Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Di un “ego” (io) debordante fin nella vanagloria… cosicché, alla fine, chi è il più ricco di quel “cimitero” di tanti ego?

Una specie di “seminario” del lunedì mattina, oramai da anni mi impegna piacevolmente con l’Amministratore delegato di una grande azienda, l’amico dottor G. (non è Giorgio Gaberschek!). Si parla certamente dell’Azienda stessa e delle consociate, ma anche di millanta altri temi, soprattutto di etica e di politica, siccome in quel posto di lavoro presiedo l’Organismo di vigilanza previsto da una legge dello Stato. Osservando la fine di alcuni esimi personaggi, come il grande calciatore Pelé e Joseph Ratzinger, a…

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Perché Edson Arantes do Nascimento è il più grande calciatore di ogni tempo

“Edson, Edson, vieni a casa, su“, gli gridò dalla soglia della povera casa di Bauru la mamma Celesta… e il piccolo Edson, nerissimo afroamericano, rispose “Sì, mamma, subito, finisco di pulire questa scarpa e vengo…” Dialogo immaginario, ma verisimile. Era il 1945 o il ’46. Accadeva in Brasile, nella favela confinante con la foresta. Bauru, così simile a Lanùs, dove nacque quindici anni dopo il mezzo guaranì per un quarto italiano (cosa che pochi sanno) Diego Armando Maradona. Perché…

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Que viva Argentina, ma che brutta la vestaglietta di Messi! “Sport-washing” di bassa lega, e che brutti i comportamenti, avuti dopo la conquista del titolo mondiale, del “Dibu” Martinez, portiere argentino dell’Aston Villa, un gran maleducato. Punti persi per la gloriosa Nazionale argentina, cui io tengo, subito dopo l’Italia!

E’ come se fosse “andato a posto” un evento naturale, e perfino razionale, della storia del calcio, che abbia vinto l’Argentina il mondiale di calcio, pure se in… Qatar, cioè in uno dei posti attualmente più sbagliati del mondo, forse battuto nel genere solo dalla Corea del Nord, dall’Iran, dalla Somalia, dalla Libia, dall’Eritrea e compagnia disumana. E naturalmente dalla Russia, che comunque aveva avuto il suo mondiale, (in coabitazione con l’Ucraina!) nel 2018. Avenida 9 de Julio, Santa Maria…

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Cyrano de Bergerac, Panzeri et co. (“parte lesa” è l’Italia non il PD!), Sinisa Mihajlovic, e Pilutti

(omissis) Facciamola finita, venite tutti avantiNuovi protagonisti, politici rampantiVenite portaborse, ruffiani e mezze calzeFeroci conduttori di trasmissioni falseChe avete spesso fatto del qualunquismo un arte(omissis)Non me ne frega niente se anch’io sono sbagliatoSpiacere è il mio piacere, io amo essere odiatoCoi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco (testo di Francesco Guccini) (omissis) Venite gente vuota, facciamola finitaVoi preti che vendete a tutti un’altra vitaSe c’è, come voi dite, un Dio nell’infinitoGuardatevi nel cuore, l’avete già traditoE voi…

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La pronunzia delle parole: es., se si usano parole latine in un discorso fatto in italiano o in inglese (come nei brocardi e nei latinismi giuridici) si pronunziano come se si parlasse in latino… “plus” si dice “plùs”, non “plàs”, “minus” si dice “mìnus”, non “mìnas”, “medium” si dice “medium”, non “midium”, “media” si dice “media”, non “midia”…, perché è latino, non inglese: E, se vuoi, caro lettore, anche “Nike” si pronunzia “Nìke”, non “Naiki”, perché è greco antico e significa “Vittoria” (suggerisco di ammirare la Nike di Samotracia al Louvre)

Sulla Treccani troviamo: pronùnzia s. f. – Variante di pronuncia, molto frequente in passato, specialmente nell’uso toscano ma anche più generalmente nell’uso comune, mentre oggi tende nettamente a prevalere la forma pronuncia. ◆ Analoga osservazione va fatta per il verbo pronunziare e per i suoi derivati pronunziàbile, pronunziaménto, etc. Pronuncia pronùncia (o pronùnzia) sostantivo femminile [derivato di pronunciare (o pronunziare)] (plurale -ce, e rispettivamente -zie). – 1. a. Il fatto e il modo di realizzare i suoni o di leggere le lettere di…

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1) “repetita iuvant”, 2) “Caesare imperante”, 3) “obtorto collo”, 4) “his stantibus rebus”, 5) “mutatis mutandis”, ovvero dell’insuperabile sapienza logica e potenza sintetica ed espressiva della lingua latina

Innanzitutto la traduzione delle quattro espressioni latine del titolo: “le cose ripetute giovano“; “sotto il comando di Cesare“;”(lett.te) con il collo storto, ma significando la fatica di accettare una decisione sgradevole“; “essendo le cose così come sono“; “essendo state cambiate le cose che avrebbero dovuto essere cambiate“. È una costruzione molto comune in latino ed è alternativa al cum + congiuntivo e al participio congiunto: ha funzione di proposizione subordinata temporale, causale, concessiva, ipotetica. . Contiamo le parole numerando le…

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C’è un’Italia bella ed “efficiente”, e un’Italia mala e “deficiente”

Non pensi il mio lettore che io sia inopinatamente caduto, nonostante i miei testi e dichiarazioni contrarie, nell’antica eresia manichea, che tormentò il giovane Agostino. No. Ma la frana di Ischia mi ha indotto a proporre una riflessione apparentemente semplificata. Dico “apparentemente”, perché il titolo potrebbe condurre a pre-comprensioni, giudizi sommari o pregiudizi sulla realtà. Un breve elenco di bellezze, virtù dianoetiche (direbbe Aristotele) ed efficienze: Delle prime gli Italiani non possono vantare alcun merito, perché si tratta solamente della…

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Pensieri, parole e opere per una “sinistra nuova”, evitando – per quanto possibile – le omissioni

Sono interessato a dare un contributo, nel mio piccolo, alla ricerca di temi, argomenti, priorità, ma soprattutto valori etici e politici per una “sinistra nuova”, non per una “nuova sinistra”, sintagma che potrebbe creare qualche ambiguità o fraintendimenti. Mi piacerebbe che questa mia riflessione arrivasse anche nelle stanze dove in molti si stanno dando da fare per farsi eleggere nuovi capi del Partito Democratico. Senza false modestie, penso che potrebbe essergli utile (se non opportuno o addirittura necessario, visto che…

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“Crisi”: in greco può significare, o inizio del declino, oppure riflessione per una ripresa (lettera al Partito Democratico)

Osservo le triste manovre in vista del congresso del PD: vecchi vizi immarcescibili, correnti che si affannano a presentare le “correnti” interne come centri di riflessione, ma sono sempre loci di distribuzione di posti di potere e di stipendi, candidature alla segreteria tra il risibile (De Micheli/ Provenzano / …) e il presuntuoso (Schlein, e chi è? 37 anni, pontifica di economia e di società dicendo ovvietà e vecchiume, come quando attacca il Jobs Act, lei che non ha mai…

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La meravigliosa solitudine del comando

Partiva per il Nord Europa che aveva appena compiuto diciassette anni, per andare a fare il garzone in gelateria. Dopo due anni l’aveva comprata e dopo un altro anno ne aveva comprata altre due. Ma voleva crescere ancora. Si guardava in giro per vedere se c’era qualcosa di meglio da fare. Ecco: una fabbrica per la produzione di gelato, e la crescita delle sue iniziative si realizzò in termini quasi geometrici. Si era messo in affari con i suoi fratelli,…

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