Sul “prima”, cioè sulle vicende arcaiche della Russia ho già parlato quanto basta in precedenti articoli. Qui ricordo solo che, dopo l’arrivo di Cimmeri e Norreni, e quindi dei rematori Rus, il principe Vladimir di Kiev, già cristiano, allargò la sua Rus verso Mosca, mentre a Novgorod si attestava un altro principe, e Mosca doveva ancora assumere importanza primaria per le Russie. Caterina II di Russia Dello zarismo, pure, ho già scritto qualche giorno fa. Qui è utile solo ricordare…
memoria
Dalle “signorine buonasera” degli anni ’60 ai conduttori di talk show, un continuo degrado
Non so se qualche mio caro lettore si ricorda di Marco Raviart, “lettore” di tg della Rai negli anni ’60. La sua voce era al livello di quelle dei migliori attori di prosa, come Arnoldo Foà, Alberto Lupo, Vittorio Gassman o Nando Gazzolo, che in questo novero era forse il fuoriclasse dell’arte del dire, la dizione, con quel timbro fermo e preciso nell’eloquio, e nel contempo pieno di echi virilmente fascinosi. Si trovano senza problemi sul web interventi di Raviart,…
Guerra e legittima difesa? Rispettivamente, Russia (Putin) e Ucraina
Leggo sulla stampa che, dando armi all’Ucraina, di fatto come Nazioni europee siamo in guerra con la Russia, anche se ciò non è vero. Da niuna parte, in nessuno scritto vedo citare il concetto di morale pratica di “legittima difesa”, che in ogni ordinamento etico-giuridico è prevista, fin dai testi legislativi archetipici, sia dell’Occidente sia dell’Oriente. Per sintetizzare, interpello in tema la morale di Tommaso d’Aquino, che ne trattò diffusamente nella sua Summa Theologiae. Innanzitutto Tommaso distingue gli atti umani…
Nella fotografia, e – diversamente – nei video, vi è una “sovrabbondanza ontologica” dell’essere
“Nunc aeternum“, o l’ora eterna… si ferma nello scatto della foto. Ciò è fondamentale mentre guardiamo le immagini che ci arrivano dalla guerra. Come per quanto concerne ogni altra immagine di cui prendiamo visione. Diverso è il discorso che possiamo fare se consideriamo le figure in movimento del cinema, dai tempi dei fratelli Lumiere, e ora dei video che tutti auto-produciamo con il cellulare e condividiamo con il… mondo. Ma restiamo sul tema della foto. L’espressione video, ma ferma come…
La guerra paranoica e la cecità occidentale
Non nego una riga di quanto ho scritto e qui pubblicato sulla Russia e la sua storia qualche giorno fa. La grande porta di Kiev Oggi, però, dopo che Putin (non cito la Russia come Nazione), come capo autocrate dello stato, ha ordinato un attacco militare all’Ucraina che pochissimi hanno saputo prevedere, scrivo qualcos’altro. E non mi limito ad aggiungere la mia flebile voce alla richiesta di fermare le operazioni e di tornare a saggia trattativa. Provo intanto a parlare…
Ferdinandus Ceschiae familiae, ex temporibus actis de medio saeculo misuratis memoria, Stellinianos juvaniles Fescenninos atque gaudiosas Festivitates domesticas – ipso facto – hic mihi nobisque narrat
TE LO DO IO IL FESTINO Nei rari momenti di abbandono, quando il mio assiduo cogitare rallenta il passo, un tronco encefalico nodoso quanto un pino loricato, fa affiorare in me bagliori di inquietante consapevolezza. Sono trascorsi anni dal sospirato diploma al Liceo Stellini e l’odore delle rare pizzette da contendersi a suon di gomitate nell’angolo della bidelleria, può dirsi ormai dissolto, come il ricordo del soffuso sciabordio della roggia, che il Regio lambiva tra i concitati ditirambi e l’ossessivo…
“Servi di scena”: Abubakhar Ogondo Yeye, un uomo indecente… anzi tre, il secondo è Charles Michel, e il terzo è il “president-ore” della Bielorussia Lukascenko, in questi giorni di guerra alla porta delle nostre case,
indecenti per maleducazione e inqualificabile sessismo. Un nero musulmano, e due europei cristiani. il bianco maleducato e recidivo Il primo è il ministro degli esteri dell’Uganda, il secondo, il belga Michel, ha sopportato che Erdogan non facesse accomodare Ursula von der Leyen. Ospite maschio in poltrona, ospite femmina sul divano. In questi giorni, invece, sempre alla presenza dell’ineffabile Michel che neanche un baffo ha mosso per far notare al politico africano che c’era lì con loro anche la Presidente della…
Dal principe Vladimir di Kiev a Vladimir Vladimirovich Putin di San Pietroburgo: lo “spirito” della Santa Madre Russia cristiana: vizi e virtù di una grande Nazione, ragioni e torti dello csar (zar) attuale
Gli Americani e Biden, tra questi il primo, nonché tutti gli studenti dei ridicoli licei americani, nulla sanno di Costantino-Cirillo e Metodio, del Principato di Kiev, e del principe Vladimir, che non è Putin, perché risale al X secolo dopo Cristo. Negli USA queste cose le sanno solo (forse) alcuni professori di antichità cristiane e bizantine. Cirillo e Metodio, fratelli, erano due monaci basiliani che portarono il cristianesimo di Costantinopoli, in parte d’accordo con la chiesa di Roma, nella immensa…
L’Italia è anche “Sofia Goggia”?
Mi pare che la metafora del titolo sia chiarissima. Sento da quando ho l’uso di ragione che l’Italia è piccola, sfigata, inconsistente, inaffidabile, perfino traditrice degli impegni presi. E altro, a volte di osceno. Poi, molto presto, mi sono accorto che si trattava di fole, di omissioni, di falsificazioni, di menzogne, nella massima parte. Epperò questo è un vizio che ritorna. Basta che vi sia qualche inconveniente che qualche giornalista inventa letteralmente che le cose non vanno, che “Draghi si…
La “libertà” è un “andare oltre” camminando (possibilmente) sicuri nel quotidiano, con rispetto della… “giustizia”, ma, di contro, ancora una volta solo l’equità, o “epichèia”, permette di declinare umanamente il sintagma correlato “giusta-libertà” o “libera-giustizia”, perché una libertà senza un’equa giustizia è umanamente insensata
Chi mi conosce sa che la frase per me più rappresentativa del concetto–valore–suggestione di “Libertà” è questa: “LIBERTA’-E’-VOLERE-CIO’-CHE-SI-FA“, non “Fare-ciò-che-si-vuole“. Il verbo decisivo della mia tesi è “volere”, perché presuppone un esercizio, quello della volontà, che a sua volta deve essere messa in moto dall’intelligenza, cioè dalla capacità di leggere-dentro le cose, gli eventi, e di de-cidere (scegliere tra “a”, “b”, “c”, etc.) ciò che è meglio secondo la scalarità morale-pratica seguente: l’utile, l’opportuno, il necessario nelle relazioni inter-umane…