Stamattina, 4 marzo, mi son portato al seggio dove dovevo votare, ma la fila era in-aspettabile e pertanto son fuggito per tornarvi a ore pasti, magari verso le 19.30. Tanta gente, e ho pensato “speriamo che questa chiamata alle armi non significhi poi che vincono i pazzi della destra o i presuntuosi incliti seguaci del pagliaccio genovese e del bimbo beota“. Ma se dovesse accadere, significa che l’Italia è questa. Basta. anche per colpe gravissime di una sinistra che, o…
invettiva
Il “badoglismo” come vizio italiota
Mi scusino la franchezza i miei gentili lettori, Badoglio era da fucilare, dopo Caporetto, altro che i quattro alpini di Cercivento, di cui non si riesce a onorare la memoria, togliendo loro l’infamia della condanna a morte per “fuga davanti al nemico”. Deputati di tutti gli schieramenti patriottici, che mettete il tricolore nei vostri loghi, svegliatevi! Il marchese duca maresciallo Badoglio è stato uno dei fuoriclasse italiani dell’ultimo millennio del “farsela andare bene“, comunque e sempre. Forse non…
La vergognosa ignoranza di Matteo Salvini contro la “docta ignorantia” di Socrate e Nicolò Cusano
Caro lettor d’inizio settimana, la dottrina filosofica classica distingue tra “ignoranza ignorante”, tautologia necessaria e ne esamineremo la ragione, e “ignoranza tecnica”. Ognuno di noi, anche fosse la persona più colta del mondo è comunque “tecnicamente ignorante” (participio presente che regge l’accusativo) qualcosa, molte cose, e anzi, più è colta, e più si rende conto -seguendo Socrate- (secondo il detto del grande filosofo greco “so di non sapere”) di ignorare molte cose. L’ignoranza tecnica non fa commettere o non presuppone alcuna colpa…
Follia filosofica e visionarietà progettuale
Ho letto in questi giorni Nick Bostrom, fisico, filosofo e neuroscienziato svedese quarantacinquenne, PhD alla London School of Economics, direttore del Future of Humanity Institute di Oxford, nel suo Superintelligenza. Tendenze, pericoli, strategie, Bollati Boringhieri, 2018, regalatomi per il mio compleanno da Alina e Stefano. Un libro furbamente intelligente-intrigante e socialmente pericoloso, se il lettore non possiede una buona cultura filosofico-scientifica e una sufficiente soglia critica. Per esemplificare, forse un po’arbitrariamente una parte del suo pensiero, pur correndo il classico rischio della fuorvianza o devianza…
“(…) Non mi avete fatto niente… con le vostre inutili guerre (…)”, nella “preistoria” attuale di questo mondo!
Caro lettor mio della domenica, nel titolo è la Terra che parla agli Esseri Umani arrancanti lungo la china, non so se ascendente in termini di consapevolezza morale, della loro umanità. Ecco il testo della canzone vincente il festival di Sanremo, a guisa di spunto riflessivo più ampio, “A Il Cairo non lo sanno che ore sono adesso/ Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso/ In Francia c’è un concerto/ la gente si diverte/ Qualcuno canta forte/ Qualcuno grida a morte/ A Londra piove…
I fatti di Macerata, o di come poter dire finalmente evviva la Patria italiana!
Non mi ero mai accorto di essere così platonico, anche se ho studiato non poco la visione dell’eros del sommo pensatore ateniese come motore del mondo, in quanto e a guisa di attività desiderante che muove ogni cosa (cf. Simposio, Repubblica, Fedro). I miei studi presso i padri domenicani che sono, pur applicando in convento la santa regola agostiniana, aristotelico-tomisti, non mi impediscono ora di recuperare Platone, cioè il maggiore dei pensatori occidentali, se mi rivolgo al tema socio-politico della…
Marketing, norme giuridiche e buon gusto
Mio gentil lettore, la Corte europea dei diritti umani legittima e difende l’uso di simboli religiosi nelle pubblicità, e condanna la Lituania per aver multato un’azienda che si è servita di Gesù e Maria su poster e internet per vendere vestiti. Secondo i giudici la multa inflitta per aver “offeso la morale pubblica” ha violato il diritto alla libertà d’espressione dell’azienda. (dal web) Nel 2012 un’azienda tessile lituana ha utilizzato per una campagna pubblicitaria la foto di un uomo e…
L’Italia e gli Italiani sono stati anche fascisti, e ciononostante non abbiamo paura di nuovi fascismi
Di Liliana Segre e di Attilio Fontana abbiamo parlato qualche giorno fa, di Salvini abbastanza spesso e non con toni di particolar encomio, mentre raramente qui cito emuli attuali del fascismo storico come Forza Nuova o altre sigle nostalgico-reazionarie più stagionate come Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale, tristemente note per vicende di alcuni decenni fa. Del sindaco di Roma Virginia Raggi mi son raramente occupato, se non per sottolineare la di lei e del movimento cui appartiene evidente e fastidiosa insipienza.
Attilio Fontana e Liliana Segre, due storie, due menti, due cuori, un solo genere o razza, se si vuole, ma nel senso dell’art. 3 della Costituzione della Repubblica Italiana, grazie a Dio e alla saggezza dei Padri costituenti
Attilio Fontana è un avvocato iscritto alla Lega, che ha fatto il sindaco e aspira al governatorato della Lombardia. Qualche giorno fa gli è scappata (?), o ha voluto fare un’affermazione un po’ avventurosa e un po’ stronza sul pericolo che starebbe correndo la “razza bianca” con il profluvio di genti che sta arrivando dal sud e dall’est (e un po’ anche dall’ovest) del mondo. In realtà, qualche milione di anni fa ci siamo spostati, noi, ebbene sì, dall’Africa…
Vite e morti operaie ed etica del lavoro
I quattro operai morti sul lavoro ieri a Milano sono la punta dell’iceberg di una situazione molto seria. Fino a un paio di anni fa (2015) il trend annuale di decessi sul lavoro, a far data dall’emanazione nel 1996 del Decreto Legislativo 626, nel 2008 sostituito dal Decreto Legislativo 81, era in decrescita certa. Si era arrivati a poco meno di settecento, numero comunque di dimensioni terribili, ma si partiva due decenni prima da quasi duemila morti sul lavoro per…