconico e auto-trascendente,…

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assenze e assenteismi

I concetti e i termini linguistici del titolo derivano dalla struttura verbologica latina del verbo essere, sum, sono, cosicché ab-sum significa sono da, cioè sono distante, non sono qui, sono assente. Essere assenti non è un male-in-sé, anche perché non si può essere presenti ovunque dove si sta di solito, o altrove, e neppure nello stesso momento, come insegnava sapientemente Aristotele. Non si può essere e non-essere nello stesso momento e nello stesso luogo (o in altri). La filosofia occidentale ha…

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Le affettività giovanili odierne come nuove “affinità elettive”

mmmh… così sorge dal cuore quando scatta quel qualcosa, di chimico quasi, come insegna Goethe, e tu non sai se sei Ottilia, il Capitano, Edoardo o  Carlotta… di inspiegabile con la ragione argomentante o con la logica sillogistica. Non funzionano più ora i meccanismi classici della nostra biologia mentale, la psiche è ottenebrata, i sensi comandano in un turbinoso scambio tra quelli esterni a quelli interni. E’ l’innamoramento o qualcosa di simile, è la passione a vari livelli emotivi, l’attrazione…

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Ciò che è profondo è sempre lento a realizzarsi

…come non si stancava mai di insegnare il carissimo Alexander Langer, la cui nobile figura di intellettuale e di politico, man mano che passa il tempo e la mediocrità della politica e della comunicazione sociale si fa più evidente, si staglia sempre di più nella sua grandezza umana, almeno nel mio orizzonte spirituale e culturale. Nel mondo mediatico al posto di Langer oggi abbiamo uno come Saviano, coccolato e presenzialista, tuttologo presupponente o addirittura spesso arrogante. Oppure una Boldrini o un…

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I cambiamenti profondi sono pazienti: un “caso di scuola”

A volte vengo colpito dall’impazienza di lavoratori, dirigenti e titolari d’impresa, che mi chiedono con ansia perché le cose non cambiano con la necessaria velocità, ciascuno dal suo punto di vista. E faccio fatica a rispondere, perché nelle strutture di lavoro accade esattamente la stessa cosa che capita nella vita: si fa fatica a cambiare, quando il cambiamento è profondo. Innanzitutto perché i tratti del carattere delle persone, una volta formatisi entro la prima adolescenza, non cambiano più: possono…

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L’auto-contraddizione è inaccettabile, insopportabile e intellettualmente disonesta

Più che sopportabili e spesso molto utili sono la contraddizione, la contrarietà, il contrasto, la polemica, e anche il conflitto in un dialogo vero, serrato, tra due persone, tra due intelligenze, tra due posizioni, tra due schieramenti teorici, tra due partiti, tra due squadre, nella competizione che prevede di darsi da fare, anche per vincerla. La contraddizione è utile anche quando si manifesta nella stessa persona, perché può essere un sano antidoto al vizio irrigidente del coerentismo, cioè dell’idea che…

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I terroristi sono infelici

Chi mi conosce o mi legge qui sa bene che non amo né il concetto, né il “nome” della felicità, perché mi paiono ambedue troppo ridondanti e soprattutto irrealistici. Come anche ultimamente ho scritto preferisco il termine “gioia”, gaudio, sentimento e stato psicologico che può convivere -intersecandolo e mitigandolo- anche con il dolore. Seconda premessa: nel titolo vi è il termine “terroristi”. Ebbene qui non intendo tutte le fattispecie di “terroristi” che si siano mai mossi nelle vicende umane.

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Sindacato, sindacati ieri e oggi… e domani?

Ho vissuto il sindacato dall’interno, nella “vita precedente” (per modo di dire), fino a ruoli importanti, regionali, nazionali e internazionali (per un anno sono stato co-presidente dei sindacati della Comunità Alpe-Adria, di cui facevano parte sloveni, croati, carinziani e stiriani, oltre ai veneti e ai friulo-giuliani). Ricordo “gaudiosi” congressi autocelebrativi cui ho partecipato, a Zagabria, Lubiana, Graz, Stoccolma, Bruxelles…, oltre alle grandi kermesse nazionali a Roma, Milano, Rimini, e via andando. Ne conosco bene la storia travagliata, spesso gloriosa…

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Gli sguardi, i momenti, l’intuizione, il coglimento del senso, il valore di ogni cosa che si fa

Ultimamente, mi rimproverano un po’ di questo carissime persone, che sto facendo forse un po’ troppa autocritica della mia frenesia operativa, del mio muovermi multitasking, del mio essere-presente in molte situazioni, del mio scrivere e pubblicare, tre libri in due mesi (per circostanze e coincidenze), etc. Ma stai un po’ tranquillo ché ti fai male, dai, sembra emergere dal mio prezioso network di amicizie e solidali colleganze. Va bene, devo rallentare anche per manutenermi un po’ in questa fase…

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Il colloquio

Il colloquio è una forma di dialogo, e si usa molto nei luoghi di lavoro, dalle acciaierie agli uffici pubblici ad ogni altrove, soprattutto nelle nazioni a più alto sviluppo industriale e dei servizi. La metodologia nella contemporaneità trae origine dagli studi di psicologia sociale e di sociologia nel mondo anglosassone, iniziati negli USA a partire dagli anni ’30. In Italia si sono affermati forse solo negli ultimi due o tre decenni. Si tratta di un dialogo cordiale, aperto, atto, sia…

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