Una domanda intrigante durante una lezione di antropologia filosofica contemporanea, quella del titolo, mi offre il destro di pensare a un modesto, brevissimo trattatello di Teologia fondamentale. Einstein scrisse (non so dove) o disse (forse) “Dio non gioca a dadi con il mondo“, anche per affermare così, pur se indirettamente, l’inesistenza del caso, e mostrando il metaforico assioma in modo matematico, mentre -chi mi conosce e qualche mio allievo sa- io uso un metodo logico, con l’immagine topografica delle due strade…
lettera
Un padre alla gogna mediatica e un “maestro” fasullo
Tornando da un luogo di restrizione, dove ho incontrato qualcuno il cui pensiero si muove, mi son trovato di fronte due temi, ovviamente scelti tra altri, che il mio gentil lettore potrebbe anche considerare futili, e forse in parte lo sono, ma mi consentono una riflessione che desidero condividere, sempre con i miei pazienti lettori. Il primo: non si vergogna il vice capo del Governo Di Maio ad aver messo alla gogna suo padre? Vergogna e gogna fanno rima,…
Il viaggio
Molti, forse i più, pensano che si viaggi essenzialmente o solamente per raggiungere la meta prefissa. Per costoro il viaggio, la distanza, il tempo che ci si mette per effettuarlo, il mezzo usato, le eventuali tappe non contano nulla o quasi, poiché per loro è importante il punto di arrivo, dove o vi è qualcosa da afferrare o un risultato da ottenere, siano luoghi di ferie o luoghi di trasferte di lavoro. Immaginiamo il viaggio degli antichi, dei Fenici per…
I palloni gonfiati
L’immagine dell’antico pensatore Cleobulo ha a che fare con questo testo, anche se qui parlerò di altri. Me ne vengono in mente due di palloni gonfiati, intanto (ma ve ne sono molti di più), uno della maggioranza politica attuale, il prode e vanesio Di Battista, attualmente non operativo in politica, perché in vacanza da mesi -mi pare pagato da un quotidiano per i suoi reportage– e uno della minoranza, Renzi. Come vedi, caro lettore, i palloni gonfiati così come le persone valide, si…
E’ più giusto eticamente pulire il culo a un vecchio di Treviglio o fare la volontaria tra in bimbi orfani in mezzo alla foresta keniota, ovvero è questa una domanda corretta?
Caro lettore, questa è la rude domanda che ho sentito fare da più parti, in tv e sul web. La “pancia” di molta gente evidentemente se la fa, non solo gli eroi della tastiera e gli odiatori di professione. Il linguaggio corrente non somiglia per nulla alla prosa del Manzoni migliore o di Carlo Emilio Gadda, ma imita -peraltro inconsapevolmente- quella di un Bukovski ubriaco fradicio, senza sfiorar neppure lontanamente il talento. Un altro “stigma” polemico in argomento è il ricordo delle…
Le nevi del Grappa
Il grande Sacrario si staglia a quasi 1.800 metri contro il cielo terso, azzurro dopo la neve caduta. E’ nevicato e l’inizio dell’inverno in altura si è già manifestato, ma novembre ha riportato il sole e l’azzurrità delle alte cime. Mario scivola e lascia sulle nevi del Grappa una piccola scia di sangue. Lo soccorro come si soccorre un commilitone alpino di cent’anni fa. Con rispetto dei 24.000, di cui 20.000 ignoti morti lì, Italiani e Austro-Ungarici, sorridiamo del suo piccolo…
La frusciante ovvero “Nemo intrat in caelum nisi per philosophiam”, come scriveva Johannes Scotus Eriugena nel IX secolo
Più avanti vedremo che cos’è la frusciante, cosicché lascio per il momento al mio solito o nuovo paziente lettore di immaginare che cosa sia, la frusciante. Invece ti intrattengo sul detto latino riportato nel titolo, risalente al pensatore irlandese frate Johannes Scotus Eriugena che nel IX secolo lo ebbe a scrivere (Oxford: Clarendon Press, 1988) qui nella traduzione italiana: “nessuno va in paradiso se non tramite la filosofia“, e dunque “se non sarete come bambini… con ciò che segue.
I quattro volti dell’amore umano, i suoi contrari e la carovana dei migranti
E’ la più potente, irresistibile delle passioni, l’amore. San Tommaso la contrapponeva all’odio, ma dicendo che l’amore è infinitamente più forte dell’odio. In italiano abbiamo un solo verbo per dirlo: amare. Ne parlavo qualche sera fa al Caffè filosofico Autentica/ Mente di Codroipo, ricordando ai presenti che gli antichi Greci, nella loro splendida e coloratissima lingua, avevano quattro verbi per dire “amare”, ciascuno con una sfumatura sua propria e differente dalle altre: erotào, agapào, stèrgo e philèo. Li scrivo…
La gazzella svamputa, o svampita, o solo vecchia? E gli svamputi, o svampiti?
Gallina vecchia fa… e quel che ne segue, vecchi modi di dire della saggezza natural-popolare, ma la citazione della gazzella come animale che può invecchiare o addirittura “rincoglionire”, non poteva che nascere tra le righe dell’incontro settimanale con l’AD di una grande azienda nazional-furlan-germanica. Tante robe, no? Sopra ho messo l’indimenticabile immagine di Wilma Rudolph, la “gazzella nera”, vincitrice di 100 e 200 metri piani alle Olimpiadi di Roma del ’60, gazzella vera. Lavorando si fanno molte e…
“Uno che è vissuto/ con la forza di un giovane uomo/ nel cuore del mondo/ e dava/ a quei pochi uomini che conosceva/ tutto”
Nel titolo ho messo la traduzione italiana della brevissima lirica scritta nella parlata friulana della destra Tagliamento del nostro più grande poeta, Pier Paolo Pasolini: “Un al à vivùt/ cu la fuarsa di un zòvin omp/ tal còur dal mont,/ e al ghi dèva, a chej pucs òmis ch’al cognosseva/ dut“. Ecco, dare tutto quello che si ha, molto spesso incompresi, ché se si dà si dà se stessi, nientemeno. Non ci son calcoli da fare, né timori, né…