Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Pensa, gentil lettore, e lo dico un po’ per celia e un po’ “per non morire”, se si applicasse ciò che suggerisce nel Libro IV de La Repubblica Platone

…cioè che il miglior governo, tra monarchia/ tirannide, aristocrazia/ oligarchia, democrazia/ oclocarchia, sarebbe quello costituito da un manipolo di filosofi. Scrive Francesco Adorno (Introduzione a Platone, Laterza, Bari 1997, p. 92): “La classe dei governanti-filosofi deve stare al potere, in quanto classe di innata sensibilità, di inesauribile curiosità intellettuale; i filosofi vogliono capire e non solo constatare, ma anche far funzionare la convivenza. Essi sono pertanto gli unici che dispongono dei mezzi intellettuali appropriati per non far sprofondare la…

Continua a leggere

E ora la Terza Repubblica, ovvero il ritorno della Prima, o della carica dei “tecnicamente ignoranti” incazzati che ora devono mostrare di saper governare, e il declino di presuntuosi alla Renzi, co-distruttore di una sinistra riformista, quasi geneticamente incapace, vien da dire, di ammettere sue personali responsabilità della débacle del PD, e alla Berlusconi, mai-rassegnato-allo-scorrere-del-tempo

Non mi auguravo questo risultato nelle politiche di ieri, ma l’Italia va avanti, 24 milioni di italiani questa mattina sono andati al lavoro, 7 milioni di alunni a studiare, decine di milioni di donne a lavorare in casa anche per 30 milioni di maschi, piccoli, grandi e vecchi. Al di là e nonostante Di Maio e Salvini, Berlusconi e Renzi, vincitori e sconfitti, oppure presuntuosi come D’Alema e Bersani, poveretti. Di Grasso, di quel presuntuoso di Enrico Rossi, di…

Continua a leggere

“Scio me ne scire”, cioè so di non sapere (in latino), detto sapienziale sconosciuto a molti, specialmente agli ignoranti

Stamattina, 4 marzo, mi son portato al seggio dove dovevo votare, ma la fila era in-aspettabile e pertanto son fuggito per tornarvi a ore pasti, magari verso le 19.30. Tanta gente, e ho pensato “speriamo che questa chiamata alle armi non significhi poi che vincono i pazzi della destra o i presuntuosi incliti seguaci del pagliaccio genovese e del bimbo beota“. Ma se dovesse accadere, significa che l’Italia è questa. Basta. anche per colpe gravissime di una sinistra che, o…

Continua a leggere

Il “badoglismo” come vizio italiota

Mi scusino la franchezza i miei gentili lettori, Badoglio era da fucilare, dopo Caporetto, altro che i quattro alpini di Cercivento, di cui non si riesce a onorare la memoria, togliendo loro l’infamia della condanna  a morte per “fuga davanti al nemico”. Deputati di tutti gli schieramenti patriottici, che mettete il tricolore nei vostri loghi, svegliatevi! Il marchese duca maresciallo Badoglio è stato uno dei fuoriclasse italiani dell’ultimo millennio del “farsela andare bene“, comunque e sempre. Forse non…

Continua a leggere

La vergognosa ignoranza di Matteo Salvini contro la “docta ignorantia” di Socrate e Nicolò Cusano

Caro lettor d’inizio settimana, la dottrina filosofica classica distingue tra “ignoranza ignorante”, tautologia necessaria e ne esamineremo la ragione, e “ignoranza tecnica”. Ognuno di noi, anche fosse la persona più colta del mondo è comunque “tecnicamente ignorante” (participio presente che regge l’accusativo) qualcosa, molte cose, e anzi, più è colta, e più si rende conto -seguendo Socrate- (secondo il detto del grande filosofo greco “so di non sapere”) di ignorare molte cose. L’ignoranza tecnica non fa commettere o non presuppone alcuna colpa…

Continua a leggere

Follia filosofica e visionarietà progettuale

Ho letto in questi giorni Nick Bostrom, fisico, filosofo e neuroscienziato svedese quarantacinquenne, PhD alla London School of Economics, direttore del Future of Humanity Institute di Oxford, nel suo Superintelligenza. Tendenze, pericoli, strategie, Bollati Boringhieri, 2018, regalatomi per il mio compleanno da Alina e Stefano. Un libro furbamente intelligente-intrigante e socialmente pericoloso, se il lettore non possiede una buona cultura filosofico-scientifica e una sufficiente soglia critica. Per esemplificare, forse un po’arbitrariamente una parte del suo pensiero, pur correndo il classico rischio della fuorvianza o devianza…

Continua a leggere

“(…) Non mi avete fatto niente… con le vostre inutili guerre (…)”, nella “preistoria” attuale di questo mondo!

Caro lettor mio della domenica, nel titolo è la Terra che parla agli Esseri Umani arrancanti lungo la china, non so se ascendente in termini di consapevolezza morale, della loro umanità. Ecco il testo della canzone vincente il festival di Sanremo, a guisa di spunto riflessivo più ampio, “A Il Cairo non lo sanno che ore sono adesso/ Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso/ In Francia c’è un concerto/  la gente si diverte/ Qualcuno canta forte/ Qualcuno grida a morte/ A Londra piove…

Continua a leggere

I fatti di Macerata, o di come poter dire finalmente evviva la Patria italiana!

Non mi ero mai accorto di essere così platonico, anche se ho studiato non poco la visione dell’eros del sommo pensatore ateniese come motore del mondo, in quanto e a guisa di attività desiderante che muove ogni cosa (cf. Simposio, Repubblica, Fedro). I miei studi presso i padri domenicani che sono, pur applicando in convento la santa regola agostiniana, aristotelico-tomisti, non mi impediscono ora di recuperare Platone, cioè il maggiore dei pensatori occidentali, se mi rivolgo al tema socio-politico della…

Continua a leggere

Marketing, norme giuridiche e buon gusto

Mio gentil lettore, la Corte europea dei diritti umani legittima e difende l’uso di simboli religiosi nelle pubblicità, e condanna la Lituania per aver multato un’azienda che si è servita di Gesù e Maria su poster e internet per vendere vestiti. Secondo i giudici la multa inflitta per aver “offeso la morale pubblica” ha violato il diritto alla libertà d’espressione dell’azienda. (dal web) Nel 2012 un’azienda tessile lituana ha utilizzato per una campagna pubblicitaria la foto di un uomo e…

Continua a leggere

L’Italia e gli Italiani sono stati anche fascisti, e ciononostante non abbiamo paura di nuovi fascismi

Di Liliana Segre e di Attilio Fontana abbiamo parlato qualche giorno fa, di Salvini abbastanza spesso e non con toni di particolar encomio, mentre raramente qui cito emuli attuali del fascismo storico come Forza Nuova o altre sigle nostalgico-reazionarie più stagionate come Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale, tristemente note per vicende di alcuni decenni fa. Del sindaco di Roma Virginia Raggi mi son raramente occupato, se non per sottolineare la di lei e del movimento cui appartiene evidente e fastidiosa insipienza.

Continua a leggere