Vedere casa nel pomeridiano caldo quasi agostano mi consola. (Santa Maria degli Angeli – Pordenone) Ritorno da una tre giorni inaspettata all’ospedale grande della Destra Tagliamento, da Pordenone, che – da friulano delle Terre di Mezzo – mi è più simpatica di Udine, da sempre, perché è contaminata da una cultura “venetese” più spigliata rispetto a una certa cupezza friulana o al brutto “venetico” parlato in Udine centro dalla borghesia professionale e compradora. Ora sono un uomo telematico, perché la…
memoria
Intelligenza, cultura, scolarizzazione: interdipendenza, circolo virtuoso… o non c’entrano nulla l’una con l’altra?
La dico semplicemente: l’intelligenza, come dice la parola stessa (in latino intus-legere), è la capacità umana (innanzi tutto) di “leggere-dentro” e in profondità le cose del mondo e le vite degli esseri umani. Certamente vi è una letteratura e una bibliografia pressoché infinita che parla dell’intelligenza; vi sono in tema cospicui trattati di filosofi come Aristotele, Locke, Hume, etc, di psicologi contemporanei come Carl G. Jung e Steven Pinker, tra molti altri. Vi sono, da un lato, scuole di pensiero…
Leone XIII: Rerum Novarum
riflessioni filosofiche, teologiche, pastorali (a cura del Dottor Pierangelo D’Andrea, mio valoroso studente) (Pubblico con grande piacere in questa sede questo originale saggio di Pierangelo, che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare nell’ambito formativo dell’I.S.R.R., di Udine, Gorizia e Trieste, afferente alla Facoltà Teologica delle Venezie. Pierangelo, consapevole del momento di drammatica incultura, se non di analfebetizzazione che stiamo attualmente vivendo, mi ha offerto questo prezioso contributo, a commento della fondamentale enciclica di Papa Leone XIII, che…
Gareth Southgate è un vero gentiluomo… cari lettori, me ne trovate uno tra i dirigenti della Federazione Italiana Giuoco Calcio?
…dimanda rettorica, anzicheno. Io non ne vedo alcuno, a partire dall’illustre signor presidente Gravina. Il gentiluomo, come propone Treccani, è “Uomo che rivela signorilità e distinzione, estrema correttezza e lealtà nei rapporti umani e sociali.”. Ecco. (Gareth Southgate) Ne ho individuato uno: Gareth Southgate. Il Commissario Tecnico della nazionale inglese di football si è dimesso dopo la meritata sconfitta con la Spagna. L’Inghilterra a mio avviso sarebbe dovuta uscire agli ottavi con la Slovacchia, visto che perdeva 1 a 0…
L’educazione e l’eleganza, dai tempi di Petronio Arbitro ai nostri
Più o meno tutti sanno che cosa siano l’educazione e l’eleganza, almeno nel significato corrente. L’educazione è la virtù del buon comportamento verso gli altri, una manifestazione di rispetto e di riconoscimento dell’altra persona, certamente, è così; l’eleganza è la manifestazione di uno stile esteticamente gradevole nel vestire, nel gestire e nelle posture. E anche nelle espressioni. E’ un muoversi, un vestire e un parlare bene. (Gaius Petronius Arbiter) Tutto qui? Domanda retorica: evidentemente, no! Etimologicamente “educazione” è un deverbale…
La marchesa Cristina Trivulzio di Belgiojoso, una patriota vera, esempio di buona militanza politica
Si legge sul web che Cristina Trivulzio di Belgiojoso, nobildonna nata a Milano nel 1808 ivi morta nel 1871, è stata una patriota, giornalista e scrittrice, e che partecipò attivamente al Risorgimento. Editò giornali rivoluzionari, mentre molte sue opere sono incentrate sugli anni della Prima Guerra di Indipendenza. Ne parlo perché mi sembra una figura interessante di donna collocata in un periodo nel quale le donne, o erano al lavoro in focolari più o meno ricchi, e soprattutto poveri, mentre…
