Sentirsi in balia di vettori causali che non controlli, ma della cui esistenza sei consapevole, a volte è impegnativo, difficile. Ma si fa, si va avanti, si vive, si combatte la buona battaglia mantenendo la fede, come insegna san Paolo, Saulo di Tarso in Cilicia (II Lettera a Timoteo 4, 7). Gli esami del sangue mio, linfa vitale son buoni, anzi quasi ottimi, come se si desse un giudizio sul risanamento di un fiume prima un poco inquinato. Il cavaliere…
memoria
“Quant c’al ven un sgorli di ploia”, in friulano concordiese o “pasoliniano” cioè quando viene uno scroscio di pioggia, ovvero la vita è biografia costante di un progetto
“E la pioggia che va…” cantavano i Rokes di Shel Shapiro nel 1966, “Quant c’al ven un sgorli di ploia“, mi dice Livio guidando verso Sauris in una bellissima domenica d’ottobre, in friulano concordiese o “pasoliniano” cioè quando viene uno scroscio di pioggia, ovvero “Sum et nihil humani mihi alienum est“, (da Heautòntimoroumenos, cioè Il punitore di se stesso, 77) come sentenziava il poeta e commediografo Publio Terenzio Afro a metà circa del II secolo a. C. Viviamo albe irreversibili…
Improvvisatori, dilettanti, orecchianti, apprendisti, professionisti, sapienti: il climax degli umani
Nel titolo i primi tre idealtipi weberiani di solito sono anche presuntuosi, e talora perfino arroganti; i secondi tre di solito non lo sono poiché conoscono la fatica dell’imparare. Stavo viaggiando verso il locus di una lezione dove oggi avrei parlato della libido sexualis in Freud, comparandola anche alla libido potestatis e alla libido pecuniae, che forse sono ancora più forti della prima libido e talvolta con essa interconnessi e compresenti, come in certi satrapi di ogni tempo, sia che…
Simpatia, antipatia, empatia. Due persone, due storie: Ilaria Cucchi e Francesco Tedesco e… io stesso
Può darsi che quello che qui scriverò risulti a qualcuno sgradevole, ma ce l’ho in cuore da qualche anno e ora lo scrivo. Parlo dell’antipatia, dal latino antipathia che deriva dal termine greco αντιπαθεια, formato da αντι cioè “contro” e da παθος ossia “passione”, il quale può significare un’espressione di odiosità, un che di insopportabile, spiacevole, sgradevole, fastidioso, seccante, indisponente, malvisto, inviso e, perfino, ripugnante. Mio padre usava quest’ultimo aggettivo quando voleva spiegarsi su una persona che proprio non gli piaceva.
I modi del potere tra dominio e servizio
Gli attuali governanti italiani, in particolare i due vicepresidenti del Consiglio dei ministri, non sanno distinguere tra le due declinazioni classiche del potere, la declinazione come dominio e quella come servizio, perché sono ignoranti in tutti e due i sensi dell’ignoranza: nel senso tecnico in quanto hanno poca o punta preparazione costituzionale, e in senso morale in quanto non sanno distinguere tra le cose buone da fare e le cose cattive da evitare o, come dicevano i padri latini e…
“Valore” e “valori” in Max Scheler e in altri pensatori
Max Scheler può essere considerato il pensatore contemporaneo che ha più e meglio approfondito il tema dei “valori” in ambito etico-filosofico, a volte dialogando e a volte polemizzando con il filosofo della politica Carl Schmitt. Egli si mantiene in ambito rigorosamente filosofico, poiché rifiuta di sottomettere i valori ad ogni declinazione psicologistica o economicistica. Per lui i valori appartengono a una dimensione simpatetica della relazione tra umani, avendo “valore” in sé, non in funzione di…
Correzione fraterna, vaniloquio, biasimo, maldicenza, giudizio temerario e calunnia
A modo di esempio vediamo qualcosa dell’agire umano a livello interpersonale, una “scala” di comportamenti umani che va dal virtuoso al gravemente vizioso. La correzione fraterna, se fatta in presenza di un riscontrato errore comportamentale di un amico, di un collega di lavoro o di un dipendente, è doverosa e fortemente efficace, come è talora utile e psicologicamente opportuno il biasimo, se del caso, e se espresso con rispetto per la persona e con motivazioni circostanziate. Vi è poi…
Mimmo Lucano, o del tribalismo epistemologico
Quando ho visto la prode e coraggiosissima Boldrini sotto casa Lucano in quel di Riace ho avuto l’ennesima conferma dell’esistenza di una sorta di tribalismo epistemologico, una vera e specifica visione del mondo. Una visione del mondo a senso unico, incapace di vedere i vari strati della realtà e le contraddizioni insite, in essa. Potrei anche essere d’accordo nel merito se si tratta di salvare vite umane in mare, in montagna, nei deserti o nelle città, ma non nei modi nei quali…
Il friulo-scintoismo, una visione del mondo, o del dolore necessario
Quando ero capo del personale della più grande azienda friulana ho avuto modo di confrontare spesso il modo di lavorare della nostra gente, operai, periti e ingegneri friulani, con il modo di lavorare di tedeschi e svedesi, famosi nel mondo per correttezza, continuità e solerzia. Ebbene, i nostri nulla rendevano ai colleghi del Nord per capacità e saper lavorare senza requie, anzi. Impegno costante, dedizione e senso di appartenenza all’azienda erano al massimo.E mi ricordavano la determinazione di mio padre,…
Da Marx a Nietzsche, da Freud a Edith Stein e Clemente Rebora, una esplorazione del pensiero contemporaneo
Cari lettori e gentili allievi, la visione del mondo “laica”, nel senso etimologi co del termine (da làos, in greco popolo) negli ultimi due secoli è l’oggetto del corso semestrale proposto ai miei storici allievi di ogni età, che mi seguono da quasi tre lustri. Si iniziò con un corso di filosofia morale biennale che intitolai Il Bene e il Male nell’Uomo al fine di chiarire, per quanto possibile, la compresenza dei due “stati psico-morali” nell’anima umana, per cui non si…