Pedalando per contrade di prima mattina nel festivo giorno di maggio si colgono silenti spazi e quasi sovrumani, come canta il giovin favoloso di Recanati. Strade senza fine deserte, campi a perdita d’occhio, campanili oltre le cime di lontani pioppeti, incombenti quando li attraversi, cielo, questo cielo alto del confine con nuvole dalle forme cangianti. Il viaggio è lento e senza fatica, la frescura dell’ora piacevole, i pensieri vagolanti dall’animula mentis nostra. Non vi è meta, ma solo un andare-verso,…
meditazione
L’animo iscurito e la luce pura
Caro lettore, a volte sono iscurito nell’animo, per timore che lo stiramento al vasto intermedio sinistro sia qualcosa di impegnativo. Ah, la mia bicicletta amata! Non abituato al dolore, con solo cinque notti in ospedale in tutta la mia vita, di cui quattro dovute a una dimenticanza dell’ortopedico chirurgo, un’arteriola lasciata aperta dopo un’artroscopia, emorragia rimediata con un’emoglobina a 16, or sono quasi due anni. E, se questo iscurimento è forte, a volte si innesta su altri patemi, talora affettivi,…
Della coscienza
Caro lettor mio, di questi tempi disarticolati e strani, recupero un capitolo del mio Manuale di Filosofia morale, edito da Il Quadrivio nel 2006, con il titolo Non quello che voglio io faccio, ma quello che detesto (Rom 7, 14), famoso detto di san Paolo. Cum-scientia è scienza di sé, scienza del guardarsi dentro. In greco suona, infatti, sin-èidesis etimologicamente identica al termine latino e quindi a quello italiano. E’ una delle parole di cui più si usa e…
La “funzione” del dolore e della paura
Dolore e paura ci fanno sentire vivi, anche se ci preoccupano. Il dolore e la paura ci avvertono di un qualcosa, che dobbiamo avere il coraggio e la pazienza di affrontare. Peraltro, secondo la distinzione classica, il coraggio o fortezza è proprio il rimedio alla paura, che è la passione contraria, sempre che non sconfini nell’imprudenza e nella temerarietà: affrontare a mani nude un uomo armato di pistola è follia. Nel dolore invece è la pazienza a costituire rimedio,…
“Voglio la mamma! Voglio la mia mamma!”
Leggo su Libero un pezzo di Melania Rizzoli (23 aprile 2017) dal titolo più o meno simile a quello di questo mio. Libero è senz’altro un quotidiano che si colloca a “destra”, ma con tinte liberali indubbie, in coerenza con il “nome”. Sotto la direzione del marpione scafatissimo Feltri sr. non ha fatto mai battaglie codine o bigotte. Per questo l’articolo citato ha una sua credibilità. Rizzoli racconta che “(…) una bambina di tre anni, figlia biologica di un…
Dove pedali ora Michele?
Caro compagno di strada, la dura rampa di San Daniele l’ho dedicata a te, Michele, questo pomeriggio fresco e pieno di sole. Mentre salivo con il rapporto giusto e un po’ di dolore muscolare ho ricordato il tuo sorriso. Te ne sei andato a trentasette anni, ancora fortissimo e speranzoso nel prossimo Giro d’Italia che avresti corso come capitano dell’Astana in assenza di Fabio Aru, tu che avevi vinto il Giro del 2011 al posto di Contador, perché chi…
…kài èiden kài epìsteusen, e vide e credette nel Crocifisso Risorto
Scegliendo tra i quattro racconti della Passione di Cristo, cito il versetto 8 del capitolo 20 del vangelo secondo Giovanni, per centrare il cuore della fede cristiana. Se non c’è la sequela dell’atto di fede attribuito dal redattore di quell’evangelo all’apostolo che Gesù amava, non c’è fede cristiana, come scrive con nettezza san Paolo nella Prima lettera ai Corinzi al capitolo 15 versetto 14, (…) Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è…
Se un giorno
In giro con lievi minacce di pioggia, con la bici, cercando di evitare le nuvole più scure, e anelando alla schiarita, là in fondo. Così il mio Sabato santo, con il dolore muscolare quasi andato e l’equilibrio ritrovato, forse. Musiche arcane risuonano e sentimenti rinnovati come aquile in volo appaiono sereni fino all’orizzonte del paradosso di Zenone di Elea, cui mi riferisco parlando con il giovine Isacco. Ermal Meta mi fa visita come fosse un viaggiatore nella notte d’inverno. Vietato…
Le ragioni della scienza come sapere discorsivo-razionale e le ragioni della fede religiosa come sapere intuitivo
Bello allargare gli spazi di ogni discussione, bello che il Caffè Filosofico diventi sempre più inclusivo, dando spazio e voce a nuovi saperi e nuove persone. Ogni apertura, o aperità, come la chiamava Heidegger, porta nuove possibilità di comprensione sull’infinito “che tutto com-prende” (l’Umgreifende di Jaspers). L’amico professor Angelo Vianello, che mi saluta con un abbraccio, ne parla con acribia da biologo e passione di credente. Il biologo è un “filosofo della natura” che esplora il mondo con lo stesso spirito di un…
Rivignan, oh my Spoon River!
Caro e paziente mio lettor della domenica, Bruno Cumero (Cumar) era il meccanico della mia prima auto una 1100 D, milledue di cilindrata, fumo di Londra, settantamila lire a mio zio Renato, cinquemila lire di spesa per la patente da privatista. Cammino per il cimitero di Rivignano, mi son fermato alle tombe dei miei e poi ho proseguito per un’ora e mezza, attorno alla bellissima chiesa della Beata Vergine del Rosario con la Madonna e bambino del Blaceo. Elena, la piccola…