Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Non hanno parole e ragionamenti per confutarmi, cosicché con me usano gli hacker, mentre le “notizie” (per modo di dire) di questi giorni sono, da un lato l’attesa da parte di un vicepremier di un collega di partito che è stato in Sudamerica per otto o nove mesi, e dall’altro, che l’altro vicepremier ci informa di mangiare pane e nutella per colazione al mattino. Commenti?

Mi sono accorto che qualcuno dei tremila e passa lettori settimanali di questo blog, non condividendo certe mie tesi, non hanno risposte logico-argomentative tali da confutarmi, e allora ci provano con l’hackeraggio, ma così facendo confermano la loro povertà cognitiva, intellettuale e morale. E mi fanno sorridere, e anche dispiacere, perché non sono disponibili a rivedere le proprie idee, neanche se gli dici che gli converrebbe, per nutrire l’intelligenza che solitamente apprezza il cambiamento delle idee stesse. Non so…

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“Fatto”, il participio passato di don Babbeo

Forse Di Maio sibilando “fatto” intendeva, poveretto, che lui, è in qualche modo… fatto. Tutto pressoché falso, inventato, tutto pressoché niente. Non si capisce come il “sedicente concreto popolar Salvini” ci sia stato, a questo nulla: forse perché ha in testa le elezioni anticipate che forse gli permetteranno di lucrare qualche percentuale di consensi in più, forse, magari ai danni del collega. In Italia non ci sono sollevazioni popolari, né sindacali, afona anche se urlante e frustrata l’opposizione, quando può farlo.

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La differenza radicale tra percezione e realtà

Anche se inconsapevolmente, per ignoranza ignorante o tecnica, di cui sono solo parzialmente responsabili e “colpevoli”, Di Maio e Salvini, più il primo del secondo, che è maggiormente scafato, stanno ponendo un tema filosofico radicale, centrale nella riflessione occidentale da due millenni e mezzo: quello della relazione esistente tra percezione soggettiva e realtà oggettiva. Inconsapevolmente sono schierati con gli idealisti universali e sempiterni, anche se il loro idealismo nulla ha a che vedere con Platone, sant’Agostino, Descartes, Berkeley, Kant,…

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La crisi della leadership si chiama followship o di come la tirannide della plebe del web mina la democrazia

Basta guardare in questi bei giorni di primo inverno la faccia di Salvini, che ha perso ogni arroganza, quasi grato a Bruxelles per aver aiutato l’Italia a “migliorare la manovra“. E’ la stessa “faccia tosta”, solo un po’ meno ridanciana e sprezzante, che solo due mesi fa proclamava con il suo sodale affacciato a qualche balcone “Non arretreremo di un millimetro dal 2,4“. Che cosa significasse quella cifra non lo sapevano bene neppure loro. Ora sta venendo accettato il…

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Teratologia dei cacasotto e dei due asini bugiardi

…ne conosco un pacco – di cacasotto– e mi fanno pena, soprattutto per loro stessi. La loro è una forma di vigliaccheria, blanda finché si vuole, ma di questo si tratta. Il cacasotto è un fifone, un pauroso. Certamente è un egoista. Piccolo, poiché è piccolo in tutto, ma egoista. Ora vediamo l’etimologia del grecismo presente nel titolo: teratologìa s. f. [dal gr. τερατολογία, propr. «esposizione, raccolta di cose mostruose», comp. di τερατο– «terato-» e –λογία «-logia»]. Ebbene, mi par evidente…

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Antonio, un ragazzo italiano, il profeta Elia e la regina Iezebel, Eliseo e gli sbeffeggiatori

Antonio Megalizzi è morto. Cherif Chekatt è morto. Son morti tutti e due, il primo per mano del secondo e non voleva morire, il secondo per mano della polizia e voleva morire, forse, o era disponibile al rischio di morte. Certamente voleva uccidere odiando persone che non conosceva come rappresentanti di un ambiente dove è nato ma che non gli piaceva. Gli studiosi di islam ci spiegano che la dottrina salafita in particolare contribuisce a semplificare il Corano e…

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Signor segretario della Lega, lei non mi rappresenta, e quindi faccia bene i conti quando si attribuisce la rappresentanza di sessanta milioni di Italiani, e come me la pensano milioni di persone, cittadini di questa Nazione. Si dia una calmata e controlli la sua esaltazione, o rischia di svegliarsi bruscamente da un falso sogno

Egregio signor Salvini, la invito a fare il conti bene: lei ha preso il 17 per cento dei suffragi alle elezioni politiche del 4 marzo scorso, il 17 per cento dei votanti, che sono stati poco più del 50 per cento degli aventi diritto al voto, e dunque circa forse 3 milioni di Italiani o poco più, su 48 milioni di elettori attivi, più o meno. Innanzitutto. Io non la ho votata e conosco più di mille persone che…

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Un padre alla gogna mediatica e un “maestro” fasullo

Tornando da un luogo di restrizione, dove ho incontrato qualcuno il cui pensiero si muove, mi son trovato di fronte due temi, ovviamente scelti tra altri, che il mio gentil lettore potrebbe anche considerare futili, e forse in parte lo sono, ma mi consentono una riflessione che desidero condividere, sempre con i miei pazienti lettori. Il primo: non si vergogna il vice capo del Governo Di Maio ad aver messo alla gogna suo padre? Vergogna e gogna fanno rima,…

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Il viaggio

Molti, forse i più, pensano che si viaggi essenzialmente o solamente per raggiungere la meta prefissa. Per costoro il viaggio, la distanza, il tempo che ci si mette per effettuarlo, il mezzo usato, le eventuali tappe non contano nulla o quasi, poiché per loro è importante il punto di arrivo, dove o vi è qualcosa da afferrare o un risultato da ottenere, siano luoghi di ferie o luoghi di trasferte di lavoro. Immaginiamo il viaggio degli antichi, dei Fenici per…

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I palloni gonfiati

L’immagine dell’antico pensatore Cleobulo ha a che fare con questo testo, anche se qui parlerò di altri. Me ne vengono in mente due di palloni gonfiati, intanto (ma ve ne sono molti di più), uno della maggioranza politica attuale, il prode e vanesio Di Battista, attualmente non operativo in politica, perché in vacanza da mesi -mi pare pagato da un quotidiano per i suoi reportage– e uno della minoranza, Renzi. Come vedi, caro lettore, i palloni gonfiati così come le persone valide, si…

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