Caro e paziente lettore, ti propongo un testo non facilissimo, ma a cui sono affezionato, come punto di passaggio essenziale di un mio prossimo libro, a mo’ di cordiale anticipazione… “Accanto alla metafora e al simbolo Ricoeur pone la questione del tempo,[1] e la considera partendo dalla lunga pista proveniente da Aristotele e Agostino, e finanche a Newton, Kant [che lo categorizza], Heidegger [che lo pone come sostrato del Sein] e Husserl. Il nostro propone il tessuto costituito da…
lettera
L’ominizzazione e i cinque gradi dell’egoismo
Caro lettore d’una bella giornata agostana, siamo diventati quello che siamo (chi più chi meno), vale a dire dei grandi primati intelligenti-autoconsapevoli (?) forse in qualche milione di anni, come hanno solo intuito alcuni tra i filosofi-scienziati antichi e, molto meglio detto e scritto Darwin, Lombroso (chissà?), Gould… fino a Boncinelli. Sulla nostra “ominizzazione” come processo nulla dice il Grande Libro se non riportare il Mito edenico, che comunque sim-boleggia aspetti molto importanti della vita naturale e quindi umana: il rapporto con il…
gratia, errata corrige, oh scientiae philosophe!
Caro lettore e gentile lettrice, qualche giorno fa lodavo qui Carlo Rovelli, di cui stavo finendo il saggio La realtà non è come appare etc.. Giunto all’ultimo capitolo, intitolato Il mistero, un respiro dopo il lungo percorso dai presocratici al bosone di Higgs e alla gravità quantistica, pensavo di accingermi alla lettura di un atto di umiltà del ricercatore, che mai si accontenta di ciò che sa e sa di sapere sempre poco, sulle tracce di Agostino che, a chi…
…per un eros “quasi” redento
Caro lettore e cara lettrice, Affrontare di questi tempi un argomento come l’eros, pone problemi non banali, stante il significato e l’accezione che tale tema ha assunto nella contemporaneità. Lungi dall’essere considerato struttura esistenziale e agente vitale, così come è declinato nel platonismo storico e universale, eros è stato ampiamente banalizzato e impoverito. Eros è stato ed è stolidamente abusato, degradato, ridotto a mercanzia o, come si dice oggi, elemento efficace e quasi indispensabile del merchandising cinematografico e letterario…
l’odore del tempo
Caro lettor agostano e gentile lettrice, sentire come un’eco lontana di tua sorella che dice, annusando un golfino della mamma “Ce bon odôr di mame“. Oppure ancora il racconto di un tempo lontano e favoloso, vissuto sulle montagne del confine, la mamma e il papà andati via troppo presto, e la nonna onnipresente, vicaria, potente. Ecco son passati gli anni in quella casa, silente come il tempo che non esiste, i passi della nonna risuonano nella mente come in un…
i sette cavalieri
Caro lettore in questo luglio strano, l’uomo pedala rabbioso nel sole pirenaico. E’ Ottavio da Colle Umberto. Vince contro Francesi (Pellissier), Lussemburghesi (Frantz) e Belgi (Buysse) il suo secondo Tour. Tappe di quattrocento chilometri sfiancano i ciclisti, polvere strade sterrate, pipì in corsa allargando il pantaloncino di lana. Stravolti e infangati con i tubolari a tracolla arrivano al traguardo che fa notte. Tourmalet e Izoard sono già nomi e tregenda. Gino il toscano si ritira dopo l’aggressione, Fiorenzo in maglia gialla.
imbecillitas
Caro Lettor di piena estate, ier mi portava in un local taberna de la cittade furlana. Eromi seduto in attesa dell’oste voglioso d’un gelato ai gusti lattei, come nocciola. Presa in man la “rosea gazzetta” per veder le imprese dei nostri pedalatori in terra di Francia, m’accingeva a piacevol lettura de li scrivani specialmente versati a narrar d’epiche imprese in contrade lontane e talora inimiche, ché la terra dei Franchi occidentali in tempi alterni è. Or dunque leggeva delle…
Il capo pauroso
Caro lettore estivo nel silenzio, camminando pedalando stamani, per i paesi persi nella Destra Tagliamento, Volesòn, Dàrzin, San Martin e Domanins, par furlan, si parlava con l’antico amico Mario McPipett. Si parlava guardando ascoltando il paesaggio. Verde intenso tra i paesini e nella campagna. I discorsi vari intervallati dal silenzio. Tra questi, una riflessione sul “capo“, sulla leadership, sulla psicologia di chi conduce per ruolo e affidamento di responsabilità. Condividiamo la metafisica della persona che distingue con rigore la…
ingordigia e sobrietà
Mio caro lettore, il termine ingordigia di solito rinvia al comportamento di chi non ha mai abbastanza di cibo, al vizio capitale della gola, quindi. In realtà, il concetto di ingordigia è più significativo nella sua accezione metaforica, concernente un mai sopito e insaziabile desiderio di accumulare sempre di più, beni, ricchezze, proprietà, soprattutto nella forma del denaro. Suoi sinonimi o paronimi, se di cibo: voracità, insaziabilità, famelicità, ghiottoneria, golosità; se di denaro: brama, bramosia, cupidigia, avidità. L’ingordigia, se…
il cretino e i pelandroni
Caro lettore e tifoso, iersera verso l’ottantesimo minuto della partita Italia-Uruguay, annoiatissimo, me ne sono andato a fare due passi. Uno spettacolo indecente. Poltroni miliardari, i nostri, un po’ meno (almeno alcuni, ma non tanto) miliardari, loro. Più educati i nostri, più ruspanti loro. Insopportabili i “prima”, pura devastazione dopo, soprattutto i commenti degli esperti pagati per recitare maldestramente ovvietà irripetibili. Campionessa di questa speciale classifica l’inguardabile Paola nghhh Ferrari della Rai (il borborigmo onomatopeico è il suo orrido intercalare,…