Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

i due amici e i due cuccioli

Dal mio esimio e chiarissimo corrispondente presso l’Università di Rosamala, l’esimio don Paolo Cacitti, ricevo: “Una volta due amici, di professione economisti, regalarono un cucciolo di cane ai loro figli. Entrambi notarono che i cuccioli crescevano notevolmente di settimana in settimana sia in peso che lunghezza ed altezza. Entrambi si dilettarono a misurare il trend di crescita con complicate formule matematiche. Entrambi si sbilanciarono formulando dei forecast prevedendo che i cuccioli sarebbero arrivati a dimensioni enormi nel giro di un paio…

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giudizio critico, piacere estetico e soggettività: dal “è bello” al “mi piace”, e loro contrari

E’ sempre legittimo dire di qualcosa, un quadro, una statua, un palazzo, un pezzo musicale, un’auto, “mi piace” o ” non mi piace”; non è sempre legittimo dire “è favoloso, insuperabile, et superlativi a iosa (spesso a vanvera), oppure, è una schifezza, bestialità, etc.”, specialmente se chi si esprime non ha particolari conoscenze dell’argomento. Confesso che anche a me scappa di dire, pur non essendo un critico o uno storico dell’arte, che la Gioconda di Leonardo mi annoia e la ritengo…

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umorismo sapienziale

Non ho un gran senso dell’umorismo, lettor mio caro, anzi Bea mi “accusa” di averne punto, fors’anche perché possiedo un temperamento malinconico, spiegherebbe un medico del Settecento, o forse sono un poco maniaco-depressivo, chioserebbe il dottor Freud. Raramente rido e mai a crepapelle, come sento e vedo riescono alcuni (che mi danno anche fastidio). Poi ci sono quelli che ridono in modo isterico-forzato, magari per compiacere l’interlocutore: una sorta di (per me) fastidioso marketing relazionale. Mi è difficile ridere e anche i…

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contraddizioni

Si dice contradditoria  una proposizione identificata con il suo contrario, considerandola attualmente identica al proprio opposto. Una semplice contraddizione: l’identità P = ¬P. Ad esempio: “il bianco è identico al non-bianco“. La contraddizione è una figura della logica classica aristotelica (sillogismo) per cui non si può dire e non dire una attribuzione sostanziale o accidentale della stessa cosa nello stesso momento. Ad esempio non si può dire che io ho e non ho la febbre a 38 ora, in questo momento, ma si…

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…ulissidi cerchiamo

Non so, caro lettore, se nella vita ti è mai capitato di incontrare, come Ulisse, un veggente Tiresia, o di veder comparire Atena sotto le spoglie di Mèntore, a me forse più volte… Scrivevo un tempo: “Tracce di Dio nell’esistenza:/ nello spazio inesauribile/ che va dall’uno al nulla/ ulissidi/ cerchiamo” (da In Transitu meo, Chiandetti editore, Udine 2004, p. 125), e “Concerti lontani di campane e acque correnti,/ e silenzi invitti tutt’intorno;/ rapidamente sfumano nella mattinata/ fredda d’un inverno primigenio,/…

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solitarietà e solitudine

Una parola che sembra sbagliata per una consonante, una “t” al posto di una “d”, che darebbe “solidarietà”, ma no che non è sbagliata, voglio proprio dire solitarietà, cioè la caratteristica di chi vuole anche essere solitario, ma non avviluppato dalla solitudine. L’etimologia è la medesima, quella della radice “olos” che significa, in greco antico, “tutto”, “intero”, e informa di sé anche il termine religioso “catt-olico”, vale a dire “secondo il tutto”, universale. Questa radice greca si trova sia in…

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tutti prima o poi muoiono e, forse, continuano a vivere

…senza eccezione. Stamani è morto Licio Gelli e ho provato un certo sollievo. Non sempre lo sforzo di comprendere la presenza del male nella vita umana e nella storia dà frutti: in qualche caso ci si consola anche con la dipartita di persone che si sa essere state particolarmente malvage, pur sapendo che tale dipartita probabilmente non riduce il tasso di male nel mondo. E ancora più spiazzante, su questo punto, diventa l’idea origeniana di apocatastasi, cioè di ricapitolazione…

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melanconia furlana

Caro lettor decembrino, quando viene la stagione delle nuvole basse, o delle nebbie alte, quando il silenzio cala sulle strade e sui villaggi sparsi, è bello muoversi, a piedi, in bicicletta, in auto, disegnando itinerari sempre più distanti da casa.  Viene il tempo della memoria. A piedi percorri vie strette e indovini cortili dietro muraglie, luci di interni, voci, famiglie che preparano la cena, intuendo sogni e speranze, e vai avanti distratto da una tromba che suona, o dal…

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sguardi fugaci verso l’orizzonte degli eterni essenti

Alain Delon e Lucilla Morlacchi in una scena del film ”Il Gattopardo” di Luchino Visconti. ANSA /US …ancora andando un mattino in un’aria di vetro (Montale), cambia il paesaggio lentamente come si conviene… al viandante ciclista che pedala nella chiarità azzurrina del novembre, auscultare il ritmo della circolazione corporea del sangue pompato con la forza del cuore: rinnovato sangue dopo le traversie chilometri fugaci come il vento leggero che aiuta e rallenta andare in cerca di colori inenarrabili e di scorci…

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Levia gravia sed scripta mea, ovvero, talora occorre fare un passo indietro

A volte nella storia e nel tempo, per andare avanti occorre fare uno o due passi indietro… L’innovazione tecnologica sta migliorando la vita di tante persone, ma riduce il lavoro, riduce i posti e le ore lavorabili. Anche se i “PIL” delle grandi nazioni torneranno a superare i numeri pre-crisi, non vi saranno più i posti di lavoro del 2008. Che cosa faranno i milioni di persone, nella sola Europa, che non troveranno lavoro, per ragioni di età, di…

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