Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Umberto Saba de Trieste

La capra   Ho parlato a una capra./ Era sola sul prato, era legata./ Sazia d’erba, bagnata/ dalla pioggia, belava./ Quell’uguale belato era fraterno/ al mio dolore. Ed io risposi, prima/ per celia, poi perché il dolore è eterno,/ ha una voce e non varia./ Questa voce sentiva/ gemere in una capra solitaria./ In una capra dal viso semita/ sentiva querelarsi ogni altro male,/ ogni altra vita. (U. Saba, da Casa in campagna, 1909, Canzoniere, Einaudi, Torino 1978, 68)   Come ti sento, Umberto de Trieste,/ a me vicino…

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Di una pedagogia dei “due sguardi”

Stamani una persona mi ha chiesto la ragione per cui ho usato una certa espressione nel discorso fatto. “Era una metafora” ho risposto; e la persona “metà fora o metà dentro?” Mi stava per scappare una mala risposta, ma ho lasciato perdere, perché dobbiamo ammettere che possono esistere sempre due sguardi sulla vita, sul mondo, sulle parole che diciamo, due sguardi se si dialoga in due, e tanti sguardi quanti pensano e dicono cose. Pluralismo ermeneutico, direbbe Pareyson, oppure idiozia pluralista…

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Gorizia novembrina

Giungo alla piccola piazza di San Rocco e un valletto uscito dalla corte di Giuseppe II m’accoglie: sa chi sono, come mi chiamo, perché solo lì… una signora mi accompagna al banco degli ospiti nella linda chiesetta del borgo dedicata al Santo. In viaggio l’Isonzo era verdissimo, e la cerchia dei monti nitidissima, lontana e alta Sveta Gora. La messa è liturgia di popolo, come alle origini, sembra d’essere in una domus familiae dei primordi cristiani. Giova all’atmosfera anche la Lettera seconda…

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Il gatto e la vecchina

Mio caro ospite e cortese, in questi tempi di stultitia vana, occorre ricordare alcune cose: che la violenza umana è un po’ in declino, anche se la tv te la racconta all’incontrario, senza requie, ammazzati e non, i morti e la tragedia quotidiana. Leggere per comprendere qualcosa che non sia di Quarto Grado dove ti parla il faccion falso-drammatico di Salvo: Il declino della violenza, di Steven Pinker. In Italia proviamo a comparar tre dati, o fattispecie come recita il…

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Meroni

Caro Meroni, com’è già stata lunga la mia vita. Tu sei mancato quarantasei anni fa. Quanto mi divertivi. Stasera in tv c’era “La farfalla granata“, e non sono riuscito a vedere tutto, perché tu muori sul Corso Re Umberto quella maledetta sera, a 24 anni. E’ stata una di quelle cose che mi hanno addolorato, come se tu fossi stato un amico. Come è già stata lunga la mia vita. Ho visto altre quarantasei volte il cambio delle stagioni, dopo…

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Edipo, Narciso e Telemaco

Cara figlia, La domanda che mi faccio sul mio essere (tuo) padre (altra è la madre come luogo del passaggio filogenetico immortale), è se riesco a far sì che tu rifugga o, meglio, superi, sia Edipo come mio misconoscimento, sia Narciso come esaltazione di te stessa. E non so se questi tempi sono i più facili. Quesito retorico per prendere tempo. La fine della società gerarchica, giustamente criticata dalla rivoluzione culturale del tardo ‘900, ha lasciato molti vuoti. Il “padre” ne ha fatto…

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Futura

Caro lettor cortese, sarà un tempo senza i casinibossiepifaniberlusconcicchittomaronrenzicamussoesuorboldrinzandaepipcivatiilgrullo, sarà un tempo migliore nel quale questi e altri saranno già stati zombizzati, come i finirutellimontiebersanipertacerdibaffinodagallipolieveltroningroiaeinfindipietro. E senza i miseri campioni nostrani. Finì, The end, Basta, Alt, Stop, Kaputt. Sarà un tempo migliore. Sarà un tempo che basterà ingoiare una pastiglia per fare la gastroscopia, un tempo in cui le auto andranno a combustibili leggeri e guidate da servostrumenti atti ad impedire gli incidenti. Immagino biciclette aeree appese a monorotaie. Sarà un…

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I “segni dei tempi”

Caro viaggiatore del tempo, quasi cinquant’anni fa, in chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II Papa Montini parlò di “segni dei tempi“, che erano visibili allo sguardo del discernimento spirituale. Citando un passo di Matteo (16,4) in cui Gesù stesso parla di “segni” Paolo VI segnalò l’esigenza di un’attenzione particolare al mondo, che fu sintetizzata nella Costituzione Gaudium et Spes. Il papa venuto “da un paese lontano“, l’uomo di Wadowice, proseguì: la sua Polonia aveva conosciuto l’illibertà sotto i regimi…

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Bea e Winston

“Si chiama Winston“, mi informa Bea che ha portato a casa il secondo animale della sua vita, dopo l’insetto stecco di qualche anno fa. Mi fa piacere che abbia chiamato un animale con il nome di Churchill, vista la stima che nutro nei confronti dell’arrogante premier delle dita a “v“, ma lei mi dice che l’ha chiamato così per memorare Winston Marshall, che suona il banjo nei Mumford & Sons. Mai si sarebbe sognata di ricordare l’uomo del sigaro…

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Vi ringrazio

…Pietro, mio padre, e Luigia, mia madre. Per la vostra discrezione e i vostri silenzi, per la vostra fatica e la vostra umiltà, vi ringrazio. Ringrazio mio padre per la sua semplicità, per la sua forza e la sua rettitudine, perché era trasparente nelle parole e nei sentimenti. Perché mi teneva sulle ginocchia quando a dicembre tornava dalla Germania e mi insegnava i nomi di tutti i fiumi del mondo e le loro lunghezze, le altezze dei monti più alti,  e…

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