“Occupati di ‘sta roba del terremoto perché qui bisogna partire in quarta subito, non è che c’è un terremoto al giorno“, raccomanda al cognato Francesco Maria De Vito Piscicelli… e il cognato, tale Gagliardi: “Eh lo so (ride)”, e Piscicelli: “Così per dire, per carità… Poveracci“. e l’altro: “Vabbuò, ciao“, e il primo: “O no?”, risposta: “Eh, certo … Io ridevo stamattina alle tre e mezzo nel letto“, e: “Io pure“. (intercettazioni telefoniche riportate sulla stampa nazionale il 12 febbraio…
memoria
Svarioni in Giro (d’Italia)
Ascolto Bulbarelli e Cassani commentar la tappa del 100° Giro d’Italia che si conclude a Trieste sulle Rive… e torno con la mente a ricordi lontani, quando per Adriano Dezan Coccau diventava Coccò, Timau Timò, Cimolais Simolé, Claut Clò (pronuncia alla francese, ai confini dell’Austria!), e Spilimbergo si trovava a confini della Svizzera. Oggi è successo qualcosa di analogo, Bulbarelli loquente: – l’ordine dei fiumi che si incontrano entrando in Friuli sarebbe: Stella, Isonzo, Tagliamento e Timavo, e il Tagliamento raccontato non è…
Tommy, The Wall, Guerre e Muri
Prima la voce di Roger Daltrey e poi quella di David Gilmour. Domenica mattina contro la guerra e contro i “muri”, dentro e fuori di noi. Who e Pink Floyd, tra la fine dei ’60 e gli ’80. La giornata è uggiosa come una delle ultime canzoni di Lucio Battisti. Gli arpeggi si alternano alle bombe. Struggimenti rinnovati nelle dis-torsioni e torsioni del tempo. L’ineluttabile sortito dal belluino albergante nell’umano. “…they are breaking the Wall“. Muri, fuori e dentro l’uomo. … e…
“A flagello Terraemotus, libera nos Domine”, L’Aquila, 6 aprile 2009
Quando le acque o la terra prendono il sopravvento l’uomo torna ai tempi primordiali della pietra. Guarda attonito i muri sbrecciati e la sua casa crollata e non si allontana. Preferisce dormire in macchina in vista del luogo, dell’utero nel quale si è chiuso per dormire migliaia di notti, dove è nato, dove sono nati e forse morti i suoi genitori, nonni, bisavoli, dove con uno sguardo si raggiunge la fontana e la chiesa, e l’angolo dietro la latteria del primo bacio, dove… …
Fiori di Carnia, Cima Sappada e Paluzza, 8 marzo 2009
Le tombe son piene di neve. Riposa, l’operaia Angelina. René e Agostino con lei, sepolti tra il Siera e il Peralba. Un garofano rosso è rimasto. Più a oriente, tra i monti, una donna. Il cielo inrosato la avvolge. Un garofano rosso ha il suo posto. Pero el cielo no tiene frontera y el espirito vuela. memoria…
Ricordo un uomo, Alexander Langer
Serate a Spello e a Bolzano di metà stagione, quando basta un pullover sopra la maglietta per difendersi a sera dal venticello che sale dalla…