Non so se sia un aforisma di Hesse o di qualcun altro, ma mi piace: “Anche un orologio rotto è esatto due volte al giorno“. A me dice moltissimo, ad esempio che non occorre il fanatismo funzionalista o la mania della perfezione per trovare una buona strada a questo mondo, e che si può accettare tranquillamente anche l’imperfezione e il limite, senza abbattersi o perdere un’equilibrata autostima. Ognuno di noi, prima o poi, diventa un orologio rotto, che non sempre…
meditazione
Il dolore indicibile
Vi è a volte nella vita umana un dolore indicibile, al punto che Primo Levi non lo regge più ed esce dalla scena del mondo immondo. Ieri, veder piangere novantenni reduci dai campi di sterminio, quasi ammutoliti. Teste di maiale recapitate a Roma da menti tarate da una malattia dell’anima. Vi sono persone che vivono a un livello di consapevolezza che si potrebbe dire subumano, se ci intendiamo bene su che possa dirsi umano. Tommaso d’Aquino proponeva una sottile distinzione,…
La Val d’Ayas e altre storie
Caro viandante che contempli l’inverno, da Champoluc le strade portano in alto, al villaggio dei Walser. Antiche leggende narrano di transumanze. Popolazioni venute dal nord, lì come dalle mie parti. Lassù vivono in case di pietra e di larice, aspettando la luce del giorno e il suo scomparire. Hanno nel muro la finestra dell’anima, perché le persone preferiscono morire in casa quando viene il momento, e allora lasciano un pertugio perché l’anima possa andare a confondersi con le nuvole…
frammenti
Degli autori antichi spesso non abbiamo testi completi, ma solo frammenti, lacerti di scritti salvati da incendi e distruzioni, ricopiati da pazienti scribi o da monaci. Di molti contemporanei abbiamo frammenti che sono opere complete e opere complete che sembrano frammenti. Poesie sintetiche, ermetiche, simboliche, detti, aforismi e lampi di pensiero nel buio. Non so se sia più interessante la scrematura operata dal tempo e dalle vicende umane e naturali, oppure la scelta di scrivere intenzionalmente cose molto…
Il “vizio assurdo”
…per me non è quello raccontato da Davide Lajolo come biografia di Pavese, ma un altro: è l’odierna ricerca affannosa della felicità. Felicitas, è latino derivante dal sanscrito “fe“, radice del concetto di fecondità. Quest’ultimo termine può esser sinonimo di felicità nell’accezione oggi corrente? Quesito retorico: NO! Oggi spesso la “felicità” spasmodicamente cercata è uno stato di quasi perenne beatitudine, di gioia perfetta e continua, di assenza di ogni assillo e affanno esistenziale, di esaudimento di ogni desiderio, quasi…
Un “Essere delle lontananze”
…per Heidegger è l’umana esistenza. Un essere che deve spostarsi dall’eredità dei padri ai figli, fin nel deserto. Abramo e Ulisse sono i padri sapienti che sanno lasciare il figlio, fidandosi della Legge divina, figlio cui danno la possibilità di crescere, non chi lo coccola per crescerlo Narciso, o chi lo abbandona temendolo, come Laio. Ereditare un patrimonio genetico o risorse materiali non è un diritto proprio, ma una condizione esistenziale, un continuo farsi del soggetto, una rinascita, come spiega Gesù a…
Il maestro di felicità
Zenone di Cizio nasce a Cipro nel 334 a. C. e muore ad Atene nel 262. Diogene Laerzio riferisce che Zenone mentre tornava dalla Fenicia fece naufragio presso il Pireo, sbarcò e salì ad Atene. Lì si mise a sedere presso un libraio che stava leggendo i Memorabili II di Senofonte, e gli chiese dove fosse possibile trovare uomini del genere. Il libraio gli rispose indicandogli Cratete il cinico che passava di lì: “Eccone uno, seguilo“. Zenone poi ebbe…
Là dove appaiono gli eterni “essenti”
Conosciamo il modo con cui funzionano i sensi, e il flusso razionale del pensiero, che analizza, compara, sintetizza e trova analogie. Inventa i linguaggi e i nomi delle cose. Ogni fatto che accade è per sempre sub specie aeternitatis, eterno. L’eternità è dove eternamente appaiono gli essenti (Severino, Barzaghi, io stesso). Neppur Dio può far non esser-stato ciò-che-è-stato, perché l’istante, il nunc che è dentro il tempo è fuori, nell’eterno. Ciò-che-è-stato in quanto posto nel de-stino, è. Mi raccontano di…
boureausauros
Caro lettor che vaghi per il web, stamani per posta ho ricevuto un rimborso Irpef di euro 620, 23 riferito all’Anno Domini 1986: 27 anni dopo lo Stato mi restituisce ciò che è mio! Ho incassato il maltolto in men che non si dica. Solo un esempio dei ritardi criminogeni, dei pagamenti inevasi, di tutto ciò che la burocrazia, mostro a sette teste, produce. Le aziende chiudono se non le pagate per prestazioni fatte, bureausaros! Non sapete che se…
Sgomento
Cari politici e altri garantiti che restate al pezzo, per qualcuno il lavoro finisce verso sera, oppure a fine settimana, mese, anno, per altri finisce con la vita. Come per i sette cinesi di Prato. Se Confucio o Lao-Tzu potessero esprimersi sui loro padroni li condannerebbero senza remissione: altro che ubbidienza tradizionale ai capi di tradizione cinese! Leggo che in zona vi è un solo ispettore del lavoro, e tre o quattro addetti ASL alla prevenzione degli infortuni. Possibile, però, che…