…destra, sinistra, centro… Francia, Inghilterra, Germania e Italia, no, non è il quartetto delle semifinaliste agli europei di calcio, perché lì c’è (c’era) la Spagna, essendo stata la patria nostra prestipedatoria (copy by Gioan Brera fu Carlo) ignominiosamente e giustamente sbattuta fuori, e con gran demerito di calciatori e dirigenti, perché si tratta delle elezioni politiche delle ultime settimane. Pezzo in itinere, stante la boiata pazzesca che ho sentito proferire da tal “Lele” Adani durante il commento a Spagna – Francia vinta dagli iberici: commentando gli (eticamente) giusti fischi al pittoresco (eufemisticamente parlando) Cucurella da parte degli spettatori tedeschi che non hanno dimenticato il fallo di mani in area durante la partita che la nazionale germanica ha perso (non meritatamente), ha affermato che Cucurella “non ha avuto nessuna colpa, perché questa è stata tutta dell’arbitro Taylor”. No, Adani, se Cucurella fosse stato un uomo di coscienza si sarebbe accusato del fallo, e invece è solo un uomo con un pessimo taglio di capelli che lo rende ridicolo, proprio come il suo commento. Si vede che la responsabilità individuale sulle azioni che si compiono liberamente non è importante. Deve trattarsi di una sub-cultura condivisa, vero signor Buffon? Si ricorda il goal di Sulley Muntari in un lontano Milan-Juventus, che lei “non vide”? Io non dimentico
…le “europee” (senza la Gran Bretagna uscita dopo il referendum cameroniano), che hanno punito il macronismo e la socialdemocrazia germanica, premiato il melonismo, ma non il salvinismo; e le politiche inglesi, che hanno dato credito ai socialisti del Labour, (aaah però il compagno Ken Loach, regista di fama e di operai, dice che il compagno Keir Starmer è di destra, bene, se vogliamo seguirlo, anche no ovviamente, resteremo al palo dello sfruttamento dei pochi sui più, estenuati da vane chiacchiere!)…
I “Ritornanti”
“…i Valdesi, incalzati dalle truppe francesi e piemontesi, in territorio di Exilles, scesero dal Colletto dei Quattro Denti verso Eclause e da qui a Salbertrand. Il ponte sulla Dora Riparia, unico accesso allo spartiacque con la Val Chisone, era presidiato dall’esercito francese. Durante la notte i valdesi sferrarono un disperato attacco con una carica all’arma bianca. Le grida dei più audaci “Coraggio, coraggio, il ponte è conquistato!” infervorarono gli uomini che si avventarono sul ponte e riuscirono ad espugnarlo, riscuotendo…
Finalmente lo hanno arrestato! Il signor Antonello Lovato, quello che ha abbandonato Satman Singh senza un braccio messo in una scatola, è stato arrestato per omicidio… TURPITUDINI, CRUDELTA’, STUPIDITA’, FOLLIA: 1) Alessia Pifferi abbandona la figlioletta di diciotto mesi che muore di sete e di fame per andare a trovare il “fidanzato”, e 2) una quarantottenne, Antonella qualcosa, abbandona la madre di ottantaquattro anni, non autosufficiente, che muore di stenti, 3) un padrone di terre in quel di Latina, tale Antonello Lovato, lascia un dipendente indiano assunto “a nero”, Satman Singh, col braccio tranciato da una macchina operatrice davanti a casa, non in ospedale, e quest’uomo, migrante trentunenne, con famiglia, muore dissanguato: INDIFFERENTI. Pazze, pazzo, stupide, stupido, tutti e tre crudeli, criminali? TURPI! Quanti/ quante indifferenti ve ne sono in giro? Voglio dire: quante persone indifferenti a ciò che accade nel mondo, a chi non ha più casa, a chi soffre per le guerre, a chi deve fuggire, perché dove si trova non c’è futuro? Le tre persone citate sopra sono solo la punta dell’iceberg dell’indifferenza, come vizio orribile del nostro tempo?
Nel titolo parole forti, fortissime, di indicibile rabbia personale. Mia. Nel 1929 Alberto Pincherle, cioè Moravia, pubblicò “Gli indifferenti”, un romanzo per quei tempi emblematico, anche se non compreso, visti i tempi. Ciò nonostante la lettura di quelle pagine sarebbe salutare anche ai nostri tempi. Moravia spiega in questo modo le ragioni della sua opera: “Essendo (io, ndr) nato e facendo parte di una società borghese ed essendo allora borghese io stesso, Gli indifferenti furono tutt’al più un modo…
Frasche, private, osmizze: una tradizione di vita e di frontiera
(Pubblico in bella vista questo scritto del mio amico Romeo che parla della Terra di Confine, di luoghi di ristoro, di vini e vivande semplici, che in America si sognano, e noi viviamo, se solo ci spostiamo verso il confine Orientale dove spira, se stiamo attenti, il vento sarmatico.) Una frasca in bella vista, davanti a una porta di casa, lungo la strada o presso un bivio: un richiamo rustico durante la breve stagione di vendita del vino padronale,…