Mio buon lettor domenicale, in gioventù ebbi anch’io due ruote motorizzate, una vecchia Lambretta 150 che durò lo spazio di un’estate, trovata in un fienile e comprata per venticinquemila lire, e poi una HD Aermacchi 250 che durò due estati. Avevo allora 26 o 27 anni, il tempo e il morbìn (friulanismo per dire “picciola giovenil follia”) per qualche gitarella con le morose del tempo. Poi più nulla, per scelta e per necessità. Preferii le due ruote da spingere con le gambe, e allora…
lettera
l’incredibile equivoco
Caro lettor paziente, di questi tempi disarticolati e stanchi può capitare anche quel sto per raccontarti… Consuetudine amicale ormai da tempo comporta talora il condividere un bicchiere sotto sera per conversari mai banali con l’amico. Di volta in volta ci si trova in vineria o si va in frasca alla campagna. Iersera invece all’osteria vicina. L’amico mi precede e io lo seguo a minuti, entro chiedendo se qualcuno mi aspettasse… effettivamente sì, conferma la corputa ventenne banconiera, ma, aggiunge, “non ho…
Le campane di San Martino
La bici mi stava riportando a casa, quando uno scampanio festoso, all’altezza del borgo di San Martino, mi è penetrato nell’anima. Lo scampanio tipico delle grandi feste religiose, o dei “perdoni” di paese, legati ad antichi voti di ringraziamento alla Madonna o a qualche santo per grazie ricevute, durante epidemie di peste o le frequenti alluvioni del grande fiume, in friulano si dice “scampanotà”, e richiede una particolare abilità da parte dei campanari: infatti, dopo aver lanciato a distesa la campana grande,…
la vite di Bacò dell’Isola d’Oro
Caro lettore, in mezzo al castrum di Grado c’è un’antica vite di Bacò. In una calletta tra le case bianche. L’uva è quasi pronta, asprigna e sana, ma nessuno la raccoglie, io sì allungo il braccio e ci arrivo, la gusto e poi cammino con gli uomini di Grado, con lo storico Bruno Scaramuzza, il Pigo Grego, poeta che è meglio di Marin, e Benito ospite squisito. A zonzo per sentieri spirituali, con echi graesàni dai locali scuri, dentro…
filosofando tra i passi appenninici
Decido per la via romagnola, per andare al seminario filosofico di Poppi, e allora ecco il tortuoso passo dei Mandrioli, tra i calanchi stratificati, libro di milioni di anni che illustra l’Appennino, mentre al ritorno scelgo la Consuma, verso Firenze. Caro lettore, ce la faccio, nonostante i miei limiti attuali. L’auto straordinaria, per agilità e potenza, mi aiuta. Lo spirito è libero, sono contento del seminario con i “nuovi” aspiranti al titolo di consulente filosofico. Ragioniamo insieme, costruiamo percorsi logici…
peter sagan
…ha il nome di un principe slovacco del ‘500, evoca scrittrici francesi, sguardo guascone e gambe potenti, caro lettore. Merita questo panegirico per come si sta muovendo nella Francia rovente del Tour 2015. Nessuna vittoria, solo piazzamenti, ma una presenza coraggiosamente eroica su tutte le strade, in salita, in discesa, sul piano, nel bosco e nelle curve (per altri) letali, Sagan disegna linee eleganti e improvvise sprezzature, lancia sguardi in tralice e osserva silenzi, esibisce senza vanagloria un battersi il petto…
adesso basta, oh maestrini di vita tedeschi, scandinavi, baltici
Cari amici tedeschi, etc., Siete diventati come quelli che non capiscono la mia battuta di risposta alla domanda “come stai?”, che è: “meglio di ieri e peggio di domani”, oppure “sto gestendo la diminuzione del dolore”. I più, ascoltando la mia risposta, con l’intelligenza incatramata, si bloccano sui termini “peggio” e “dolore”, non intuendo che sto rispondendo che le cose, se pure lentamente, vanno meglio. Siete rigidi, lenti, senza una minima sensibilità rock, mi fate addormentare con la vostra…
strafotènt
Caro lettor del mattino, dei buronani europei salvo solo Draghi (nomen omen), che pena invece il bevitore Juncker (appena meglio del suo predecessore il panzone vino tinto sussiegoso Barroso), l’inutile Tusk e il buon frequentatore dell’Oktoberfest Schultz. La grigia lungagnona Lagarde completa il carro delle tristezze, tutti supervalutatoni un tanto al kilo. Accanto a questi ci sono i capi di stato e di governo, guidati da frau Merkel, altra accolita di persone con cui non mangerei neppure un tramezzino.
il range umano
Caro lettore, atti generosi di smisurata grandezza, e atti nefandi di inguardabile orrore, accadono, non in contemporanea, ma addirittura in sinossi, così come ce li presenta il web o la tv. Del primo tipo se ne enumera miliardi, la più parte dei quali è nascosto, atti fatti nel nascondimento e nella quotidianità: mutuo soccorso, aiuto, assistenza, dialogo, presenza, capacità di far spazio ritraendo se stessi… Del secondo tipo cinismo anonimo crudelissimo come gli omicidi mediatizzati di Deosh (ragazzini che sparano…
rinascita
Caro lettor mio, vivo giornate di rinascita, dolorosamente. Stamani inutile aspirazione del ginocchio, che ora è affidato alla truce fisioterapia per i prossimi trenta quaranta giorni. Il giro coscia destro si è rimpicciolito di cinque centimetri, il tono muscolare è crollato, l’emocromo in lenta risalita (9,4) verso i miei picchi ematici vicino a 16. Lavoro a scartamento ridotto nella solidarietà buona dei colleghi. Ambiente umano. Scrivo, questo sì, scrivo molto, favorito dal rallentamento delle altre attività. Osservo, mi osservo, ascolto meglio di…