Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Le parole hanno un peso decisivo, caro presidente della Camera Fico: non si dice “rimasti uccisi” dei due poliziotti di Trieste, ma “barbaramente ammazzati”, perché questo è accaduto. Le parole sono da usare con cura, Fico! “rimane ucciso” uno che va a sbattere con la macchina o che cade dall’alto, non chi riceve colpi di pistola in faccia

Non solo si registrano svarioni del “politicamente corretto” come  la frase citata nel titolo, ma a questo si aggiungono posizioni come quelle di tal Vauro, disegnator militante de sinistra, che interviene per sostenere la tesi che la brigatista Saraceni ha pieno diritto al Reddito di cittadinanza, ma non in base a una riflessione etica. Prima dell’un tema e poi dell’altro, qui tratterò. Ho letto anche critiche ingenerose a carabinieri e polizia, a volte ai limiti dell’irrisione, commenti indecenti. Il linguaggio…

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Approssimazione e compromesso

L’epistemologo, o filosofo della scienza, austriaco Karl Popper sostiene che, a volte, l’accezione e l’interpretazione di certe espressioni sono errate. Eccome! Confermo: decine o centinaia di volte, specialmente di questi tempi nei quali i linguaggi espressivi sono quasi abbandonati alla più sciatta trascuratezza nei “luoghi della comunicazione”: in tv, sul web e perfino a… scuola, e qui non parliamo del lessico quotidiano, dove e quando la vigilanza sulla qualità del “detto” è proprio di ordine infimo. Non intendo, ovviamente, semper…

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Lo ius culturae, i sedicenni, il ministro Fioramonti e l’ossessione del Crocefisso

Come si dice a Roma… “Arridatece Toninelli“, perché pare proprio che ogni governo, da qualche tornata politica, abbia il suo “toninelli” (nome comune metonimico). L’ultimo della serie pare sia nientemeno che il ministro dell’istruzione e dell’Università, il dottor Fioramonti, ora assiso sullo scranno che fu di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile. Due tornate governative fa avevamo la ministra Fedeli, provvista di diploma di terza media e di un diploma triennale di servizi socio-assistenziali, mi pare. Non giudico le persone…

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L’analfabetismo funzionale e i suoi rimedi

Da tempo utilizzo spesso, come caro lettore avrai senz’altro constatato, la campana di Gauss per sintetizzare la statistica percepita, e perciò non oggettiva, dell’alfabetizzazione primaria/ funzionale degli italiani, basandomi sulla crisi del pensiero critico, sulle scelte di voto e su altri parametri che citerò più avanti. Mi sono accorto che lo schema “10/ 80/ 10% è accettato anche da altri ricercatori di varie discipline scientifiche. L’ultimo dei quali è il prof Gilberto Corbellini, che leggo volentieri sul Sole24Ore della Domenica,…

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Il futuro inizia… prima

Che cosa significhi il titolo vediamo insieme. La frase mi è venuta così, all’improvviso, e l’ho scritta. Secondo sant’Agostino il tempo futuro non ha consistenza ontologica, vale a dire non è (cf. Libro XI de  Le Confessioni), ma è solamente speranza, così come il passato è memoria, esistendo solo il presente, ma come presente-del-presente, continuamente cangiante, ché ogni istante si trasforma in passato e annichila l’istante che era futuro fino a… un istante prima. Insomma, si potrebbe anche dire…

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E’ indispensabile richiamare i fondamenti etico-politici dell’agire umano, analizzare la situazione e il fabbisogno sociale, verificare le compatibilità economico-finanziarie dello Stato, decidere scegliendo con chiarezza e precisione, pianificare, programmare le attività, legiferare: è il mestiere di chi governa… per il quale bisogna avere le competenze e la passione morale

“Learn, discuss and then decide”. In the most famous of his “Useless Sermons“, Luigi Einaudi, the great economist and second President of the Italian Republic, posed the question that is still crucial for all lawmakers: “Is deciding without knowing of any use?”. His answer was clear: no, it is not. “Hasty laws beget new laws meant to amend and perfect; but since the new ones stem from the urgent need to remedy the flaws of the badly designed…

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BABBEI: l’80/ 90% centrale e i 5/ 10 a dx e sx della curva a campana di Gauss, e la sua utilità per valutare la distribuzione delle intelligenze individuali

Carl Friedrich Gauss è stato uno dei maggiori matematici dei XVIII e XIX secoli. Di famiglia modesta, studiò a Gottinga fino al dottorato in matematica, ma non è mai stato professore ordinario, bensì solo docente straordinario e con poca passione per l’insegnamento. Il princeps mathematicorum, si mantenne agli studi con il beneplacito del duca di Brunswick, ché come si usava al tempo, o un intellettuale aveva mezzi suoi per sopravvivere, oppure faceva la fame, a meno che qualche illuminato mecenate…

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Arguzie e facezie, nonché quisquilie “stelliniane” di mezzo secolo fa

Ancora la memoria del carissimo e valoroso amico Nando, o Ferdinando che dire si voglia, tanto gerundio era, è e rimane tale, pesca dallo sterminato compendio di aneddoti risalenti al precedente secolo e millennio, che la frequentazione del nobile Regio ginnasio-liceo udinese, eredità barnabitica e napoleonica, produsse con dovizia di impegno da parte di molti, irrorata da anni spiritosi e da spiriti impetuosi, o il contrario… ma fai tu, caro lettore, come desideri.   La vittoria del fazzoletto Guai a…

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Felice Gimondi, il Tour più bello

Caro Felice, ero ragazzino nel ’65 quando quel Tour, pronto per Vittorio Adorni o, finalmente, per Raymond Poulidor, veniva vinto da te, un ragazzo che non avrebbe neppure dovuto esserci. Adorni aveva appena vinto benissimo il Giro d’Italia, ed era il primo favorito, e Pou Pou voleva rompere l’incantesimo che fino ad allora l’aveva visto quasi sempre secondo, spesso dietro a Jacques Anquetil, purosangue normanno. E invece a Parigi in giallo arrivasti tu, il ragazzo di Sedrina, il figlio della…

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Bracconieri e masnadieri di tutti i generi e di tutte le specie, di ieri e di oggi

Sappiamo che nell’antichità la selvaggina era considerata res nullius, cioè proprietà di nessuno. La proprietà privata e il Medioevo comportarono che la selvaggina divenisse esclusiva proprietà del feudatario, del re e dei loro ospiti. E il popolo, per sfamarsi, si dedicò al bracconaggio, che divenne reato da codice penale. Negli anni ’90 in Italia la selvaggina ha acquisito lo status di patrimonio indisponibile dello Stato. La fauna selvatica, a quel punto, diventa disponibile solo a chi ha una regolare licenza di caccia,…

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