Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

…invece di chiacchierare in tv e di apparire sul web, perché i politici non imitano il Presidente Mattarella, mettendosi in fila in un centro di vaccinazione per mostrare quello che si deve fare, responsabilmente?… oltre ad essere maleducati in più occasioni. E altrettanto facciano i giornalisti, si mettano in fila per il vaccino, invece di blaterare tanto!

…me lo sto chiedendo: perché i politici non fanno quello che ho scritto nel titolo? Non sarebbe male vedere in fila Letta (eccolo di nuovo!) a braccetto con suo zio Gianni, Renzi, Conte, Dimaio, Boldrini, Fratojanni, Fornaro, Fico, Casellati, Salvini, Meloni, Tajani, Gelmini, Bernini, Zingaretti, Bonaccini, Zaia, Fontana, Cirio, Solinas, Serracchiani (a proposito della quale, si legga più sotto) Fedriga, Toti, Sala, Raggi, Appendino, Giani, Guerini, Lollobrigida, Orlando, Marcucci, Delrio, Berlusconi, Giorgetti, e compagnia cantante… tutti in fila come fanti,…

Continua a leggere

La politica può agire comunicando con efficacia, evitando le chiacchiere

Ci sono giornalisti come Travaglio che, mentre il governo Draghi segna, evidenziando elementi distintivi suoi propri molto validi, una discontinuità radicale con il precedente, con grande disonestà intellettuale e vittima consapevole di puro istinto markettaro (per chiarire, anche se non serve, al fine di vendere più copie del suo quotidiano cartaceo), sottolinea in negativo le misure che il governo stesso deve assumere non potendo prevedere, ad esempio, l’andamento della pandemia. Infatti, ogni provvedimento di salute pubblica che qualsiasi governo può…

Continua a leggere

Il viaggio di Francesco nella terra di Abraham: l’estetica della (nella) verità

Colgo l’occasione dello storico viaggio del papa a Ur dei Caldei per parlare di estetica, vale a dire di una manifestazione dell’essere-delle-cose. Un fatto umano inserito nella Storia e nella Tradizione religiosa permette ancora una volta di riflettere sulla corrispondenza o meno della verità ai fatti dell’uomo e del mondo. E’ noto che la Storia risente delle Tradizioni (trasmissioni) e dei Miti. Non abbiamo contezza storiografica, intesa come documentazione archeologica o scrittoria delle vicende abramitiche (di Abram poi Abraham), di…

Continua a leggere

Ciò che accade e come viene raccontato, tra comunicazione e mistificazione

Un tempo le notizie dei fatti accaduti viaggiavano lente, a velocità di cavallo o di diligenza. Per sapere che nel 64 d. C. Roma stava bruciando, ai confini dell’impero la notizia arrivava in non meno di tre settimane, indirizzata magari all’ultimo procuratore di Bitinia, Plinio il Giovane. Per sapere a Roma che Felice Orsini aveva gettato una bomba sulla carrozza di Napoleone III per strada a Parigi per ammazzarlo nel 1858, occorrevano forse almeno tre giorni. Con l’invenzione del telegrafo…

Continua a leggere

Il “democraticismo” dei social è una pericolosa idiozia

L’uomo ha lottato lungo migliaia di anni per capire che la democrazia, comunque declinata, è il migliore dei regimi politici possibili. Da Pericle a… Draghi, passando per Locke e Robespierre. Questo elenco strano già illumina sulle contraddizioni della “democrazia”, poiché in suo nome si possono costruire maggioranze e minoranze, ma si possono anche mozzare teste. Ciò che oggi impressiona è che questa democrazia ha ammesso al proprio interno, non solo il voto a suffragio universale, peraltro non ancora vigente in…

Continua a leggere

“non meritava di morire”, “non siamo tutti uguali”, “non tutto è come sembra”, “andrà tutto bene”, “a questo punto non si può più sbagliare”, “…chiediamo la riforma tale”, “è impensabile” con la correlata “non posso crederci”: otto frasi che si distinguono per noiosissima ovvietà e fastidiosa imbecillità

Caro lettore, mi sai aiutare a capire perché queste otto frasi (e forse ve ne sono altre) sono così diffuse nel dire comune di oggi? Proviamo a esaminarle una a una. “NON MERITAVA DI MORIRE” Prima obiezione: perché, forse che qualcuno, di solito, senza essere un serial killer, un violentatore di donne e bambini, o altro di orrido, merita di morire? Perché lo si dice continuamente? Torno agli esempi estremi di malvagità elencati poc’anzi e commento così: posto che anche…

Continua a leggere

Due tipi esagerati, ma solo moderatamente: Salvini e Bertinotti, et alia animalia (in senso aristotelico, e quindi nessuno si offenda)

Salvini dice spesso di parlare a nome di 60 milioni di Italiani. Lo correggo pacatamente, anche se la sua affermazione in realtà mi fa infuriare, per questa ragione molto semplice e intuitiva anche da un bimbo di prima elementare: lui può parlare, anche se solo teoricamente, solo a nome di 59 milioni 999mila 999 Italiani, ma non a nome mio, e forse di qualche altro (ritengo molte decine di milioni). Arrogante? Illuso? Mal informato? Parla così “per modo di dire”?…

Continua a leggere

Umanesimo e scienza, teoria e pratica, forma e sostanza: dualismi da superare

E’ di moda pensare e parlare per dualismi, creando un problema grave di interpretazione della realtà, sia delle vite umane, sia della natura tutta. dualismo Il termine “umanesimo” viene spesso o travisato o inteso in modo limitante. Talora bisogna spiegare dettagliatamente che il termine può essere concepito, sia come periodo storico-culturale  così come è stato definito dagli storiografi, sia in termini universali. Il termine scienza di solito è intesa come sapere riferibile solamente alla cosiddette “scienze dure”, secondo Dilthey le…

Continua a leggere

“Resilienza”: un “americanismo” forse sostituibile, essendo una metafora metallurgica. Avremmo a disposizione “fortezza, coraggio, costanza, perseveranza”, come termini appropriati per dire “resistenza durevole”, e invece usiamo spesso, come facciamo anche in altre occasioni, un lemma anglofono importato dai media

L’amica filosofa Gloria da Verona mi sollecita sul tema, e io vado a nozze, perché ogni scoperta di idiozie diffuse sui media e in nuove consuetudini espressive discutibili, mi sostiene in una grande vis polemica. Tommaso d’Aquino considera teoreticamente ed eticamente le virtù “cardinali” (cioè “principali”) o “umane”, già classificate dai grandi Greci, e riprese in seguito da Agostino e papa Gregorio Magno, ponendo la fortezza nel “quartetto base” insieme con giustizia, (dikaiosyne) prudenza (phronesis) e perseveranza (sofrosyne). Peraltro la…

Continua a leggere

Andare avanti senza dire banalmente ogni momento, provocando (in me e, penso, non solo in me) un gran senso di noia: “andrà tutto bene”

Se c’è una frase che non sopporto di questi tempi è quella del titolo. Che cosa significa “andrà tutto bene“? E’ un auspicio, è uno scongiuro, è una giaculatoria forzosamente ottimistica, è un incoraggiamento prima a se stessi e poi agli altri? E’ un… Prima di provare a comprendere le ragioni comunicazionali/ relazionali e sociologiche della frase apoditticamente affermativa del titolo, analizzerò filologicamente i tre termini: 1) andrà: verbo al futuro, concetto ineccepibile perché noi umani contemporanei occidentali abbiamo…

Continua a leggere