Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Alexej Navalny, un eroe; Riccardo Magi, un politico piccolin piccolino, assai esile; e infine chi sostituisce il nome di Gesù con “cucù” e un altro che non vuole il presepe, perché offenderebbe i non-cristiani… siamo al delirio

Non so se è stato mandato alla Kolyma o in un altro luogo artico (il mio amico Claudio, espertissimo di Russia e dintorni, mi scrive che l’uomo si trova in un istituto a Vorkuta, storico luogo artico di gulag staliniani), questo eroe, Navalny, alto, bell’uomo, sempre più magro. Non so se hanno deciso che è meglio che muoia. Dai comportamenti dell’amministrazione penitenziaria russa (Putin) sembrerebbe che sia così. Si è tornati ai tempi dei processi pretestuosi, se non dei tempi…

Continua a leggere

La violenza, la forza, il “patriarcato” che non c’è, e la metafora di “mio-mia”

Otello è un uomo forte, un guerriero valoroso, che a un certo punto diventa violento, come ci racconta drammaticamente Shakespeare, e come lo ha musicato Verdi. Il malvagio Jago lo convince che l’amata Desdemona lo tradisce con Cassio e lui, che di per sé è un uomo buono, un soldato valoroso e leale, non ce la fa, crede al perfidissimo Jago e strangola la “sua” donna. “Sua”, in che senso? nel senso dell’amore forte e incorruttibile, assoluto, come può essere…

Continua a leggere

Un’isola “comunista”: Anuta, arcipelago delle Salomone, Oceano Pacifico; le Reductiones gesuitiche e l’economia apostolica ai tempi di Simon Pietro, o degli unici “comunismi” plausibili e possibili

Anuta è un’isola nella provincia di Temotu delle Isole Salomone nel gruppo delle Isole Santa Cruz. L’isola, in pieno Oceano Pacifico è di origine vulcanica, completamente circondata dalla barriera corallina. Sin dall’epoca preistorica è stata abitata da una civiltà detta Lapita, mentre ospita attualmente due insediamenti: i villaggi Mua (di fronte) e Muru (sul retro). Storicamente gli abitanti di Anuta hanno utilizzato l’isola di Fatutaka, situata a circa 50 km, come “supplemento” di terra per la raccolta delle uova,…

Continua a leggere

Una volta c’era il “Padre” (sym-bolon del potere absolutum) e ora c’è l'”Iphone-(S)oggetto”, che sostituisce il “Padre”, come cantava Giorgio Gaber preconizzando Piepaolo Pasolini che parlava della tv, e che oggi ci ripropone, tra altri, Massimo Recalcati, chiosando a sua volta Gaber

Anni fa proponevo l’idea che il ’68 avesse distrutto le “Quattro Grandi P“, il Padre, il Prete, il Padrone e il Professore: i symbola del potere-senza-discussione derivante dalla storia, ineludibile, inaccessibile, indistruttibile, incoercibile, perfino ineffabile, ma senza sostituire a quel potere un qualcosa che potesse ridare un ordine razionale (nota bene: sintagma sociologicamente descrittivo e non eticamente valutativo) e in qualche modo “eticamente” (avverbio da intendersi nel senso etimologico primigenio di “usi&costumi”, non di valutazione del “merito morale” circa la…

Continua a leggere

L’onestà intellettuale e la purezza di cuore sono infinitamente più importanti della cultura e del possesso di ogni tipo di beni materiali, anzi sono di un’altra “caratura” del valore

L’onestà intellettuale e la purezza di cuore. Una domenica mattina di ottobre 2023 un amico mi ha attribuito le due caratteristiche psico-intellettual-morali espresse nel titolo, che supportano, a suo dire, un pensiero solido, e una cultura profonda e ordinata. E’ stata una delle osservazioni concernenti la mia persona che più mi hanno rallegrato in tutta la mia vita. Più di qualsiasi complimento di qualsivoglia genere, che talvolta (o spesso), proveniente da un certo tipo di persone che ti laudano…

