Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il poeta e il soldato

Chiamato anche il Vate, Gabriele D’Annunzio è ricordato dalla storia contemporanea anche come “poeta-soldato”, per la sua vita avventurosa e, oggi diremmo, multitasking. Preferisco parlarne brevemente come poeta e soldato, separando le due dimensioni esistenziali, per evitare la trita retorica in cui si può facilmente cadere se si accetta il sintagma con il trattino. Non capisco una certa damnatio memoriae nei confronti di questo grande personaggio italiano vissuto e operante in modo fervoroso e vibrante a cavallo tra ‘800…

Continua a leggere

Ipazia, o del tempo che viene

Caro lettore, nel 415 d. C. Alessandria d’Egitto era oramai la capitale culturale dell’Impero Romano d’Oriente. Cristiana nella dottrina monofisita (in Cristo, per i monofisiti,  sarebbe presente la sola natura divina, in contrasto con la dottrina dei Padri antiocheni, i quali sostenevano che in Gesù Cristo vi fosse prevalentemente la natura umana, e lo spiego in modo grezzo, ché il tema è raffinato e complicatissimo), ospitava una fiorente scuola filosofico-matematica ispirata alle teorie platoniche, dove avevano insegnato e insegnavano maestri…

Continua a leggere

Far emergere la consapevolezza

…del cambiamento, del dolore, della possibilità del rialzarsi anche dalla malattia e dall’infortunio gravi, della “rottura biografica”, come cominciamento radicale di una vita “nuova”. Un gruppo di medici mi ha invitato, anche in ragione di mie recenti esperienze “doloristiche”, a svolgere una relazione nell’ambito di un convegno tenutosi al Centro nazionale di riferimento oncologico di Aviano, Propongo al mio gentil lettore il mio intervento, cliccando qui sotto Il significato di salute oggi e il senso del dolore…

Continua a leggere

Ricordando Davide Astori: “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie”

Davide Astori è mancato in silenzio qua vicino, a Udine, la notte prima di giocare con la forte squadra friulana, quasi completamente priva di friulani. Più internazionale della gloriosa Inter di Milano. Quando l’ho saputo dai media, che poi -martellanti- non hanno smesso di ripetere la notizia tutta la domenica, ho prima provato una grande pena, come per un uomo di quarantasette anni del mio paese, morto allo stesso modo tre giorni fa, e poi ho pensato alla folgorante lirica…

Continua a leggere

E ora la Terza Repubblica, ovvero il ritorno della Prima, o della carica dei “tecnicamente ignoranti” incazzati che ora devono mostrare di saper governare, e il declino di presuntuosi alla Renzi, co-distruttore di una sinistra riformista, quasi geneticamente incapace, vien da dire, di ammettere sue personali responsabilità della débacle del PD, e alla Berlusconi, mai-rassegnato-allo-scorrere-del-tempo

Non mi auguravo questo risultato nelle politiche di ieri, ma l’Italia va avanti, 24 milioni di italiani questa mattina sono andati al lavoro, 7 milioni di alunni a studiare, decine di milioni di donne a lavorare in casa anche per 30 milioni di maschi, piccoli, grandi e vecchi. Al di là e nonostante Di Maio e Salvini, Berlusconi e Renzi, vincitori e sconfitti, oppure presuntuosi come D’Alema e Bersani, poveretti. Di Grasso, di quel presuntuoso di Enrico Rossi, di…

Continua a leggere

Dall’inconscio “collettivo” all’inconscio “cognitivo” e rimedi possibili, se del caso

Il dottor Karl Gustav Jung aveva proposto tra le sue dottrine più suggestive quella dell’inconscio collettivo, che è uno dei più importanti archetipi, come li definisce il medico e psicologo zurighese, in grado di dare informazioni sullo stato-delle-cose del mondo e soprattutto dei suoi abitanti.  Miti, sogni, intuizioni sono i mezzi attraverso i quali si manifesta l’inconscio collettivo e ci ricordano che apparteniamo tutti ad una stessa entità: la razza umana. Usiamo il termine “razza”, qui, al di fuori di…

Continua a leggere

Il “badoglismo” come vizio italiota

Mi scusino la franchezza i miei gentili lettori, Badoglio era da fucilare, dopo Caporetto, altro che i quattro alpini di Cercivento, di cui non si riesce a onorare la memoria, togliendo loro l’infamia della condanna  a morte per “fuga davanti al nemico”. Deputati di tutti gli schieramenti patriottici, che mettete il tricolore nei vostri loghi, svegliatevi! Il marchese duca maresciallo Badoglio è stato uno dei fuoriclasse italiani dell’ultimo millennio del “farsela andare bene“, comunque e sempre. Forse non…

Continua a leggere

Da Giacomo Leopardi a Emanuele Severino, una ricognizione del pensiero filosofico italiano del ‘800 e del ‘900

Caro lettore, mi è stato chiesto di preparare per il prossimo Anno accademico un corso dal titolo di cui sopra. Ho accettato con entusiasmo, perché qui in Italia siamo esterofili alla follia, soprattutto con ciò che viene dall’Inghilterra e dall’America, intesa come USA ovviamente. E pensare, non so caro lettore se lo sai, io l’ho saputo da poco, che Elisabetta I Tudor scriveva le sue lettere e i suoi comunicati regali più importanti in Italiano. E’ stato recentemente editato…

Continua a leggere

Verità ed Eternità, o di dove riposano gli “eterni essenti”

Caro lettore, qui accanto trovi un’immagine di Cà Foscari a Venezia, dove ha insegnato per tanti anni il prof Emanuele Severino, che per molte sue idee filosofiche apprezzo molto, come quelle di cui tratto in qualche modo qui. Ho appena letto il suo Dispute sulla verità e sulla morte, edito da Rizzoli in questo inizio 2018. Che esistano verità e eternità è domanda che l’uomo si fa da millenni, in Oriente e in Occidente, dal Siddharta Gautama (cioè il Buddha,…

Continua a leggere

Follia filosofica e visionarietà progettuale

Ho letto in questi giorni Nick Bostrom, fisico, filosofo e neuroscienziato svedese quarantacinquenne, PhD alla London School of Economics, direttore del Future of Humanity Institute di Oxford, nel suo Superintelligenza. Tendenze, pericoli, strategie, Bollati Boringhieri, 2018, regalatomi per il mio compleanno da Alina e Stefano. Un libro furbamente intelligente-intrigante e socialmente pericoloso, se il lettore non possiede una buona cultura filosofico-scientifica e una sufficiente soglia critica. Per esemplificare, forse un po’arbitrariamente una parte del suo pensiero, pur correndo il classico rischio della fuorvianza o devianza…

Continua a leggere