Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La Bibbia ci insegna a considerare i “segni dei tempi”, cioè i messaggi che dobbiamo saper cogliere per il cambiamento, sia nelle nostre vite, sia nei nostri ruoli, sia nelle strutture sociali cui partecipiamo. Il testo che cito è il capitolo III del Qoèlet, che fu scritto attorno al III/ II secolo avanti Cristo, probabilmente da un filosofo ellenista di scuola cinico-scettica (anche Gesù di Nazaret probabilmente conosceva questi indirizzi filosofici), che si aggirava per il Vicino Oriente antico. Riporto i primi versetti del capitolo citato…

[1]Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. Un tale che non ha saputo fermarsi nei tempi giusti, come gli avrebbe suggerito Qoèlet [2]C’è un tempo per nascere e un tempo per morire,un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.[3]Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,un tempo per demolire e un tempo per costruire.[4]Un tempo per piangere e un tempo per ridere,un tempo per gemere e un…

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Piango e ricordo Michail Sergeevič Gorbačëv, riformatore visionario nel grande Mistero russo, nel momento in cui le brutture, la maleducazione, l’incultura, la barbarie sembrano prevalere

La Grande Madre Russia forse piange quest’uomo come me, anche se a modo suo, modo che io non posso capire, se non solo in parte. Certamente, in questa fase storica a “geometria variabile”, cioè in diverse maniere, sulla base di diversi giudizi storici e politici, anche contraddittori se non contrari. Dopo la morte di Antonin Cernienko nel 1985, il Praesidium del Comitato centrale del Soviet Supremo del Partito Comunista dell’Unione Sovietica seguì il consiglio che il precedente Segretario generale del…

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“…tutto bene?” Due tipi di risposte a una domanda, che può essere retorica oppure concreta, veritiera, umanissima

Chi mi conosce sa quanto mi infastidisca questa italianissima domanda retorica, cui, se non vuoi farla lunga, rispondi in modo generico, tipo “abbastanza”, oppure “potrebbe andare meglio”, e finisce lì, in un lampo, che permette a chi domanda di mettersi il cuore in pace e al rispondente di essere stato educato. Se non fosse perché le energie sono limitate e non devono essere sprecate, sono sempre tentato di intrattenere l’incauto “inquisitore” con una disamina dettagliata di come effettivamente sto, il…

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…che cosa ne sarà dell’Italia con questi? Meloni capo del governo (?), è inopportuna, ma non tanto per un giudizio internazionale di Washington e Bruxelles, quanto per essere portatrice di una visione di “Stato etico”, autarchico e autosufficiente, nel quale i valori non siano rispettosi delle volontà individuali; Salvini è insufficiente sotto il profilo qualitativo e politico, basti pensare alla sua idea di “famiglia”; Berlusconi è obiettivamente stanco e stancante; il duo Renzi-Calenda, coppia di egocentrici autoreferenziali con pochi voti (Renzi comunque è meglio di Calenda, che mi fa morire dal ridere quando vanta le sue esperienze industriali le quali, vista l’età, dovrebbe aver fatto da adolescente. Due conti: ha una cinquantina d’anni (1973), da oltre venti, forse venticinque, è in politica, quattro o cinque anni di università, gli restano due o tre anni di Ferrari e Confindustria, in quale posizione poi è da vedere, e non mi pare sia stato in ruoli dirigenziali top, andiamo! Dai ventisei ai trent’anni, a meno che non si sia un Agnelli, si può al massimo aspirare a un impiego di concetto, non alla dirigenza, suvvia. Di contro, si pensi che io, invece, mi occupo di lavoro e di imprese da più di quattro decenni, e in posizioni importanti, sia nel sindacato, sia nelle aziende, sia nell’accademia, e non lo dico per vantarmi, ma per puro realismo, ahò, Calenda!); Letta è un collezionista di abbagli e sconfitte, ed è più adatto a una scuola di formazione politica, visti i suoi maestri, suo zio Gianni e il prof. Andreatta; i due de sinistra, quello bellu guaglione Fratoianni (e chi è? da quali esperienze e studi viene), e Bonelli, più di lungo corso veritiero e verde; Dimaio è sconcertato, perché neanche lui sa più chi è lui stesso, quello draghista o quello che “aveva sconfitto la povertà”? Conte, è il battuto per eccellenza, ma non mai in albagia, perché incapace di combattere; Dibattista? Perché lo cito?

Potrei anche finirla qui, con i giudizi politico-culturali che ho sintetizzato nel titolo, ma qualcosa scriverò, a partire da questa domanda che tanto insensata non è: vuoi vedere che torna Draghi? Magari. I detti riportati qui sopra li si potrebbe applicare più o meno a tutti i politici citati nel titolo. certamente in modo differenziato, ma nessuno resterebbe fuori. I mediocri parlano. Infatti, tutti i sopra citati parlano, in ogni modo e situazione e su qualsiasi argomento pubblico che abbia…

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Venticinquenni belli e forti ciondolano da una panchina all’altra in centro a Udine, con il cellulare in una mano e una Red Bull nell’altra

Qualche giorno fa ero a Udine per andare dal dentista, il bravo dottore P., parcheggio e mi guardo in giro. Occhi attenti mi scrutavano. Anzi, distratti. Sulle prime mi erano parsi attenti, ma poi, guardando meglio, mi sono accorto che osservavano oltre me, dietro a me, guardavano un po’ la mia auto che, anche se vecchia, è ancora attrattiva, perché è una berlinetta sportiva molto feroce, perché veloce, e un po’ guardavano amici e conoscenti loro che stavano arrivando. sfaccendati…

