Dall’uso di ragione (più o meno) ciascuno di noi si chiede, magari implicitamente, il senso delle cose che fa, che ama, che pensa, che vede, che decide, che valuta, che lo affliggono… nel garbuglio commisto della propria vita con quella degli altri. Il senso è la direzione significante, la dimensione attrattiva dell’oggetto di un desiderio o la credibilità di un ragionamento. Noi desideriamo beni e raggiungere scopi/fini materiali e intellettuali, emozionali, morali. Di solito attribuiamo al senso anche un valore di…
meditazione
Alla luna
“O graziosa Luna, io mi rammento che, or volge l’anno, sovra questo colle io venia pien d’angoscia a rimirarti: e tu pendevi allor su quella selva, siccome or fai, che tutta la rischiari. Ma nebuloso e tremulo dal pianto, che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci il tuo volto apparia, ché travagliosa era mia vita: ed è, né cangia stile, o mia diletta Luna. E pur mi giova…
Dell’antipatico
Caro esploratore, …di questo argomento mi intendo un po’, perché anch’io sono antipatico (talora o a qualcuno/molti? non so). Godo quando Guccini in Cyrano canta “…spiacere è il mio piacere/ mi piace essere odiato“. Bè, non proprio odiato. Il sim-patico è. grecamente, colui-che-sente-insieme (all’altro); l’antipatico è, sempre grecamente, colui-che-non-sente-insieme (all’altro). Stamani a Radio Radicale qualcuno chiedeva a Massimo D’Alema che pensasse del rilancio di Forza Italia da parte di Berlusconi. La risposta si è articolata inizialmente in una complessa congerie di semi-sbadigli, borborigmi…
Fino alla fine del mondo
E’ il titolo di un bel film di Wim Wenders, ma soprattutto l’ultimo stico del Vangelo secondo Matteo (28, 17b-20 ): Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i…
Dove il pensiero a settembre
Se la musica è di là dal fiume e tra gli alberi (H. Hemingway), in vista di immensi e solatii vigneti il pensiero. Là dove le foglie annunziano l’autunno e il vento comincia il suo canto. clicca qui Relazione vs Comunicazione Articoli e Saggi brevi | filosofando | meditazione | neuroscienze | psicologia | sapienza…
Dove la musica a settembre
…sul Tagliamento. Folkest si ferma anche lì con le sue musiche del mondo. La serata è di fine estate, la popolazione varia, vedo reduci di altre battaglie e li saluto. Qualcuno più datato, altri in gran spolvero. Ci sono i nuovi Inti Illimani. Ma io sono lì per Beatriz che farà l’intro al concerto dei cileni. I Fourth Class Travellers, lei, Mattia, Luca e Nicolas sono in gran forma. Propongono otto pezzi loro di grande effetto. Una trance accade quando…
La Rochefoucauld, vel minima moralia de ridiculis
Caro viandante in cammino, Lentamente (?) passa il mio tempo, nel tempo relativo del cosmo. Qualcuno che mi vuol bene (un mio omonimo pressoché coetaneo) dice che i miei scritti riflettono sempre più uno spirito icastico, aforisticamente ironico, a volte feroce. Moralista, ma non nel senso di “bacchettone”, lui dice. Sarà perché invecchiando si riesce a guardare le cose con più distacco, sarà perché le si comprende meglio, anche se mai del tutto, sarà perché… non so. La sapienza aforistica…
L’ora prima dell’alba
…è la più buia, come recita il Talmud Babilonese (Shabbat 31). L’antico autore aveva in mente la stanchezza del pastore in veglia tutta notte nell’eremo dell’oasi. Nulla era accaduto, i briganti non si erano fatti vivi, e neppure i cattivi pensieri. La notte era trascorsa tranquilla, come la prima del mondo, dopo che il Signore aveva pronunziato la parola Bereshit, in principio, dicendo la Parola: Barà. E dicendo aveva creato la luce. Lo spirito di Dio era presente nella notte.
Il “mito della taverna”
…o di “villettopoli“. Il “mito della caverna” è raccontato all’inizio del libro settimo de La Repubblica (514 b – 520 a) dal sommo Aristocle, più noto come Platone: un passaggio fondamentale della teoria della conoscenza del nostro e della cultura occidentale. Qui, però, parlerò d’altro, echeggiando, alludendo e scherzando su un’assonanza, anzi una rima: quella tra “caverna” e “taverna“. Dal “mito della caverna” al “mito della taverna“. Perché anche la “taverna” è diventata un mito, pur non avendo nulla a che…
Di storie e geografie dell’anima, del tempo nostro e di facezie
Scrivevo qualche anno fa… Carsiana Di nuovo in Carso, un anno dopo,/ con Ladi, Edward e Joze, e la cagna,/ in un pomeriggio di fine estate che affabula i canti/ e dispiega in meandri l’andirivieni delle nuvole./ La Compagnia del Confine si raduna all’ombra del fico,/ 300 metri sul mare./ A Tublje ci attende Stojan Vodopivec/ “Bevilacqua” in sloveno, in fondo/ alla Vinska Cesta./ Targhe antiche di legno di faggio/ a Kobdilj e scandole di ardesia scura,/ finché…