Un titolo come quello da me proposto qui sopra può far pensare al lettore – a mio avviso – due cose radicalmente diverse: la prima è questa: “Renato è (definitivamente) impazzito” (poiché un titolo siffatto, per redigere un testo dignitosamente adeguato, prevederebbe di investire più di un’esistenza, la mia in questo caso, until remains… my life, detto scherzosamente ma non troppo, e alcune decine di volumi da mille e più pagine l’uno), oppure, la seconda potrebbe così risuonare: “Renato vuole…
meditazione
“Era solo incompetente e inabile, per questo ha inferto 75 coltellate a Giulia”. Venezia, Corte d’Assise. Sono sconvolto dal testo del dispositivo della sentenza sulla condanna all’ergastolo di Filippo Turetta. Queste sopra riportate, sono all’incirca le parole che si trovano nella sentenza redatta dai giudici veneziani
Un bias psico-morale, come insegna la psicologia scientifica, è un errore cognitivo di cui si è comunque in qualche modo responsabili. Si tratta, tecnicamente, di una forma di distorsione della valutazione su un fatto generata da un pregiudizio. O da ignoranza, aggiungo io. Come, a mio avviso, in questo caso. I giudici veneziani, nell’elaborare il dispositivo della sentenza con la quale hanno motivato (dato ragioni) della pena dell’ergastolo inflitta a Filippo Turetta per l’assassinio di Giulia Cecchettin, sono incorsi in…
Due o tre cose importanti: a) “Vi voglio vive, donne!” Occorre un’educazione di base dei maschi in famiglia, un’educazione etica nella scuola per tutti e tutte, una prevenzione degli attacchi maschili alle donne e anche un loro addestramento all’autodifesa (a costo di scandalizzare il mio lettore) b) Trump è un vecchio bambino capriccioso narciso bullizzante, Putin è un vecchio bambino cattivo e crudele, come classica spia del KGB, Meloni si arrabatta come può, Schlein, Salvini&Conte (li metto assieme, anche se loro fanno finta di essere diversissimi), Renzi il “presumido”, “Gianni e Pinotto”, ovvero, diversamente detti Bonelli e Frate Janni, et varia diversaque humana gens, certamente – di prima mattina – non leggono “Lettere a Lucilio” di Lucio Anneo Seneca, né tanto meno i “Pensieri” di Marco Aurelio, né infine “La Critica della Ragion pura pratica” (“che pretese!” chiosa un mio amico)
Che disastro! ita dico: …sicut bellum et bellum et bellum contra astra! Spes contra spem (comunque). Donald Trump riunisce i “suoi”, operai compresi (paradosso solo apparente, se ci togliamo gli occhiali marxiani con i quali spesso, o quasi sempre, osserviamo i lavoratori), nel Roses Garden della White House. Tabelle alla mano spiega le cifre dei dazi che ordinerà a partire dal giorno stesso, 2 aprile 2025, che lui definisce “Liberation Day“, con la solita (semi-)cialtronesca enfasi. E il mondo fibrilla.
La malvagità umana nel togliere la vita altrui con le guerre, le rivoluzioni, le persecuzioni religiose, le aggressioni, gli omicidi, e il ruolo dei media
L’uccisione di un essere umano da parte di un suo simile è raccontato fin dai primi capitoli della Bibbia, in Genesi 4. Si tratta della storia di Caino, “colui-che-ha-le-sopracciglia-unite” e Abele, che significa il “soffio“, figli di Adamo, cioè “colui-che-è fatto-di-terra” (adamah), e Eva (Awa), “la madre-degli uomini“. La storia del mondo è storia di guerre, uccisioni e ammazzamenti individuali, stragi di gruppi, di eserciti e di popoli interi. Le rivoluzioni sono zeppe di sanguinose storie e uccisioni, le persecuzioni…
I valori o principi o virtù morali dell’uomo, di cui destra, centro e sinistra politiche nulla se ne calono. Per disinteresse o per incompetenza?