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Il delitto di Civitanova Marche: coloro che hanno filmato l’omicidio di Alika, senza muovere un dito per fermare lo scempio, sono non solo perfetti imbecilli e vigliacchi (avevano paura di prenderle?), ma spero siano inquisiti per omissione di soccorso, se vi sarà un’estensione interpretativa e applicativa di tale fattispecie di reato, finora considerato prevalentemente per gli incidenti stradali e gli infortuni. Scrivo questi epiteti perché desidero che questi signori “emergano” dal web e leggano ciò che si può pensare di loro, e qui io, in particolare

art. 593 del Codice Penale qui è stato ucciso Alika Ogorcukwu, senza che alcuno lo soccorresse. Vergogna, Civitanova! “Chiunque, trovando abbandonato o smarrito un fanciullo minore degli anni dieci, o un’altra persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di mente o di corpo, per vecchiaia o per altra causa, omette di darne immediato avviso all’Autorità è punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a duemilacinquecento euro. Alla stessa pena soggiace chi, trovando…

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Caro lettore, ti immagini se al Ministero dell’Interno, dopo le elezioni, andasse un amico di Putin, cioè Salvini? …però, voi iscritti al PD dite a Letta di non continuare a fare errori tattici: Zan, jus schola, ora tassazione su eredità, e altre proposte poco tempestive che NON portano neanche un voto… perché sono cose che si fanno DOPO!!! (Un po’ di competenze politiche, santoiddio!). Non so se Letta non riesce a pensarci o se ha consiglieri inadeguati, cosa forse ancora peggiore

Sono esplicito: non mi fido dello sbruffone di colore verde che proclama di voler fare cose impossibili. Non lo nomino neppure. Anche quella signora che prenderà più voti di lui, e che ufficialmente sta più a destra, mi disturba meno, perché è più coerente e meno casinista. Di lei, quanto ad atlantismo, inteso non nel senso kissingeriano o bushiano o trumpiano, e nemmeno bideniano (per scarsa lucidità), mi fido di più che non degli altri due, che non nomino. Si…

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La Filosofia, come sapere, resterà nel tempo, anche se molte discipline e processi di studio e di lavoro umano rapidamente mutano e cambieranno ancora: “blockchain”, “metaverso”, “intelligenza artificiale”, o A.I., stanno rivoluzionando il modo di pensare e di eseguire il lavoro, come ultime evoluzioni dell’informatica e della telematica

La rivoluzione informatica degli ultimi tre decenni abbondanti ha già radicalmente modificato il modo di lavorare nelle aziende industriali e commerciali, e anche nella pubblica amministrazione, anche se lì con maggiore lentezza. L’informatica individuale ha preso il sopravvento sui grandi mainframe degli anni ’80 e ’90. Oramai quasi tutte le modalità operative di produzione sono “servite” dai sistemi automatizzati dall’informatica. L’innovazione tecnologica procede speditamente in tutti i settori produttivi, richiedendo sempre nuove professionalità e specializzazioni. Va in questa…

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Il gesto di Jonas Vingegaard che aspetta Pogacar caduto in discesa sui Pirenei al Tour de France, è simbolo di una nobiltà d’animo e intelligenza delle cose di cui è priva larga parte della politica italiana, che invece di occuparsi della crisi idrica, climatica, energetica, delle bollette (Salvini la smetta di ululare inutilmente alla luna! poteva tenere su il Governo, invece di contribuire ad abbatterlo), riesce a nauseare un galantuomo competente come Draghi, che non può accettare la sciatteria, le falsità, le vigliaccate e le sgarberie di contiani e destre, mentre anche la sinistra, il PD, sbaglia completamente bersaglio (che si dice “awon”, in ebraico, il cui primo significato è “peccato”), distraendo forze e attenzioni su cose intempestive, di questi tempi, come DDL Zan, Cannabis e Jus schola, in tempo di guerra! Sperando che non abbiano favorito le operazioni anti-Draghi, sia pure indirettamente. Sciocchi!

Vingegaard è un grande corridore danese, filiforme, tutto nervi, fibre muscolari rosse, tipiche della fatica. In una tappa del Tour de France di quest’anno ha mostrato la sua umanità. La lotta per la vittoria è oramai fra lui e lo sloveno Pogacar, appena più alto di lui, magro, e più potente, vincitore dei due Tour precedenti, quelli del 2020 e del 2021. Pogacar desidera vincere anche questo Tour, ma pare non sarà possibile, perché Vingegaard in questa corsa è più…

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Miseria e nobiltà (assai poca) della politica italiana attuale. Un esempio: la spregiudicata, pericolosa, vergognosa e miseranda scelta di Conte Giuseppe, un parvenù della politica presuntuoso e arrogante, nei confronti del Governo Draghi (al quale ho anche scritto una lettera personale), che è l’unica possibilità decente di tenere in piedi l’Italia in questa fase storica. Da Letta mi aspetterei un atteggiamento più… virile (caro lettore, so che mi capisci). Non a caso richiamo uno stuolo di personaggi storici di ben altro valore

Poche arti umane, forse nessuna, possono sconfinare nella miseria e, di contro, nella grandezza, o nobiltà, come la politica, considerandone le infinite sfumature che la collocano verso ognuno dei due estremi di grandezza e miseria. Nell’immagine che riporto sotto, troviamo il severo cipiglio di Solone, uno dei primi legislatori dell’antica Grecia, nostra madre. Rimanendo in quei luoghi e tempi, potremmo citare altri personaggi di enorme valore etico e politico: da Licurgo a Pericle, da Senofonte a Pausania… Nel Vicino…

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