Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Tassonomie senza discernimento

Dai tempi di Aristotele, Democrito e Lucrezio, passando per i filosofi-scienziati del Medioevo, e poi fino a Linneo, Buffon, Mendeleyev, e ai biologi, geologi, chimici e fisici contemporanei, l’uomo ha sempre cercato di classificare le forme minerali e quelle dei viventi. Le scuole di medicina e psicologia degli ultimi trecent’anni addirittura i caratteri degli esseri umani, dallo schema a quattro temperamenti dei fisiatri settecenteschi (il nervoso, il sanguigno, il flemmatico e il collerico), ai quattro “colori” di Hermann (il giallo che corrisponde…

Continua a leggere

“Bombe d’acqua”, alti lai e reciproche accuse

caro lettor mattutino, l’ennesima “invenzione” (fo per dir) giornalistica, il sintagma acutissimo “bombe d’acqua”, al solo sentirlo mi fa venire l’orticaria, uno strano prurito dietro le ginocchia e una dolenzia dispettosa alle gengive, al punto che mi piacerebbe mordere chi l’ha usata per la prima volta, e schiaffeggiare non tanto dolcemente chi continua ad usarlo, imperterrito. Espressione inutilmente terrorizzante e del tutto impropria, anche come metafora: in questo caso la metafora non è il respiro dell’anima, ma il raglio del…

Continua a leggere

Riordinare il pensiero

…ogni tanto, almeno ogni tanto, caro domenical mio lettore. Rileggo di come sia utile tenere conto, sia dell’idealismo oggettivo di Platone, che ci suggerisce i trascendentali, il Bene, il Bello, il Vero e l’Uno, sia dell’idealismo soggettivo di Hegel, che ci insegna ad accettare la dialettica triadica di tesi, antitesi e sintesi, per discutere fino ad arrivare a prime conclusioni logiche, e per continuare indefinitamente la ricerca. Il magno Ateniese, insieme con il suo pari, l’allievo gigantesco di Stagira, ci rassicura sulla…

Continua a leggere

L’enorme idiozia

Caro lettor mio, sento oggi per radio che in una scuola materna di Roma le maestre hanno raccontato la storia seguente: “In un paese sulle colline qui vicino, in una bella casetta vivono due giovani donne, come le vostre mammine,  e si chiamano Micia e Macia. Essendo due donne, possono anche diventare mamme, però hanno solo i loro “ovini”, perché i “semini” li hanno i papà. Ma con loro due, che si vogliono molto bene, non vive nessun uomo. Volendo tutte…

Continua a leggere

Le famiglie e il dolore

Caro lettor serale, Premessa. Questo post potrà risultare a qualcuno indigesto e perfino sgradevole, ma, come è noto a chi frequenta questo sito, a me non piace corteggiare il pensiero unico e politicamente corretto, che aborro per la sua intrinseca stupidità e per la falsità deformante, il pensiero, per esemplificare, di uno che ha un’organizzazione mentale “à la Vendola-Fazio-Saviano”. La violenza accompagna le nostre vite come racconto quotidiano, e a volte come esperienza. I media ci ammanniscono sicut veleni le cronache…

Continua a leggere

Il pressapochismo

…è una brutta bestia, caro lettore! Infatti ha per genitori la pigrizia e la mancanza di rispetto di sé e di attenzione verso gli altri. Il pressapochismo. Il suo reciproco è la pedanteria, che ha caratteristiche improntate alla noia e all’inutilità. Se posso, rifuggo da ambedue questi ambienti esistenziali ed espressivi. Se ci guardiamo in giro e ascoltiamo il mondo troviamo, senza faticar molto, molto pressapochismo: nei detti del senso comune, al bar, in televisione specialmente nei talk show, condotti generalmente…

Continua a leggere

Rehyaneh Jabbari

Si era solo difesa da uno stupro e aveva ucciso (forse) l’assalitore. Perfino le fonti della filosofia del diritto penale medievali, prevedono che chi, assalito,  si difende, possa anche uccidere l’assalitore (cf. Tommaso d’Aquino, Summa Theologiae,  II-II, q. 64, a. 7), per salvaguardare la propria vita o integrità fisica. Nella modernità ciò è reso legittimo dai codici penali di quasi tutti gli stati del mondo. In Iran no, nella nobile antica Persia, no. Neppure sotto il presidente…

Continua a leggere

La politica malata

Mio caro lettor del sabato, qui non mi riferisco all’antica e nobile politèia di aristotelica o periclea memoria, né alla lezione moderna della filosofia demo-liberale anglo americana. Mi riferisco al tran tran nostrano, che si barcamena tra l’immarcescibile Silvio, l’inutile Vendola, il Grillo fritto, gli sterili bersandalemacuperlofassina e il guasconeggiante giovin fiorentino che, pur non piacendomi come persona e atteggiamenti, sostengo come minus malum et possibile, si vis, paucum bonum (direbbe Tommaso d’Aquino). Ma ancor di più mi riferisco alla politica come concetto…

Continua a leggere

Sette, ciarlatani e sedicenti “guru”

Caro lettore, questi sono tempi nei quali le sette (probabilmente dal latino sequor, o sector, cioè seguire, anche se qualcuno sostiene derivi da secare, cioè separare, a mio parere non implausibile, perché le sette separano: si pensi ai pericolosi ambienti di Dianetics) e strane forme di aggregazione proliferano come funghi nell’umidità. Ve ne sono di tutti i colori e per tutti i gusti: magari più per persone di bocca buona, perditempo e ingenui, numerosi in tutti i contesti sociali e, duole dirlo, di…

Continua a leggere

Evidenze di noiosa ovvietà

Se vi è uno stato dello spirito che aborro, che combatto e che, se riesco a farlo, evito, è lo stato di noia. Ringrazio Dio  che in tutta la mia vita sono riuscito, finora, a tenere lontana da me questa greve malattia dell’anima, mediante una variazione continua, una ricerca diuturna, un impegno faticoso e piacevole. Vi sono nicchie ambientali e antropologiche dove la noia imperversa, condita di ovvietà perniciose, stereotipate e stupidamente ripetitive. Uno di questi lugubri anfratti è la…

Continua a leggere