Continua a leggere

Le fonti delle notizie, tra fake news e verità

L’occasione per parlare del rapporto tra verità e fake è drammaticamente offerta dalla tragedia dell’ospedale battista colpito a Gaza, dentro la tragedia attuale dello scontro tra Hamas, questa organizzazione socio-politico-terroristica e Israele. Leggere su L’Unità diretta da Piero Sansonetti, gran saltimbanco della comunicazione (negli ultimi vent’anni, prima direttore “comunista” del quotidiano di Rifondazione Comunista, in seguito direttore “riformista” dell’omonimo quotidiano ora guidato da Matteo Renzi e ora direttore del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, almeno per il nome dato al…

Continua a leggere

Poco più che ventenni, annoiati, ricchissimi, fragili, ingenui, ignorantelli, “stupidelli”, un po’ soli, con un solo talento, quello calcistico

Sono i calciatori che giocano on-line per guadagnare ancora soldi, perché non sanno cos’altro fare. ??? Distinguiamo pure i vari tipi di giocate, dalle più gravi moralmente e giuridicamente, come lo scommettere sulla propria squadra adoperandosi concretamente di persona, come calciatore, per falsare il risultato in campo, a quelle più irrilevanti come giocare su altri sport per particolari definibili come inezie. Fagioli, Tonali, Zaniolo, chi altri? Tal Corona dice di avere ancora una cinquantina di nomi (finora l’affermazione è stata…

Continua a leggere

Tutti gli esseri umani sono “naturalmente/ necessariamente” interconnessi, e dunque per nulla come soggetti coscienti “auto-nomi-in_sé-sufficienti”, anche se taluni (non molti) possono sopravvivere per un certo tempo nella “wilderness”, ma non per sempre, quasi da anacoreti contemporanei, a imitazione degli antichi Padri del deserto; anche da queste considerazioni consegue che lo smart working – in alcuni specifici casi – è inammissibile, e perfino pericoloso

X Factor e internet, i social e il web, cos’altro dire, se non che sono questi mondi a “cambiare la testa” degli esseri umani attuali, soprattutto dei giovani. Un uso continuo, indefesso e compulsivo di questi “ambienti”, oramai è noto, fa (può fare) danni inenarrabili, di carattere intellettuale, culturale e perfin cognitivo. Si diventa più stupidi e ignoranti, e dunque pericolosi. Paradossalmente, anche se “sembra” che con questi nuovi media si possa comunicare di più, ed è quantitativamente vero: io…

Continua a leggere

Constato che “non viviamo, non siamo nello Spirito”, che siamo fuori dalla poesia-creazione-parola-incarnata del “divino” ebraico/ cristiano e platonico/ aristotelico, perché secondo qualche esimio intellettuale sarebbero “fuori tempo massimo”… mentre prendo atto dell’ennesima idiozia, la critica allo spot di Esselunga, leggo ciò che dice il prof. Galimberti (che è stato tra i fondatori dell’Associazione filosofica italiana che ho presieduto per un biennio io stesso, Phronesis) al festival della filosofia di Modena, e resto desolato…

Leggo che soprattutto a sinistra si sta criticando lo spot di Esselunga dove una bambina cerca, con la sua freschezza, di mostrare che mamma, anche se si sta separando da papà, ha ancora un pensiero tenero per lui, mentre gli porge una pesca dicendo: “E’ della mamma per te“. Giuro che non capisco. Giuro. Che danni può fare uno spot del genere ai diritti civili, e in particolare al divorzio? E’ questo il pensiero di chi critica? Quella bambina…

Continua a leggere

Lo “smart working” (o lavoro snello) rischia di de-costruire le aziende, e dunque può diventare, da strumento utile e a volte indispensabile, mezzo distruttivo di strutture umane del lavoro

Il “lavoro leggero-snello” (smart working) e a distanza, esiste nel mondo da quando – più o meno – è possibile tenere contatti telefonici, cioè da circa centotrent’anni. Non mi sto riferendo a tutti i tipi di lavoro, ma a quelli intellettuali, specialistici e progettuali. Un esempio storico: negli anni ’30 del secolo scorso il professor Elton Mayo, psicologo e sociologo accademico, incaricato dalla General Electric di analizzare con una survey socio-statistica il sentiment morale dei dipendenti di quella grande azienda,…

Continua a leggere