Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Percorsi e discorsi contro la stupidità e il terrore

Si tratta sempre di itinerari, fisici e logici, a volte veloci e a volte lenti, a volte complessi e a volte semplicissimi, ma non per questo meno importanti, anzi. Talora la profondità va più d’accordo con la lentezza e con la ponderazione, che con la velocità furente della competizione per il successo o il potere: lentius, piuttosto che citius, come raccomandava il carissimo Alexander Langer. In un mondo in cui la frettolosità, lo sguardo sfuggente, la semplificazione, la criptazione, l’acronimizzazione dei messaggi…

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“Umanità”, eros, angoscia e terrorismo

Caro lettore, dalla paleoantropologia e dalla biologia sappiamo di essere delle scimmie nude (D. Morris, E. Boncinelli, G. Giorello); la nostra autoconsapevolezza è frutto dell’evoluzione. E ciò non impedisce di credere anche alla creaturalità dell’essere umano e all’Autoralità divina. Il motore degli atti umani, secondo Platone, è eros, desiderio di vita, curiosità, volontà auto-trascendente. La condizione spirituale umana è però quella dell’angoscia di essere-gettati-nel-mondo, come spiegano Kierkegaard e Heidegger: l’angoscia non è ansiosa, non è nevrotica, ma è una…

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Fuochi epifanici e bigottismo culturaloide

Caro lettor epifanico, d’antiche storie e da contrade remote viene il racconto dei fuochi epifanici. Un affidabile sito web così lì commenta: “Il fascino misterioso della dodicesima notte, quella dell’Epifania, ultima del periodo natalizio, ha da sempre avvinto ed incantato le genti d’Europa assieme a quelle del Mediterraneo e del vicino Oriente e a questa notte è legato il folcrore nelle sue tradizioni ed espressioni più remote. Si dividono però queste in due distinti filoni: uno chiassoso, burlesco e…

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Oltre

Da un po’ di tempo sto forse un po’ troppo biologizzando con lo “scimmione nudo” non è che sia diventato all’improvviso positivista materialista biologista riesco ancora a sillogizzar e poetar versi e ascoltar musica come questo meriggio d’invernal limpieza la Marcia funebre per il fratello Maurer di Wolfi Amadè e il Preludio all’Atto terzo del Lohengrin di violini e corni con un climax e il suo contrario fino al nulla del silenzio ch’è ben altro e oltre e poi dal Live Sultans of…

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Buon 2015

Caro primo lettor dell’anno, Baudelaire non amava le frasi beneaguranti, perché le riteneva banali, stereotipate, e perfino “portasfiga”. La mia opinione non è molto diversa, anche se ci sto, a fare gli auguri. Augurare e augurarsi che nell’anno entrante finiscano tutte le guerre, le ingiustizie, le atrocità, le aggressioni ai più deboli, di cui l’uomo si è mostrato capace nel tempo; che finiscano gli odi, i rancori, le invidie e tutti i cattivi sentimenti, o vizi capitali, è legittimo e comprensibile.

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Corruttori di costumi

Carissimo lettor di fine anno, il titolo è conduttori di talk show, giornalisti d’assalto, politici ignoranti e presuntuosi, sindacalisti inadeguati, falsi imprenditori. Partiamo da questi ultimi: es. il Buzzi romano. Salendo: i segretari generali di Cgil e Uil. Ancora: molti 5S, non tutti graziaddio, non pochi PD, FI et varia pecora. Più su: Travagliato de’ Travagli-sempiterni, presuntuosamente inventore di regole e casi tutti suoi, Sallusti quando è allucinato, tra non pochi. In cima un dovizioso elenco: De Filippi, la regina delle…

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La regola e l’eccezione

Se il lettore dovesse credere alla frequenza con la quale stampa e televisione danno cattive notizie, paragonando il comportamento di Schettino a quello del comandante del traghetto Norman Atlantic  incendiato tragicamente l’altrieri in Adriatico, Argilio Giacomazzi, rischierebbe di annettere la nozione di regola al primo e di eccezione al secondo. E invece è vero il contrario. Schettino è l’eccezione vergognosa, mentre il capitano Giacomazzi rappresenta la norma, cioè il normale agire di una miriade di comandanti e responsabili collocati in ogni posizione che…

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La logica

Caro lettor di questa freddissima domenica, l’ultima di un anno controverso, ti scrivo dopo aver fatto una buona corsa a piedi a -2 Celsius, neve per la campagna, benedicendo la sorte e Dio stesso per la tyke affidatami dal destino co-costruito, in salute e grazia, la logica ha a che fare con il lògos, cioè con la parola, la ragione, l’intelletto e le altre numerose accezioni del termine greco antico, per significare ciò che contraddistingue l’animale umano dagli altri.

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Malattie spirituali

Non solo gesti sintetici ed efficaci da papa Francesco, con i quali parla anche ai sordi, ma anche riflessioni opportune. Le ultime riguardano le malattie spirituali del nostro tempo, presenti anche nelle sfere alte della Chiesa, che colpiscono non poche persone e molto spesso sono ignorate, o addirittura reputate virtù. Francesco usa metafore pittoresche. l’alzheimer spirituale, la schizofrenia esistenziale, il terrorismo delle chiacchiere, tra le quindici “malattie” analizzate. La prima é la malattia del sentirsi senza difetti, quasi intangibili dal tempo e dalla…

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L’io prevalente (anche se latente)

…anche quando diciamo “noi”, caro lettore, a volte vi è un io-prevalente. Si percepisce, si intende tra le righe, è ivi insito, appare e scompare come un fantasma, ma c’è. Il noi è pronome comprendente l’io (anche come parziale anagramma interno, mi suggerisce Daniele), è avvolgente, democratico, spiritualmente crasico, gradevole, solidale, ampiamente sdoganato da tutte le culture, anche da quelle autoreferenziali. Il “noi” talvolta imbroglia, perché si nasconde dietro un’area e un’aura di cultura partecipativa: in idioma veneto “gavemo dito, gavemo fato“, abbiamo detto,…

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