Caro lettore in questo luglio strano, l’uomo pedala rabbioso nel sole pirenaico. E’ Ottavio da Colle Umberto. Vince contro Francesi (Pellissier), Lussemburghesi (Frantz) e Belgi (Buysse) il suo secondo Tour. Tappe di quattrocento chilometri sfiancano i ciclisti, polvere strade sterrate, pipì in corsa allargando il pantaloncino di lana. Stravolti e infangati con i tubolari a tracolla arrivano al traguardo che fa notte. Tourmalet e Izoard sono già nomi e tregenda. Gino il toscano si ritira dopo l’aggressione, Fiorenzo in maglia gialla.
memoria
imbecillitas
Caro Lettor di piena estate, ier mi portava in un local taberna de la cittade furlana. Eromi seduto in attesa dell’oste voglioso d’un gelato ai gusti lattei, come nocciola. Presa in man la “rosea gazzetta” per veder le imprese dei nostri pedalatori in terra di Francia, m’accingeva a piacevol lettura de li scrivani specialmente versati a narrar d’epiche imprese in contrade lontane e talora inimiche, ché la terra dei Franchi occidentali in tempi alterni è. Or dunque leggeva delle…
la rabbia e il dolore
C’è un fiore di campo ch’è nato in miniera per soli pochi giorni lo stettero a guardar di un pianto suo dolce sfiorì in una sera a nulla le nere mani valsero a salvar. Sfiorisci bel fiore sfiorisci amore mio che a morir d’amore c’è tempo lo sai. Cantavano anni fa Enzo e Francesco. Ora la…
ingordigia e sobrietà
Mio caro lettore, il termine ingordigia di solito rinvia al comportamento di chi non ha mai abbastanza di cibo, al vizio capitale della gola, quindi. In realtà, il concetto di ingordigia è più significativo nella sua accezione metaforica, concernente un mai sopito e insaziabile desiderio di accumulare sempre di più, beni, ricchezze, proprietà, soprattutto nella forma del denaro. Suoi sinonimi o paronimi, se di cibo: voracità, insaziabilità, famelicità, ghiottoneria, golosità; se di denaro: brama, bramosia, cupidigia, avidità. L’ingordigia, se…
eroi e altri esseri umani
Ciro Esposito è morto. A Scampia si sono raccolti attorno al suo feretro migliaia di persone. Hanno parlato la fidanzata e la madre implorando contro ogni violenza legata allo sport. Qualcuno ha definito Ciro “eroe“, ma c’è un equivoco. Ciro non è un eroe, ma una vittima. Forse anche di se stesso, non solo del delinquente decerebrato che gli ha sparato. Eroi sono persone come Salvo D’Aquisto o il padre Maximilian Kolbe. Il primo fucilato dai tedeschi in luogo…
il caffé sospeso
…gentile l’avventor che lascia a sconosciuti il caffè sospeso. Un’abitudine napoletana, che dice amabilmente di questa antica e bellissima cittade. Uno ordina un caffè e ne lascia uno pagato, per uno sconosciuto, che entrerà, non si sa quando. E’ come un amo solidale lanciato nell’immensa miriade delle circostanze. Sembra che tutto sia periglio per le strade della gran Nuova Città degli Elleni, ma non è vero: lo è per la semplificazione delle gazzette, dei titoli urlati, della faciloneria, del banal dire di molti mestieranti…
le virtù private e le virtù pubbliche
Nell’antica Roma, caro lettore, che era maestra di umanità e non solo conquistatrice, venivano insegnate le virtù del cittadino, suddividendole in private e pubbliche. Leggendo l’elenco che qui sotto propongo viene quasi un capogiro, pensando alla dimensione morale dei personaggi coinvolti nelle bruttissime storie di tangenti e corruzione a Venezia, ma non solo: la mappa italiana ne è molto fornita. Né ci può consolare la teoria del “mal comune“, visto che la corruzione alligna ovunque, in tutti gli stati…
la bellezza e gli imbecilli
Caro lettor della domenica, ieri pomeriggio, tra migliaia di brave persone che aspettavano i ciclisti del Giro d’Italia sull’erta salita dello Zoncolan, ho visto alcuni imbecilli. Sì, non possono essere che così definiti: imbecilli. L’imbecille è colui che ha bisogno del baculum, del bastone, per sostenersi. Ma in questo caso è metafora per dire che vi è chi necessita di un bastone per ovviare alla debolezza di mente. Ecco un breve elenco di imbecilli: imbecille è chi sventola la…
sporcaccioni recidivi
Caro mio ospite, …se qualcuno si meraviglia o addirittura si scandalizza per gli arresti “eccellenti” (chissà perché si dice così?) legati all’Expo 2015 di Milano e all’affaire mafioso di Scajola è un ingenuo. Sento anche le excusationes non petitae di coloro che paventano a causa di ciò un danno elettorale, dicendo che -come sempre- in Italia la giustizia è “a orologeria“. Di che cosa si tratta, invece? Di disonestà allo stato puro, di assenza dei più elementari principi morali, quelli di mia nonna…
Bella ciao
Caro lettor del mattino, come ogni anno il 25 Aprile si scatena la stupidità, mentre il ricordo si fa memoria. Non v’è dubbio che la ricorrenza è memoria di liberazione, e che il popolo italiano vi ha partecipato settant’anni fa. In modo variegato, più o meno sincero, con non pochi opportunismi, visto che fino a un paio di anni prima erano quasi tutti “fascisti“. E’ altrettanto vero che “dall’altra parte” non tutti erano cattivi e allievi serial killer. E’…