Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Gli altri siamo noi

…stamani dopo la corsa per le interpoderali un libro di Walt Whitman, Leaves of grass, (Mondadori, Milano 1971, p. 136), comprato da me quando ero in terza liceo, lasciato lì sul tavolino da Beatriz: “(…) The shapes arise/ Shapes of factories, arsenals, foundries, markets,/ Shapes of the two-threaded tracks of railroads,/ Shapes of the sleepers of bridges, vast frameworks, girders, arches,/ (…)”, il poeta canta la fatica della vita e le costruzioni dell’uomo, le forme che sorgono dal lavoro…

Continua a leggere

Camminare a Gerusalemme

Gerusalemme mi manca. Vorrei camminare a Gerusalemme, come desiderava fare il cardinale Martini e come suggerisce Franco Cardini nel suo bellissimo Gerusalemme. Una storia (Il Mulino, 2012). Almeno quattro giorni pieni, dall’alba al tramonto. Per poi andare anche a Betlehem e su in Galilea, in cerca del Maestro: “(…) e ora vi precede in Galilea” (Mt 28, 7b). Jierushalaim, la Città della pace, terrena e celeste, quella antichissima dei Gebusei, e  poi davidica, erodiana, romana, cristiana, musulmana, mamelucca, turca,…

Continua a leggere

Romeo e Anna Maria

Onde rabbiose si frangono sul molo di Civitanova Marche. Un uomo anziano, mani in tasca, cammina lentamente verso il fondo. Con gesto improvviso si lancia in acqua, così com’è, scomparendo tra i flutti lividi dell’Adriatico. Giuseppe non accetta il soccorso dalla Guardia costiera e muore. E’ il fratello Anna Maria Sopranzi, moglie di Romeo Dionisi, che si sono impiccati poche ore prima per miseria e per vergogna. Saputo che la sorella e il cognato si erano tolti la vita, non…

Continua a leggere

Pasqua di Risurrezione

Risurrezione Suono di campane, voce che trasvola sul mondo, canto che piove dal cielo sulla terra, nella città sorda e irrequieta, e nel silenzio dei colli ove, nel pallore argenteo, le bacche d’olivo maturano il dono di pace. Suono che viene a te, quale alleluia pasquale, a offrirti la gioia di ogni primavera, a chiamarti alla rinascita; a dirti che la terra rifiorisce se il tuo cuore…

Continua a leggere

Francesco

Caro lettore e ospite,   lo Spirito Santo soffia dove vuole, proponendoci i “segni dei tempi”. Tanta gente in piazza in cerca del padre. Mario Jorge Bergoglio e Giovanni di Pietro di Bernardone si sono chiamati Francesco. Il nome è un segno. Un destino che viene scritto a più mani, le mani umane del soggetto e le circostanze, che sono cause sconosciute, ma reali ed efficaci, poiché generate dalla Causa prima. Come il giovane “Francesco” fraticello da Assisi dialogava nel…

Continua a leggere

L’ossimoro di Benedetto

“Giorni di sole e di brezza leggera, giorni in cui la pesca è stata abbondante; ma anche momenti in cui le acque erano agitate ed il vento contrario, come in tutta la storia della Chiesa e il Signore sembrava dormire“.   Con queste parole Benedetto XVI se n’è andato congedandosi. La sua “fragile grandezza” si è manifestata come un segno dei tempi attuale. Abbiamo visto stasera l’elicottero bianco che traversava l’Urbe, volando sopra i tetti delle case popolari e i…

Continua a leggere

L’ossimoro di Bersani

La metto giù così: qualche anno fa un dirigente “alto” del Partito Democratico e uno del Popolo della Libertà, quando Grillo si candidò alle primarie come segretario del partito, irridendolo dissero: “Si faccia il suo partito e ne diventi il segretario“. Eccoli serviti! Chi erano quei furboni? … il dolente Fassino e “librostampato”-Gasparri sull’altro versante. Scrivo a caldo queste righe appena dopo aver conosciuto i risultati definitivi di queste elezioni politiche. Lo faccio da antico e mai pentito socialista riformista che…

Continua a leggere

Roulotte

Una famiglia che non conosco vive in una roulotte dentro il parcheggio del palazzetto dello sport del mio paese. Panni a stendere fuori nell’umido giorno di febbraio. Per me, Signore, è uno struggimento, un freddo dentro, come quando l’estate stenta a venire e residui di fresche nuvole attardano il caldo. Mi scorrono brividi, Signore, dalla nuca alle reni. Ma forse è solo freddo dentro. Perché, Signore, abbondanza e noia da altre parti, perché spreco e dispregio dei beni, quando questi…

Continua a leggere

Inoltrarsi e in-altrarsi

Caro viandante, la dies dominica (non il week end, c.!) suggerisce pensieri: voci, immagini, volti e suoni ci vengono incontro nelle nostre vite. E noi stessi ci inoltriamo nel tempo e nello spazio, spostandoci, operando, programmando, accettando il limite, sbagliando, offendendo, aiutando, facendo piangere e ridere, ridendo e piangendo, difendendoci e accogliendo. Con le nostre poche forze, con la nostra fallibilità e grandezza. A volte ci sentiamo soggetti come oggetti, cioè “gettati fuori” (cf. in M. Heidegger, Sein und…

Continua a leggere

Il Vuoto e l’Assenza

A volte sembrano intesi come sinonimi, il vuoto e l’assenza. Ma non lo sono, perché “vuoto” significa vacuità, spazio-dove-non-c’é-alcunché, e va accettato almeno come concetto, anche se sotto il profilo fisico e metafisico si dà come “puramente teorico“. Infatti non vi è il vuoto, che risuona invece, nella sua verità, come parola, come lògos: in logica e in lessicografia il vuoto, dunque, c’è. Ciò comporta una riflessione ulteriore: su ciò che si intenda oggi quando si usa la parola “vuoto“, ad…

Continua a leggere