…a Santa Chiara nel silenzio assisiate d’ottobre. Vie petrose illuminate dalla luna, presepi laggiù nella Valle Umbra. Caro visitatore notturno, il pensiero non resta aggrappato alla collera del tempo, al ghigno degli odiatori di professione, che trasuda il video televisivo. Non c’è tempo per i vocati dell’avversione, sotto gli archi rampanti della Basilica. Non c’è tempo e spazio spirituale per i manifestanti di ogni religione politica, adusi al vizio perenne del giudizio contrario a prescindere. Se ne era parlato in…
lettera
Vaguli pensieri ottobrini
Caro lettore della Dies dominica, Da anni, ricordo, ottobre vien sereno. Qualche ultimo piovasco dimentico della fine dell’estate e poi colori indicibili, azzurrità verso l’alto e l’orizzonte. Silenzii, come quello di stamani alla chiesetta, che era aperta al viandante. Cammino riflettendo su me e sul mondo, dubbioso se abbia ragione Omero e torto Platone, o viceversa, intorno all’anima. L’epico poeta pensava a un kàrdia, sede delle passioni, a partire dall’ira funesta del Pelìde, e a un noos, sede della ragione. Non…
Il mercato dell’ovvio
Ob viam in latino significa letteralmente “per la via“, e dunque metaforicamente si intende “lungo un percorso stabilito“, prefissato, conosciuto, al punto da essere …ovvio. Come la strada che va da Atene a Maratona, e che è la stessa sia all’andata sia poi al ritorno. L’ovvio ci circonda, ci pervade, ci viene incontro a mano tesa, quasi cordialmente, in televisione, negli incontri, nelle comunicazioni telefoniche, che sembrano a volte quasi registrate, soprattutto nei convenevoli: “Ciao, tutto bene?” Ah czz., che…
La vita
La vita ci viene incontro senza il nostro consenso. Veniamo dal non-essere, avendo possibilità di esistere solo se accadrà qualcosa tra quelli che potrebbero essere nostri madre e padre. E “in mente Dei“, se crediamo, dove siamo fin dalla fondazione del mondo (apò katabolès kòsmou, Ap 13, 8b). Ma la domanda sul nostro consenso è un quesito che nasce ex post, quando abbiamo almeno l’uso di ragione, ma un po’ evoluto: io ho cominciato a chiedermelo da adolescente, quando con mamma…
Giorni chiaroscurali
Cara Beatriz, mi amada hija, oggi sei diciottenne. Un passaggio, un transito, un simbolo grande. Non per ragioni giuridiche, pure importanti, ma di fatto insignificanti, ma per la cesura che costituisce, in qualche modo, chiudendo una fase della vita e affacciandosi sulla successiva. Anche su ciò, pero, piensando con juicio, perché a diciott’anni si è ancora nel pieno dello sviluppo psico-fisico e mentale, e davanti ti si pongono molti bivi, in un orizzonte confuso e nebuloso. Le tue speranze son grandi,…
Deliri o deliqui cognitivi?
Caro dottor Barilla, l’altrieri lei ha detto a Cruciani e Parenzo conduttori de La zanzara di Radio 24, che negli spot aziendali continuerà a proporre il modello della famiglia classica: padre, madre e figli. Mal gliene incolse. Non solo in trasmissione, ma anche dopo, sul web: nei suoi confronti ironia, insulti, lezioncine di politically correct. Oggi anche Dario Fo le ha spiegato che bisogna tenere conto di tutta “la meravigliosa varietà” dei tipi di famiglia, differenziati…
Dell’antipatico
Caro esploratore, …di questo argomento mi intendo un po’, perché anch’io sono antipatico (talora o a qualcuno/molti? non so). Godo quando Guccini in Cyrano canta “…spiacere è il mio piacere/ mi piace essere odiato“. Bè, non proprio odiato. Il sim-patico è. grecamente, colui-che-sente-insieme (all’altro); l’antipatico è, sempre grecamente, colui-che-non-sente-insieme (all’altro). Stamani a Radio Radicale qualcuno chiedeva a Massimo D’Alema che pensasse del rilancio di Forza Italia da parte di Berlusconi. La risposta si è articolata inizialmente in una complessa congerie di semi-sbadigli, borborigmi…
L’arroganza del sigaro
Abbiamo visto (qualche post fa) che, secondo Norberto Bobbio (cfr. L’elogio della mitezza, cit.) l’arroganza è il primo stadio moralmente negativo nell’ambito della qualità relazionale, che porta alla protervia e infine alla prepotenza. Una domanda, caro lettore: se ti chiedessi che figura ti viene in mente connotata da tratti di arroganza, che cosa mi risponderesti? Penso che la tua risposta sarebbe da ricercarsi nello sterminato elenco di dittatori civili e militari, re crudeli e imperatori cialtroni, sultani sadici, potentati vari di tutte le…
La Rochefoucauld, vel minima moralia de ridiculis
Caro viandante in cammino, Lentamente (?) passa il mio tempo, nel tempo relativo del cosmo. Qualcuno che mi vuol bene (un mio omonimo pressoché coetaneo) dice che i miei scritti riflettono sempre più uno spirito icastico, aforisticamente ironico, a volte feroce. Moralista, ma non nel senso di “bacchettone”, lui dice. Sarà perché invecchiando si riesce a guardare le cose con più distacco, sarà perché le si comprende meglio, anche se mai del tutto, sarà perché… non so. La sapienza aforistica…
Razza umana
Caro navigatore agostano, mi è caro il riposo. Le energie son proprio al lumicino. La bio-macchina autocosciente necessita di manutenzione, con l’allentamento delle attività e con il movimento, ben alternati. Lo spirito pure, nel sonno con i sogni, e nella veglia un poco affaticata. Un po’ di televisione non guasta. Se c’è lo sport, come è d’uso in agosto, ancor meglio. Guardo ogni disciplina, dal salto con l’asta, dove stavolta il nervoso Lavillenie arriva secondo, ai meravigliosi atleti del…