…mi sembra di vedere quando incontro giovani, ragazzi e men giovani, per strada, gli occhi rivolti al display di uno iphone o di uno smartphone, finestre sulle solitudini. Ecco l’immagine che mi ispirano: ognuno solo sul cuor della terra -à la Quasimodo- trafitto dal video (e non da un raggio di sole) o da un’immagine carpita tra uno spot e l’altro. Son lì che cincischiano attoniti, braccio contro braccio, spalla contro spalla, se sono in macchina, oppure semplicemente seduti…
invettiva
Il vento va e poi ritorna
Caro lettore, il titolo poetico di questa narrazione potente di Wladimir Bukovskij mi ha sempre intrigato. Il vento va e poi ritorna, ma di qual vento si tratti bisogna leggere, immergersi nel racconto di quegli anni sovietici, quando l’utopia o la distopia “socialista” sembrava preludere all’homo novus, a una mutazione antropologica radicale, come auspicato da Saint Simon, da Fourier, da Babeuf, da Filippo Buonarroti, da Blanqui, da Eudes e dagli altri Comunardi del ’70, se non dallo stesso dottor Marx…
Gli eroi fucilati di Cercivento e i veri traditori della Patria
Non i quattro alpini fucilati all’alba a Cercivento per codardia di fronte al nemico, ma Pietro Badoglio (marchese del Sabotino e duca di Addis Abeba nientemeno!) avrei inviato al plotone di esecuzione per alto tradimento dopo la rotta di Caporetto. “La Decimazione di Cercivento (1 luglio 2016), conosciuta anche come I fucilati di Cercivento (I fusilâz di Çurçuvint in friulano), identifica la decimazione di un intero plotone composto da ottanta Alpini dell’8° Reggimento appartenenti alla 109ª Compagnia del Battaglione Monte…
L’Ave Maria della glottologa
Clara Ferranti insegna glottologia e linguistica all’università di Macerata, e sembra abbia commesso quasi un crimine: chiedere di recitare insieme agli studenti del suo corso un’Ave Maria per la pace nel mondo. il rettore Adornato e il collettivo studentesco Officina l’hanno attaccata così: “Ha limitato la libertà personale, bisogna reagire a questi soprusi. Invitiamo pertanto pubblicamente la professoressa a scusarsi pubblicamente per il suo comportamento, nella speranza che l’Università prenda le dovute misure affinché una cosa del genere non si ripeta…
“…gli immigrati forse non sanno che non debbono violentare” (terrificante frase pronunciata da una avvocatessa a Salerno)
Leggo stamattina questa incredibile frase pronunciata, sembra, dall’avvocato Carmen Di Genio del Comitato delle Pari opportunità di Salerno. E’ talmente assurda, stupida, illogica, cognitivamente improbabile che mi sono sentito di mettere quel “sembra”, poiché un essere umano, femmina, laureato in giurisprudenza, italiano, non dovrebbe poter pronunziarla, e neppure pensarla. Siamo al di là di ogni ordine naturale di ogni genere e specie del linguaggio umano. Siamo al belluino pre-morale che, guardando l’abbigliamento beige, sobrio ed elegante dell’avvocatessa, non mi…
“Lavoro” e “posto di lavoro” sono la stessa cosa?
Caro lettor del sabato, qualcuno pensa che i due virgolettati del titolo siano sinonimi, ma non lo sono. Il concetto di “lavoro” si riferisce espressamente all’operare dell’uomo per acquisire materie prime, trasformarle e creare tutte le attività di servizio e di ricerca che rendono il lavoro stesso vendibile per la vita umana in generale e per creare reddito aziendale; il concetto di “posto di lavoro”, invece, si riferisce alla struttura organizzativa di un’azienda o di un ente, che prevede posizioni, ruoli,…
Chi fu più crudele, Alessandro il Macedone, il presidente Truman o il generale Westmoreland?
Caro lettor mio, qui non parlerò dei soliti Hitler e Stalin, Pol Pot o Hafez el Assad, tra molti altri dittatori e affini, oggettivamente crudelissimi e tali, ovviamente, anche secondo i racconti di riviste alla Focus o di programmi televisivi alla Voyager, che perseguono il “divulgatismo” culturale più vieto e fuorviante. Farò un confronto sintetico tra Alessandro il Grande, il presidente Harry Truman e il generale U.S.A. William Westmoreland, comandante in capo delle forze americane nella prima fase kennedyan-johnsoniana della orrenda guerra del…
assenze e assenteismi
I concetti e i termini linguistici del titolo derivano dalla struttura verbologica latina del verbo essere, sum, sono, cosicché ab-sum significa sono da, cioè sono distante, non sono qui, sono assente. Essere assenti non è un male-in-sé, anche perché non si può essere presenti ovunque dove si sta di solito, o altrove, e neppure nello stesso momento, come insegnava sapientemente Aristotele. Non si può essere e non-essere nello stesso momento e nello stesso luogo (o in altri). La filosofia occidentale ha…
Ciò che è profondo è sempre lento a realizzarsi
…come non si stancava mai di insegnare il carissimo Alexander Langer, la cui nobile figura di intellettuale e di politico, man mano che passa il tempo e la mediocrità della politica e della comunicazione sociale si fa più evidente, si staglia sempre di più nella sua grandezza umana, almeno nel mio orizzonte spirituale e culturale. Nel mondo mediatico al posto di Langer oggi abbiamo uno come Saviano, coccolato e presenzialista, tuttologo presupponente o addirittura spesso arrogante. Oppure una Boldrini o un…
Le grandi derive della storia e i diversi sguardi umani sul mondo
Tra papa Bergoglio e Salvini vi sono certamente persone che tengono per l’uno o per l’altro: se si “tiene” per il primo il secondo risulta inviso e viceversa. Ad esempio sul tema epocale dei migranti e dello ius soli. Manicheisticamente, come ai tempi di sant’Agostino o delle lotte guelfi-ghibellini del nostro gran Medioevo. Sappiamo che dai tempi preistorici tutte le popolazioni del mondo si sono spostate, più o meno, dai territori di origine, a volte muovendosi per migliaia o decine…