Nella scherma, nel tennis, nel golf italiani e italiane che vincono, mentre Marchionne cede alla frenesia della sua vita (frenesia che conosco bene, autobiograficamente) e il 62% dell’elettorato attivo è diviso tra Grillo e Salvini… ma che sta succedendo? Dove si sta andando? E il mago Casaleggio jr. pontifica dicendo che tra qualche anno il Parlamento sarà inutile, ma chi è costui per permettersi di dire cose del genere, peraltro ripreso idiotamente da tutti i media quasi con fare compunto. Oooh…
lettera
Tre sesquipedali idiozie: a) come il quotidiano Il manifesto ha trattato Marchionne; b) la denunzia dell’Italia della signora Josefa; c) la scritta “frocio” sullo scontrino fiscale e il successivo can can
Caro lettor domenicale, chi mi legge sa che non esito a scrivere cose ritenute politicamente scorrette, secondo i criteri radical chic molto diffusi soprattutto a sinistra, tra politicanti minoritari arancioni o rosè (tra questi non c’è il comunista Marco Rizzo, che ha tutta la mia stima) à la Boldrina, cineasti giovani e meno, scrittori alla moda à la sapete chi, conduttori televisivi strapagati come Fazio e Augias, campioni sportivi ignoranti, giornalisti benestanti, preti monotematici e tristissimamente compresi del loro…
La musica perfetta e/ è infinita
Caro lettor del sabato, Sigiswald Kuijken dirige per me nel solitario mattino La Petite Bande. eseguendo i dodici Concerti Grossi di Arcangelo Corelli. I dodici concerti sono suddivisi in sonate da chiesa, i primi otto, e in sonate da camera gli ultimi quattro, e sono databili agli anni a cavallo del 1700. Corelli ha diviso ogni concerto in quattro, cinque o sei tempi, scegliendo diversi stilemi in voga nel suo tempo, praticati anche da Bach e Händel, come la gavotta, la…
epinicio quotidiano
Chi non è a digiuno di studi classici sa che cosa è un epinicio, un canto di vittoria, traslitterazione della parola greca composta dalla preposizione epì, cioè intorno a, e nìke, cioè vittoria. Caro lettor mio, approfitto per dirti che la pronunzia del nome dell’importante ditta di calzature “nike”, è da mantenere come è scritto, in quanto parola greca, non all’inglese “naik” o addirittura “naiki”. Il testo di questo canto poteva essere anche di un autore famoso, di…
Del decreto “Dignità” e storie circostanti, ovvero del perché preferisco Ermal Meta a Salvini
Pare a volte di avere due governi in carica, non si capisce se sopra o sotto il presidente Conte. I due vice parlano a raffica, Salvini con veemenza, Di Maio più pacatamente. Mentre il primo è eroicamente impegnato sui migranti e polemizza con Boeri presidente dell’Inps, cui oppone frecciate da bar all’escussione seria di dati demografico-attuariali, il secondo si propone per dare un colpo al cerchio e uno alla botte sul piano delle regole del lavoro, facendo il giovin sinistro. Chissà cosa…
I professionisti della percezione sono gli stessi professionisti che predicano lo sfascio
Diminuiscono gli omicidi, di tutti i generi (compreso l’orrido atto chiamato con lo stupidissimo neologismo di femminicidio), le rapine, i furti, gli arrivi di migranti (cf. dati Istat e Censis), ma il comune sentire, cioè la percezione è come se i fenomeni andassero al contrario di quanto e come informano affidabilissime statistiche. Certo è che se il delitto tocca a qualcuno, e tocca sempre a qualcuno di preciso, questi ha la sensazione che le cose vadano malissimo, che tutto…
La presunzione è la figlia primogenita dell’ignoranza
Dell’ignoranza, non di quella dotta e consapevole di Socrate e del cardinale Nicola di Kues, ma quella crassamente e colpevolmente idiota da bar sport, abbiamo qui trattato più volte. Nel titolo, caro il mio lettore, trovi un’affermazione apodittica, cioè che “la presunzione è figlia primogenita dell’ignoranza“. Quel “è” caratterizza filosoficamente e filologicamente tutta la frase, come predicato nominale con cui mi permetto di attribuire all’ignoranza una figlia, e per di più primogenita, cioè caratterizzante una prima manifestazione genetica della “madre”.
Le parole “armate”
Mandare “un bacione” a Saviano da parte del ministro Salvini, non è un atto amichevole e affettuoso, anche se letteralmente questo significa, un gesto di affettività, peraltro non erotico, ma amichevole, fraterno: il bacione è quello che Odoardo Spadaro (“la porti un bacione a Firenze“) mandava a Firenze nella vecchia canzone degli anni ’30. L’espressione del ministro degli interni come stile letterario si colloca tra il grottesco e il minaccioso, non so quanto consapevolmente da parte del suo pronunziante, ma abbastanza. Poteva evitarlo,…
Voglio Balotelli capitano della nazionale di calcio, caro Mancini; la vita e la morte, la qualità e il valore, i principi e le virtù
Che parole importanti, no, caro lettore, dopo il mio invito a Mancini a fare di Balotelli (Barwuah) Mario il capitano della nazionale di calcio? Una stranezza? No, per nulla, ché ogni giorno si possono decidere cose utili sotto vari profili anche su faccende apparentemente di poco conto, come quelle della nazionale di foot ball. Tutto è importante, anche se in modo diverso, perché ognuno ha diritto di valutarle a modo suo, soggettivamente. E la nazionale di calcio riveste un grande valore…
Una tragedia furlana
Una tragedia furlana come altre, perché l’uomo è fatto ovunque allo stesso modo, quasi simile agli angeli, come canta il melodioso Salmo 8, ma inteso sia nel senso di quegli esseri che servono Dio, sia nel senso di coloro che a Dio si sono ribellati in tempi prima dei tempi. Il testo del Salmo 8: “O Signore, nostro Dio,/ quanto è grande il tuo nome su tutta la terra:/ sopra i cieli si innalza la tua magnificenza./ Con la bocca…