…non esistono cosmologicamente, esistono solo esteticamente, cioè in base ai nostri sensi corporei, che dai tempi di Platone sono considerati una fonte di conoscenza imperfetta. La conoscena estetica è “tolemaica“. Infatti, cosmologicamente la terra ruota su se stessa e attorno al sole, che né sorge né tramonta, e dunque la conoscenza che la riguarda è “copernicana“. Ma basta la conoscenza copernicana? Come la mettiamo con i sogni? Come facciamo con la chiarezza confusa del sentimento? Come la mettiamo con la…
invettiva
Paese o Nazione o Patria o Italia?
Da decenni molti chiamano l’Italia “il Paese” (non so neppure se con la maiuscola). Stamani mi è venuto in mente: e se chiamassimo la nazionale di calcio, pallacanestro, pallavolo, atletica, etc., “paesana” invece che “nazionale“, sarebbe divertente, sì o no? O forse squallido? Il Presidente Ciampi aveva iniziato a riparlare di “Patria“, cioè di “Terra dei padri“, così come i popoli di cultura tedesca chiamano la loro terra “Heimat“, vale a dire “Terra materna“. Napolitano, invece, quando non dice…
Il capolinea della decenza
Dispiace per Aristotele e Vilfredo Pareto, dispiace per tutti gli onesti cittadini che hanno sempre creduto, sempre compreso, sempre perdonato anche i suoi vizi, ma ora siamo al declino della politica. Aristotele diceva che la politica è la più alta e dignitosa delle arti umane, perché si occupa del bene comune della città e del popolo. Pareto era convinto che la politica fosse la rappresentazione della èlite più èlite, necessariamente, poiché la politica deve fare la sintesi tra interessi diversi e…
La vista interiore
Cecilia Camellini ha vinto l’oro nei 50 e nei 100 metri stile libero e due medaglie di bronzo in altre discipline, alle Paralimpiadi di Londra. Il suo sguardo non incontra gli oggetti e la luce, chissà forse vede ombre, ma nel cuore vi è tutta la chiarità della vita. Nel cuore Cecilia conserva la gioia, che è una felicità dello spirito, un gaudio, una tenerezza per la vita, che a volte a noi normodotati (ahi, horribile dictu!) manca. Il suo sorriso…
…caro lettore ti racconto un’idiozia
…viaggiando in auto ne ho sentita una che non mi ha stupìto ma fatto inc. (quello che volete voi). A Palermo una insegnante di italiano delle medie è stata condannata nei giorni scorsi a trenta giorni di carcere poi ridotti a quindici (chiaramente si tratta di pena non scontabile dietro le sbarre, ma comunque pena) per avere fatto scrivere a un allievo undicenne di prima media cento volte “sono un deficiente” perché aveva insultato un compagno di classe dicendogli…
Io sono uno che comincia
…e mi piace l’inizio, mi piace intraprendere il cammino, la strada o il viottolo in salita o quello dallo sfondo incerto, mi piace dove sorge il sole dove scorre l’acqua sorgiva, mi piace il muoversi delle prime molecole della vita. Il mio tempo è sempre quello dell’inizio, perché odio restare tra colonne immobili, odio i riflessi dorati e gli specchi che moltiplicano infinitamente la staticità. Io sono uno che comincia ogni giorno stupito di essere lì a cominciare, a…
Italianitas und Germanitas
Sappiamo che i tedeschi ci temono, particolarmente nel gioco del calcio, dove sono destinati, pare, a perdere nelle occasioni più importanti. Altri loro controversi sentimenti nei nostri confronti sono una certa rabbia commista a un’ammirazione per ciò che l’Italia costituisce, come fonte di cultura universale e per le sue varie incomparabili bellezze. Sappiamo anche del loro superiority complex nei confronti dell’Italia, originata da un contesto germanico sempre più potente a livello europeo, a partire dall’impero guglielmino e bismarckiano e…
La strana casa nella nebbia e altre leggende
“Ogni mattina, dietro le scogliere di Kingsport, dal mare si alza la nebbia. Candida e spumeggiante, raggiunge in cielo le nuvole sue sorelle, portando segni di teneri pascoli ed antri di leviatani. Quando cadono poi le ultime piogge dell’estate, picchiando sui tetti scoscesi dei poeti, le nuvole fanno evaporare quei sogni e li inviano agli uomini, perché questi non possono vivere senza fantasticare di antichi e bizzarri segreti, e di conversazioni meravigliose scambiate di notte dai pianeti. Quando…
Mundi gloria immerito victoribus transit, aeterna his qui non agniti vicerunt
Caro Roberto, supermassimo italiano: gli inglesi si sono confermati vieppiù nazionalisti e prepotenti, tali quali sono dai tempi di Elisabetta Prima, convinti di essere sempre i migliori: Joshua aveva perso e gli hanno dato la vittoria. Lascia perdere, il mondo ha visto la verità e lo scandalo. Allontanati adesso in punta di piedi, perché chi non ti vuole non ti merita: la gloria fasulla (quella del tuo avversario e della poco nobile nazione ospitante) sparisce in un lampo. …e se…
Tour de France: le comiche
Intanto onore a Bradley Wiggins e a Chris Froome, splendidi, come ieri a Thibaut Pinot. Poi le amenità televisive, che non ci allietano tanto, piuttosto suscitandoci spiriti acri … Sentite: “… si dice “Fruum” o “Froom” o addrittura “Fraam” (forse echeggiando la pronuncia di “blood“?), come suggerisce un videoascoltatore che scrive un sms agli ineffabili Bulbarelli, Pancani e Cassani? Il quesito è sulla pronuncia di un giovane fortissimo corridore anglo-kenyota: Christopher Froome. Chi conosce un minimo la lingua inglese…