Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

la triste ballata dei cretini

È una categoria antropologica che esula dal novero di coloro che sono affetti dall’antica malattia studiata dagli archiatri ottocenteschi, e non c’entra con il cretinismo. E’ un’affezione dell’anima. Vediamo un po’: il principe dei cretini di questi giorni, che fa a gara con il suo delfino di cui parlerò tra un attimo, è Giovanni Paciello da Silla di Sassano (Caserta). Questo cretino, folleggiando con la sua Bmw nera comprata a rate ha ucciso suo fratello e altri tre ragazzi, perché…

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E’ un vizio per niente “americano”

caro lettor mio, …quello dell’invidia, classificato dai moralisti antichi e moderno come il secondo più grave dopo la superbia (il caput vitiorum, secondo Gregorio Magno), vizio studiato a fondo da San Tommaso nella Summa Theologiae (cf.  II-II, q. 36, a.1, s.c.) come: “Rammarico e risentimento che si prova per la felicità, la prosperità e il benessere altrui, sia che l’interessato si consideri ingiustamente escluso da tali beni, sia che già possedendoli, ne pretenda l’esclusivo godimento (…) è il desiderio…

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Le barbe inutili

Lunghe, corte, curate, incolte, massoniche, da colonnello degli alpini, da frate francescano, da Homo Neanderthalensis, tante barbe. Se un tempo la barba maschile era chiamata “onor del mento” e i baffi “onor del labbro”, se i carbonari e patrioti di primo ‘800 avevano quasi tutti la barba, come Mazzini, Emilio Bandiera, Petöfi  e Garibaldi, se Aristotele, Michelangelo, San Pietro e San Paolo avevano la barba, molti imperatori romani non la portavano (Augusto, Adriano, Tiberio… altri sì come Marco Aurelio),…

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Ratio et amentia

Caro lettore, nel titolo cito la ragione e la follia, non a caso: infatti, succedono cose che fanno quasi pensare allo scatenamento dello spirito del male, come racconta Giovanni nell’Apocalisse (che significa “rivelazione” non “catastrofe”, o giornalisti e titolisti da strapazzo!) a Patmos, o, se lasciamo perdere questa dimensione, al nostro essere ancora ai primordi come umanizzazione (altrove parlo di ominizzazione, ma è quasi lo stesso). James Foley decapitato in diretta da tale “John” da Londra, e sappiamo che molti giovanotti occidentali…

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L’Italia non è “il paese”

Caro lettore, di quanto sto per dire qui altre volte ho parlato, a volte con ironia, a volte con rabbia. Veramente non capisco: viaggiando ascolto la radio, e spesso dibattiti politici. guardo la tele e il web. Chiunque parli,  politici, giornalisti, economisti, sindacalisti (a proposito, che paura quando Camusso, Bonanni e Angeletti promettono tuoni e fulmini per il “paese” questo autunno!) quando ha da citare l’Italia, immancabilmente, indefettibilmente, certamente, invariabilmente, prevedibilmente, vergognosamente (mi fermo qui con gli avverbi perché mi annoio…

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Il nulla, o meglio, il delirio

Caro lettore, preciso subito che qui non tratterò del nulla logico (sappiamo che in fisica e metafisica il nulla non si dà, e in matematica lo zero ha un’importanza e funzioni fondamentali), un po’ perché l’ho già trattato in precedenza, ma soprattutto perché… l’ho trovato! L’ho trovato in un book romanzo premiato da uno dei premi (indulgo alla cacofonia) più premianti d’Italia, lo Strega. Come ho già fatto “recensendo” qualche tempo fa il “grande” Dan Brown, qui replico con Exit…

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L’ominizzazione e i cinque gradi dell’egoismo

Caro lettore d’una bella giornata agostana, siamo diventati quello che siamo (chi più chi meno), vale a  dire dei grandi primati intelligenti-autoconsapevoli (?) forse in qualche milione di anni, come hanno solo intuito alcuni tra i filosofi-scienziati antichi e, molto meglio detto e scritto Darwin, Lombroso (chissà?), Gould… fino a Boncinelli. Sulla nostra “ominizzazione” come processo nulla dice il Grande Libro se non riportare il Mito edenico, che comunque sim-boleggia aspetti molto importanti della vita naturale e quindi umana: il rapporto con il…

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gratia, errata corrige, oh scientiae philosophe!

Caro lettore e gentile lettrice, qualche giorno fa lodavo qui Carlo Rovelli, di cui stavo finendo il saggio La realtà non è come appare etc.. Giunto all’ultimo capitolo, intitolato Il mistero, un respiro dopo il lungo percorso dai presocratici al bosone di Higgs e alla gravità quantistica, pensavo di accingermi alla lettura di un atto di umiltà del ricercatore, che mai si accontenta di ciò che sa e sa di sapere sempre poco, sulle tracce di Agostino che, a chi…

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La saggezza di Alce Rossa

Lo spettacolo offerto dalla politica e dalla burocrazia italiana è penoso. Mi ricorda un detto veneto, sentito spesso “No se pol“, cioè non si può. Nulla, per nulla e a nulla. L’inutilità di certi riti appare evidente: ascolto mentre viaggio, per Radio Radicale, la cronaca dei lavori senatizi sulla riforma. Impressioni: trombonaggine nei discorsi (la capogruppo di SEL, non ne ricordo il nome, facilmente dimenticabile come il volto), paura di perdere la poltrona ben remunerata (una minoranza chiassosa), insulti,…

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la rabbia e il dolore

C’è un fiore di campo ch’è nato in miniera per soli pochi giorni lo stettero a guardar di un pianto suo dolce sfiorì in una sera a nulla le nere mani valsero a salvar. Sfiorisci bel fiore sfiorisci amore mio che a morir d’amore c’è tempo lo sai. Cantavano anni fa Enzo e Francesco. Ora la…

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