Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Colloqui e soliloqui, o di come “aspectus Animae Ratio sit”, cioè di come “lo sguardo dell’anima sia la ragione”

Leggo sant’Agostino come viatico per la buona notte e il buon risveglio. Già incontrai i Soliloquia durante gli studi teologici, ma ora ne ho una copia dell’editrice Lorenzo Valla, tradotta e commentata da un maestro, l’insigne patrologo Manlio Simonetti, nella cui linea disciplinare mi inserisco. Già il genere letterario cui afferisce il volume è assolutamente nuovo, quantomeno per quanto attiene ai “personaggi” presenti. Non si tratta di due o più interlocutori diversi, come nei dialoghi platonici, dove, oltre a Socrate,…

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Cumo tu poetis denant dal Pari, cjar amì, pre’ Meni, ora tu poeti davanti al Padre, caro amico, pre’ Meni

Cjar pre’ Meni, ho saputo che te ne sei andato stanotte,  e io ti ricordo con affetto, le nostre conversazioni sul poetare come lavorare, come essere operai della parola. O anatomopatologhi… della parola, che è sacra, pregnante, densa, piena di verità, se la si rispetta. La parola, oggi strapazzata, negletta, che tu curavi con acribia amicale ed esperta. Tu scrivevis a man, cun cure e precision, e io leevi ce che o vevin di publicâ su le Agende…

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pedalate di pensieri

Pedalando, per vincere il freddo intenso di questo gennaio, penso, mentre il paesaggio nitido dell’inverno mi circonda. Non ci sono auto, nulla si muove, se non le ruote della mia bicicletta sotto lo sforzo della pedalata regolare. Neppure un alito di vento, quel burian sarmatico che ho sentito nelle scorse uscite, freddissimo, grazie a Dio, ma stamattina sono meno 6 o 7 sotto zero. Verso le undici incontro anche altri ciclisti allegri, forse a zero gradi o meno uno. La…

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Il giorno del giudizio

Leggiamo insieme il brano di Matteo da 25, 31 a 46, dove l’evangelista racconta della scelta dei poveri, gli anawim, gli ultimi, cui il Signore offre particolare attenzione e misericordia, sentendo pietà per la miseria e il limite umano fin nei suoi visceri, detti in ebraico rahumin, cosicché il suo giudizio terrà conto soprattutto del “cuore”, cioè dei veri sentimenti, della autentica vocazione umana, quando, nella parusìa, la seconda venuta, evocata anche dal Corano (Sura 43, 59-61), verrà a giudicare i vivi…

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La forma di Dio

Caro lettore, per i cristiani la forma di Dio è Cristo. Certamente Cristo-Persona, che manifesta il Padre nell’Incarnazione e anche nel limite umano. Ma il termine “forma” va inteso pure nella sua accezione metafisica, come principio dell’essere, come potenza d’essere, come essenza stessa delle cose, in quanto loro natura (cf. Aristotele e Tommaso d’Aquino). La forma è tutto, sostanza più materia, determinata dallo spirito, cioè dalla potentia oboedentialis ordinata. E mi scuso anch’io, come fece milleseicento anni fa Sant’Agostino, dopo aver…

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La Provvidenza e la previdenza

Il termine πρόνοια, pronoia, una sorta di pre-visione o pre-comprensione (prefisso “pro”, cioè prima, davanti, e termine nous, mente, intelletto, organo del ragionamento), è presente negli Atti degli Apostoli 24, 2-3 con questo testo: “Egli fu chiamato e Tertullo cominciò ad accusarlo, dicendo: «Siccome per merito tuo, eccellentissimo Felice, godiamo molta pace, e per la tua previdenza sono state fatte delle riforme in favore di questa nazione, noi in tutto e per tutto lo riconosciamo con viva gratitudine […]“, e  si…

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I piedi nell’erba

Inverno e gabbiani nella campagna silente, terra scura e orizzonti sfumati da una lieve nebbia mattutina incontro, viaggiando leggero, in bicicletta. Il cielo ha colori che si stemperano dal grigio tenue a parvenze leggere d’azzurro, poche automobili lungo la strada che porta a borghi lontani, invisibili agli occhi del viandante. Oltre filari di tronchi scuri, oltre le zolle arate di fresco, oltre la curva che si perde nella brughiera. Si sta oltre l’autunno e l’inverno incombe, con la sua…

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il miracolo dei giorni e la morte di Fidel

Esiodo ha scritto Le Opere e i Giorni, per parlare dell’origine del mondo, così come queste antiche cose si narrano nel libro biblico della Genesi e nelle leggende mesopotamiche di Gilgamesh, e infine nei racconti cosmogonici delle grandi tradizioni religiose e filosofiche indo-cinesi, mentre noi scriviamo ogni giorno la nostra vita, dando per scontato che al giorno precedente seguirà il giorno successivo. In attesa del volo per Ronchi da Roma, comodo per orario e cose da fare, finalmente, penso al miracolo dei…

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L’affidamento del “buon ladrone” (Luca 24, 35-43)

In questa domenica novembrina la liturgia propone il vangelo secondo Luca al capitolo 23. Ecco il testo: “35Il popolo stava a vedere, i capi invece lo schernivano dicendo: «Ha salvato gli altri, salvi se stesso, se è il Cristo di Dio, il suo eletto». 36Anche i soldati lo schernivano, e gli si accostavano per porgergli dell’aceto, e dicevano: 37«Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». 38C’era anche una scritta, sopra il suo capo: Questi è il…

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La pazienza di Giobbe, l’azzardo teologico del padre Cavalcoli e la superficialità di Cruciani

Conosco il padre domenicano Giovanni Cavalcoli dai corsi teologici frequentati a Bologna nei decenni scorsi. Anch’io sono dottore in teologia (e altro) come il padre, che fu mio docente di ontologia e metafisica. Lo ricordo per i suoi tratti gentili, la sua disponibilità, la sua cultura. Ho potuto parlare con lui innumerevoli volte, trovandolo sempre attento all’ascolto e al confronto tra idee diverse. Niente a che vedere rispetto a come viene dipinto in questi giorni dalla grande stampa, sul…

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