Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

“Non sopportavo la sua felicità”, così spiegano il loro orrendo delitto il ragazzo dei Murazzi di Torino e l’uomo siculo

I due assassini, il ragazzo dei Murazzi di Torino, e l’uomo siculo, spiegano il loro delitto con la non sopportazione della felicità altrui. Eppure, noi non sappiamo come stanno gli altri, noi non sappiamo quello che gli altri pensano di noi. Il giudizio altrui è sempre altro rispetto al nostro, anche sulle loro proprie vite. Nulla sappiamo, possiamo solo supporre. Così è accaduto che la felicità presunta abbia armato la mano all’invidioso, che ha iniziato a odiare mortalmente. Così…

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Facilitare e complicare, animare e addormentare

Nelle associazioni, nei club, nei caffè letterari e filosofici che si stanno proficuamente diffondendo, nelle parrocchie, e anche nei corsi formazione aziendali e scolastico-universitari, accanto alla figura del docente, e a volte il docente stesso lo è, sta sviluppandosi la figura dell’animatore… di un seminario, di un laboratorio o workshop, e ora perfino quella del cosiddetto facilitatore.  Cioè di colui che “facilita” l’andamento dell’evento promuovendo il dialogo, segnalando le principali tematiche, e invitando tutti a prendere la parola liberamente,…

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Non possiamo definire nulla con assoluta precisione. Se proviamo a farlo, ci coglie quella paralisi di pensiero che è tipica dei filosofi (…) in cui uno dice all’altro: “Non sai di che cosa stai parlando” e l’altro risponde: “Che cosa intendi per sapere? Che cosa intendi per parlare? Che cosa intendi per cosa?” (Richard FEYNMAN, La fisica di Feynman, vol. 1, 1961)

Apparentemente, la lunga frase del titolo parrebbe dire di un’aporia, vale a dire di una situazione o di un’espressione senza via d’uscita o senza soluzione, poiché in greco a-poros significa “senza buco o foro”. In realtà è la fondamentale metodologia della domanda che approfondisce sempre tutto ciò che può essere compreso meglio, fino a essere capito. Il lettore mi chiederà “Perché scrivi comprendere come un verbo che non sembra coincidere con capire?” Perché comprendere, dal verbo latino comprehendere, è un…

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Le buone ragioni della bambina manipolata e mediatizzata e la sragione di Brenton Tarrant

Un certo fastidio mi dà, Greta Thunberg, caro lettore,  perché i bambini devono fare cose da bambini, e non essere usati dai grandi, sia pure per fini buoni. Ma vorrei capire di più di questa improvvisata piccola diva del web. C’è perfino qualche idiota che la sta candidando al premio Nobel. Conosco personalmente almeno una decina di persone che potrebbero meritare quel premio, e forse me compreso (sto scherzando?), ma non la piccoletta dalle trecce un poco unte. Non…

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Digitalizzazione, intelligenza artificiale e libero arbitrio

Se il gran filosofo Spinoza, ebreo portoghese olandese fosse vivo ai nostri giorni, sarebbe interessante parlare con lui del disastro aereo accaduto qualche giorno fa vicino a Addis Abeba, e di molto altro, come la pervasività dell’informatica, della digitalizzazione sempre più spinta e perfino dell’Intelligenza Artificiale. Baruch Spinoza (in ebraico ברוך שפינוזה, Baruch; in latino Benedictus de Spinoza; in portoghese Bento de Espinosa; in spagnolo Benedicto De Espinoza), nato a Amsterdam nel 1642 e morto a L’Aia nel 1677, può essere considerato uno dei maggiori…

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giornalisti e politici occupano il 90% dello spazio dei media, una noiosa vergogna, mentre la realtà “di fuori” è il 90% e viaggia silente per conto suo e coincide con la verità delle cose

LEGENDA PER IL LETTORE: il testo sottostante è quasi privo di punteggiatura con frasi apodittiche e ipotattiche messe lì come mi son venute; in corsivo le cose importanti, in stampatello le cose oggettivamente di minor importanza o del tutto idiote Travaglio che commenta la presa di posizione del ministro Salvini che commenta i titoli di Repubblica che riporta il non detto del mancato incontro a cena tra Salvini Di Maio e Conte, e via dicendo quello che accade…

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Quello che alcuni scienziati non comprendono del “sacro”, del “religioso” del “teologale” e del “divino”, o di come può darsi un utile dialogo fra scienza e fede, mentre imperversano molti ciarlatani, sia in politica, sia nel mondo mediatico e formativo

La lettera che Galileo scrisse alla duchessa Cristina di Lorena nel …, là dove afferma che la Bibbia non insegna “come si vadia in Cielo, bensì come vadia il cielo“, dovrebbe essere letta con attenzione dagli scienziati veri di oggi. Di quelli improvvisati alla Biglino, che traduce il testo sacro in modo letteralista, interlineare, neppure parlo. Come questi, ve ne sono altri che credono ai miti come fossero storie vere, per i quali Enuma Elish, Ninurta e Marduk sono…

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Stupidità, furbizia e intelligenza nel pot purrì dell’etere

Capisco che la comunicazione televisiva e soprattutto telematica ha le sue esigenze, e quindi non discrimina né sottilizza troppo in base alla stupidità, alla furbizia o all’intelligenza e alla cultura delle persone che presenta, anzi, quando si tratta di esemplari penosamente cagionevoli, li sceglie per mostrarli nei loro limiti e far crescere l’audience, come accadeva nei secoli passati e fino a pochi decenni fa, quando nei circhi e nelle fiere si mostravano esseri umani affetti da nanismo o elefantiasi e altre “mostruosità”,…

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L’osteria in mezzo ai campi, le discipline inutili e i nuovi “professori del nulla”

“Una pasta al ragù… e io invece una carbonara… io aglio olio e peperoncino… e per i secondi vedremo dopo“. La serva di Vanda (absit iniuria verbis) se ne va contenta della comanda, cui aggiunge, sponte sua, una caraffa di vin rosso e acqua. La domenica d’inverno, fredda, uggiosa e silente passa. Mi ha invitato alla bici in solitudine, come un tempo. Un ritorno. Ho sempre preso in mano la bici in inverno, senza timore della temperatura cruda. Poche…

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Il vaccino “radicale” contro le post-verità in un tempo di distopie cognitive, di disponibilità euristiche esagerate e di distorsioni delle conferme

Il titolo non è facile e lo spiego, quasi con una “legenda”. Qualcuno può anche rimproverarmi e dirmi “scrivi come mangi”, ma anche il cibo, nelle sue varie declinazioni e scuole e culture, non è semplicissimo, né semplificabile. sarebbe un insulto alla meravigliosa arte di tanti e tante chef operativi in tutto il mondo. In ogni sapere, se si vuol semplificare, lo si può fare, distorcendo e falsificando i “i pezzi di verità” che si riesce a cogliere con…

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