Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Accettare la perdita

La vita è tutta un “accettare perdite”: dei propri genitori quando giunge l’ora, della giovinezza perché si matura e si invecchia, della casa, del lavoro perché non è scontato andare in pensione dove ci si trova attualmente, essendo il pensiero stesso di “andare in pensione” molto discutibile, e così via. La dimensione della perdita è un passaggio naturale della vita, come insegna anche il sapiente biblico Qoèlet, che dice “Vanità delle vanità, tutto è vanità (cap. 1)”, e anche, più avanti:…

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Il profumo dei tigli

Caro lettore, ieri pomeriggio ho sentito di nuovo il profumo dei tigli in fiore, e mi ha ricordato giovinezze antiche. I tigli della piazza del Paese dove sono nato, Rivignano, e dove si indugiava quasi fino a notte in conversari acerbi e appassionati. Nomi di amici del tempo ancora a me presenti, alcuni non li vedo quasi da allora, altri qualche volta. Erano tempi ed erano sogni, che ognuno portava nel cuore, condividendoli in parte, ma con pudore, quasi una timidezza,…

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La teologia, di per sé, non salva dalla presunzione, né dalla specular falsa modestia

Non so se lo studio teologico, avendo a che fare con la ricerca sul “divino”, solleciti strani appetiti spirituali, come la mancanza di modestia, che perdòno a Muhammad Alì, ma non ai teologi. Chi legge qui sa che anch’io sono un teologo patentato, e che non le mando a dire, e perciò… In ritiro spirituale nelle Valli favolose ho letto due libri dal titolo quasi assonante: “Il destino dell’anima” e “Il destino di Dio”, non so se con la…

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Dì loro che la mia fronte/ è stata bruciata/ là dove mi baciavano (C. Alvaro)

Caro lettore, cammino sulle orme del tenente Rommel. Lungo e tortuoso è il sentiero della memoria sullo spalto di confine del Kolovrat, Prealpe Giulia da cui i Turco-Bosniaci entravano a fine ‘400 fin nella pianura del Friuli, e prima di loro gli Unni, gli Avari, gli Ungari. Terra di Confine. Kobarid e lo smeraldino fiume, in fondo. Combattimenti come “via crucis” ignote ai presuntuosi imbelli generali italiani, disonore sia su Cadorna il fucilatore e Badoglio l’inetto. Trincee ovunque, dove…

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Sara, o della coscienza morale mancante e/o di carenze orbito-frontali e cognitive

Il neologismo “feminicidio” è stato sdoganato da tempo, anche se a me non piace, perché ogni uccisione di umani è “omicidio”, che non significa uccisione di maschio ma di soggetto del genere “Homo sapiens“, maschio o femmina che sia. Sara di Roma è stata bruciata dal suo ex lasciato da pochi giorni, riferisce il web e i media tutti. Non riesco a capire se c’è qualcosa di diverso oggi da tempo fa, quando le uccisioni di esseri umani in…

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Nibali

Quando la schiena ingobbita dà tutta la sua forza per la progressione, esulto in silenzio. Dentro di me e pensando all’epos degli antichi racconti di mio padre. Era il suo ciclismo, quello di Gino e Fausto -li chiamava per nome come fossero vecchi amici-, di Magni, Bobet e Stan Ockers, di Robic e Charly Gaul, ma lui andava indietro con la memoria adolescente fino a Bottecchia da Colle Umberto, bersagliere come lui, ai fratelli Pellissier, e poi a Girardengo,…

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Lealtà e/o fedeltà?

Meglio essere fedeli o leali? Si può porre queste due posizioni dell’animo umano in alternativa o sono necessariamente legate? Si può essere infedeli e leali oppure sleali e infedeli? Lealtà e fedeltà, insieme con la diligenza sono le tre “virtù” o obblighi previsti dal Libro V del Codice Civile italiano (1943) che “tengono vivo” un contratto di lavoro dipendente, altrimenti inesistente, “ontologicamente” e giuridicamente. La lealtà ha a che fare etimologicamente con la legalità (legalitas, in latino), ma nel tempo ha acquisito…

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Gli scherzi dell’ombra e il sentimento del contrario

Non mi sembra inutile considerare la vita umana come un doppio, la vita del corpo animato cangiante nel tempo, e la sua ombra, che lo segue… o, a seconda dell’ora del giorno, lo precede. Nella vita procediamo, a volte sicuri, a volte incerti, a volte indecisi tra sicurezza e timore. Così è per tutti, anche per chi esercita un grande potere, e spesso ha capogiri da altitudine, come sulla cresta di una grande montagna che dà su…

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La filosofia pratica come medicina dell’anima

La riflessione proposta nel titolo, di per sé, costituisce un amplissimo campo pluritematico cui si possono apportare contributi di natura e con obiettivi diversi, e pur tuttavia convergenti verso un fine unico, quello di un’applicabilità costante della ragione umana alla ricerca scientifica sull’uomo stesso, sui suoi detti e concetti (l’attività raziocinante), sulle sue scelte e sulle sue azioni. E ciò anche in vista di un ulteriore fine condiviso: l’orizzonte di una umanizzazione rigorosa della ricerca, che non…

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Vita, morale e filosofia come strada per la comprensione del senso delle cose

Il contesto esistenziale di ogni uomo e quello della difficile convivenza planetaria in questi tempi difficili, manifesta con una certa evidenza la perdita del senso stesso delle cose, potremmo dire dell’ubi consistam da parte dell’uomo, per cui non è azzardato affermare che vi sia anche il pericolo della perdita del sensus vitae, vale a dire di ciò che la vita umana è in sé e per sé. Se il tòpos è il luogo dove l’essere umano conduce…

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