Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Le grandi derive della storia e i diversi sguardi umani sul mondo

Tra papa Bergoglio e Salvini vi sono certamente persone che tengono per l’uno o per l’altro: se si “tiene” per il primo il secondo risulta inviso e viceversa. Ad esempio sul tema epocale dei migranti e dello ius soli. Manicheisticamente, come ai tempi di sant’Agostino o delle lotte guelfi-ghibellini del nostro gran Medioevo. Sappiamo che dai tempi preistorici tutte le popolazioni del mondo si sono spostate, più o meno, dai territori di origine, a volte muovendosi per migliaia o decine…

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L’auto-contraddizione è inaccettabile, insopportabile e intellettualmente disonesta

Più che sopportabili e spesso molto utili sono la contraddizione, la contrarietà, il contrasto, la polemica, e anche il conflitto in un dialogo vero, serrato, tra due persone, tra due intelligenze, tra due posizioni, tra due schieramenti teorici, tra due partiti, tra due squadre, nella competizione che prevede di darsi da fare, anche per vincerla. La contraddizione è utile anche quando si manifesta nella stessa persona, perché può essere un sano antidoto al vizio irrigidente del coerentismo, cioè dell’idea che…

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Il decoro e la vergogna

“Dulce et decorum est pro Patria mori“, cioè è cosa dolce e onorevole morire per la Patria (Orazio, Odi, III, 2, 13). Così credevano i nostri Padri latini. Mi sono chiesto spesso se io sarei morto o morirei per la Patria e, quasi senza esitare, mi sono sempre risposto “sì”, perché se la Patria è la terra dei “nostri padri e delle nostre madri”, e cioè la tua casa, il paesaggio naturale e interiore dove vivi e dove vivono le persone che…

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I terroristi sono infelici

Chi mi conosce o mi legge qui sa bene che non amo né il concetto, né il “nome” della felicità, perché mi paiono ambedue troppo ridondanti e soprattutto irrealistici. Come anche ultimamente ho scritto preferisco il termine “gioia”, gaudio, sentimento e stato psicologico che può convivere -intersecandolo e mitigandolo- anche con il dolore. Seconda premessa: nel titolo vi è il termine “terroristi”. Ebbene qui non intendo tutte le fattispecie di “terroristi” che si siano mai mossi nelle vicende umane.

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Sindacato, sindacati ieri e oggi… e domani?

Ho vissuto il sindacato dall’interno, nella “vita precedente” (per modo di dire), fino a ruoli importanti, regionali, nazionali e internazionali (per un anno sono stato co-presidente dei sindacati della Comunità Alpe-Adria, di cui facevano parte sloveni, croati, carinziani e stiriani, oltre ai veneti e ai friulo-giuliani). Ricordo “gaudiosi” congressi autocelebrativi cui ho partecipato, a Zagabria, Lubiana, Graz, Stoccolma, Bruxelles…, oltre alle grandi kermesse nazionali a Roma, Milano, Rimini, e via andando. Ne conosco bene la storia travagliata, spesso gloriosa…

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Frontiere e limiti come passaggi per andare oltre, nella storia umana e nella vita delle persone…

Si ritiene in ambito storiografico che negli antichi imperi, quando il mezzo di trasporto più veloce e sicuro era il cavallo, dai tempi di Suppiluliuma re degli Hittiti, di Tiglat Pileser III degli Assiri, della Cina della Grande muraglia, di Ciro il Grande, di Alessandro e del magno imperium di Roma, fino a Gengis Khan e Timur Lenk, le amministrazioni centrali dovevano essere raggiunte in non più di quattordici giorni, pena lo sfaldamento delle strutture politico-amministrative. I Mongoli stessi…

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Gli sguardi, i momenti, l’intuizione, il coglimento del senso, il valore di ogni cosa che si fa

Ultimamente, mi rimproverano un po’ di questo carissime persone, che sto facendo forse un po’ troppa autocritica della mia frenesia operativa, del mio muovermi multitasking, del mio essere-presente in molte situazioni, del mio scrivere e pubblicare, tre libri in due mesi (per circostanze e coincidenze), etc. Ma stai un po’ tranquillo ché ti fai male, dai, sembra emergere dal mio prezioso network di amicizie e solidali colleganze. Va bene, devo rallentare anche per manutenermi un po’ in questa fase…

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La gioia

Caro lettor domenicale, la gioia non è la felicità, come ho qui già scritto. Lo proviamo ogni dì che passa. E’ il semplice gaudium latino, non la felicitas, falsamente duratura, se non fecondata (felicitas-fe) dall’impegno e dalla fatica quotidiana. Ho scritto altrove che la gioia può anche contenere o essere contenuta dal dolore. Il miglioramento di una situazione di salute precaria genera gioia, fa sorridere: sta capitando proprio anche a me che mi son preso un’infreddatura con mal di schiena inusitato,…

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Come un grazie all’Incondizionato e a chi mi ha voluto e mi vuol bene, conoscendomi, qualcosa della mia vita

Caro lettore, alcuni narrano di essere stati spinti dagli amici a scrivere una biografia, facendomi morire dal ridere. Solitamente si tratta di falsi modesti matricolati, presenti in ogni dove, tra i laici e i chierici, ché la superbia vera monta là dove te l’aspetti e anche dove non penseresti mai albergasse. Accade. E allora io ho deciso di scrivere qualcosa di me come in un pezzo di Wikipedia privata (anzi qualcuno sta preparando un pezzo su di me per…

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L’io e il mondo, il tempo e la memoria

Come siamo fatti bene, come funziona bene il nostro cervello! Stavo pensando che se dovessimo ricordare più o meno in contemporanea tutti i dolori, le sofferenze, le mancanze della nostra vita, non reggeremmo, forse. Invece, lui seleziona, colleziona, “dimentica”, ricorda, memorizza, anestetizza, amnesizza e riporta in mente, e fa tutto questo nel tempo che percepiamo scorrere, più o meno velocemente (cf. Agostino, Bergson, Einstein). Questo “lui” è un “io”, il nostro-io, bio-macchina che presuppone, contiene, pone la sua stessa coscienza…

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