Le Virtù sono le Qualità morali dell’uomo. Ecco le quattro principali virtù umane, o cardinali, classiche, presenti sia nella filosofia greca (Aristotele), sia nella teologia cristiana (Agostino di Ippona, papa Gregorio Magno e Tommaso d’Aquino), in seguito riprese dalla filosofia morale moderna (Kant): la “prudenza”, la “giustizia”, la “fortezza” (o “coraggio”) e la “temperanza”, ma, aggiungiamo, anche l’”umiltà”, il “silenzio” e l’”obbedienza”, tre virtù umane “integrative”, per una morale non solo religiosa ma semplicemente umana, completa, come suggeriva Benedetto da…
I vizi morali nei gruppi umani organizzati: scuole e università, partiti e politica, aziende, chiesa…, di cui destra, centro e sinistra politiche nulla se ne calono. Per disinteresse o per incompetenza?
Siccome l’uomo-individuo, cioè la persona, è fatto sempre allo stesso modo e si comporta – più o meno – sempre allo stesso modo in situazioni analoghe, sia che abiti nei condomini o in campagna, sia che lavori nelle scuole o nelle università, nel mondo delle imprese, nei partiti e in politica, nella chiesa e perfino nell’esercito, in tutti gli ambiti e ambienti si trovano le medesime virtù (forse talvolta un po’ pochine o debolucce, talaltra perfino eroiche) e i medesimi…
Caro PD, perché ti vergogni (forse) a usare la parola “socialista”?
So per certo sine ulla presunzione, che qualche lettore, soprattutto della mia parte politica, non sarà molto contento (forse detto eufemisticamente), leggendo questo pezzo. Di converso, posso forse immaginare un qualche compiacimento da parte di chi politicamente la pensa “dall’altra parte”. Ma, posso dirlo in modo brusco: non me ne frega nulla né dell’uno né dell’altro sentimento. E dico ancora una volta a quelli che mi rimproverano, quando muovo codeste critiche alla sinistra, di “fare il gioco delle destre”,…
La transizione evolutiva in natura, nella società e nei gruppi organizzati
Se siamo capaci di osservarla, la Natura ci insegna come funziona tutto, anzi “il tutto”, a partire da come funziona essa stessa, progressivamente, anche se a volte avvengono e si notano “salti evolutivi”, che predispongono il flusso a nuove modifiche più lente. (Charles Darwin) Nelle società civili e politiche accade altrettanto, come ci illustra, in questo caso, la Storia. A momenti di stasi possono succedere momenti di forte cambiamento, anche rivoluzionario, per poi riprendere un cammino di modifiche più progressive…
Dell’arroganza degli incompetenti, o (alio modo dicendi) degli ignoranti “tecnici”, e del pericoloso, anche se grazieadio parziale, oscuramento del pensiero critico, anche a causa di sub-culture come quelle denominate “woke”, “politically correct” e “cancel culture”, che speriamo siano finalmente progressivamente sconfitte, azzerate e buttate nell’immondezzaio della storia, come merita ciò-che-è (a mio convinto parere) un puteolente regresso intellettuale e morale, ma per ottenere ciò dobbiamo impegnarci seriamente. Un’altra malattia cognitiva e morale contro la quale è necessario combattere è la vecchia eresia del “manicheismo”, ancora diffusa ovunque, battaglia sulla quale mi impegnerò
Caro lettore, ho già scritto molte volte, qua e là e nel tempo (e ne ho anche parlato pubblicamente in varie occasioni e luoghi), su questo tema o su temi affini, come quando ho distinto tra i concetti-sintagmi di ignoranza-tecnica (incolpevole se non viene proposta come conoscenza) e ignoranza-morale (colpevole). Ne riparlerò brevemente in questo articolo trattando anche altri temi, comunque connessi tra loro. In maniera ricorrente mi capita di incontrare persone o di vivere situazioni (a volte – purtroppo…
Sabadin cjaliâr (Sabatini, il calzolaio), storis e dits (storie e detti)
Sono “leggende” paesane quelle qui riportate, ma sono aneddoti veritieri, come me le ricorda il mio antico amico, magister e profesôr da Rivignano, Giona Bigotto, autore di una buona parte di questo pezzo, che lui mi autorizza a qui socializzare: sono le storie di Sabadin cjaliâr (Sabatini, il calzolaio), e altro. Caro Renato, riporto quanto mi recitava Laura, con impareggiabile grazia e bravura, riportando la protesta del bersagliere Sabadin contro il fruttivendolo di allora. “Va’ in mon…