Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Un vescovo

“Mi ero affrettato molto verso la fermata dell’autobus per accogliere il nostro illustre ospite con la dovuta cortesia. Il parroco mi aveva pregato di andare con l’auto a prendere Monsignore, che arrivava da… Allora, tra i primi obiettori di coscienza prestavo servizio presso la Caritas diocesana e le parrocchie del capoluogo. Io ero di stanza a Rorai Grande con don Verdiano,…” così mi racconta l’amico Fabio di un qualcosa che l’ha segnato profondamente, accaduto ventisette o ventotto anni fa.

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Ho visto Dio di spalle, ma non aveva tempo per me

Nel racconto biblico di Esodo (3,6) vi è un passaggio in cui Mosè intravede Dio, ma non faccia a faccia, temendo di morire, e perciò si nasconde il viso con il mantello. La chiamata da parte del Signore si completa con la dichiarazione del Nome stesso di Dio (3,14) “Io-sono-colui-che-sono, …dì agli Israeliti che Io-sono ti ha ordinato…”. Mi è stato raccontato un episodio di questo genere: “Ero lì tra il sonno e la veglia, sedato, in terapia intensiva, e mi…

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Il vento di Samatorça

Ricordo il vento di Samatorça. Soffiava non si sa bene da dove nel piccolo cimitero, dove è sepolto nella terra Ladi Rebula, con una croce di legno e qualche fiore. Il muretto circostante è basso e lascia intravedere il bosco, nascondimento per animali e transito del vento. Tra i rami degli alberi si attorciglia e si divincola il vento, come spirito delle anime salve lì seppellite, con varia pietà, con diversa memoria. Ricordo il vento di Samatorça. E poi…

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la casa e la tenda

Caro lettor “dell’angelo“, l’Omelia 17 di Origene sul libro dei Numeri (cap. 24) inizia così: “E’ ormai tempo di esaminare che cosa è detto in quel che segue: Quanto sono belle le tue case, Giacobbe, le tue tende, Israele! Come boschi ombrosi, come giardini lungo i fiumi, come le tende che il Signore ha piantato, come cedri presso le acque. E dopo la bella traduzione italiana di M. Simonetti, apprezziamo il poetico testo latino: Quam bonae domus tuae, Iacob,…

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spoliazione come ritorno all’essenziale

Spoliazione in greco si dice kènosis,  letteralmente “svuotamento” o “svuotarsi”. Il termine è teologico e mistico, essenzialmente cristiano, ma non privo di sfumature semantiche presenti anche in altre dottrine religiose. In greco antico κένωσις, kénōsis,  deriva dal sostantivo κενός, kenós, che significa “vuoto”. Nella Lettera ai Filippesi Paolo scrisse: “Cristo svuotò se stesso (ἐκένωσε, ekénōse)” (Fil 2, 7, Cf. Bibbia di Gerusalemme), utilizzando il verbo κενόω, kenóō, che, appunto, significa “svuotare”, o “spogliare”. Il testo (2, 5-11) (…) 5 Abbiate in voi lo stesso…

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La misericordia contro la stupidità

Francesco papa continua nel suo lavoro rapido di desclerotizzazione della Chiesa e di sveglia intellettuale erga omnes. Ora, sulle orme di Benedetto XVI che ha rinunziato per fargli spazio, non esita a dire a una televisione messicana che il suo compito, e la sua restante vita non dureranno tanto. E giù illazioni, talk show, chiacchiere banali e mortali (per le menti prive di soglia critica). Ha semplicemente detto ciò che, ragionevolmente, può pensare un uomo, un maschio di quasi settantanove anni. Ricordo…

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Il Testamento di Paolo

L’infermiera polacca e il paziente Sikh, lei gentilissima ed efficiente e lui rispettoso e discreto: all’Ospedale di Santa Maria degli Angeli, a Pordenone. Stamani, mentre aspettavo in reparto il mio turno per la medicazione. E’ proprio cambiato il mondo, cambiato, mescolato, intriso di genomi sempre più ricchi di varietà umane. Lettera ai Galati 3, 28, che mi torna sempre in mente: tutti gli uomini sono uguali in Cristo, non c’è più donna e uomo, ebreo e greco, schiavo…

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Intorno al tempo

Se i fisici hanno tolto la variabile “t” dalle loro equazioni, da quando è stata accettata la dimensione spazio-temporale come quarta, oltre alle tre spaziali, non è detto che per la vita umana, oltre che per il senso comune, il tempo come concetto legato alla realtà, sia sparito. Dal tempo come successione di “prima e di poi” aristotelico, al tempo assoluto di Newton (su cui Leibniz nutriva seri dubbi, perché questi riteneva essere il tempo un “rapporto tra eventi”, ma tra i due…

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Percorsi e discorsi contro la stupidità e il terrore

Si tratta sempre di itinerari, fisici e logici, a volte veloci e a volte lenti, a volte complessi e a volte semplicissimi, ma non per questo meno importanti, anzi. Talora la profondità va più d’accordo con la lentezza e con la ponderazione, che con la velocità furente della competizione per il successo o il potere: lentius, piuttosto che citius, come raccomandava il carissimo Alexander Langer. In un mondo in cui la frettolosità, lo sguardo sfuggente, la semplificazione, la criptazione, l’acronimizzazione dei messaggi…

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Oltre

Da un po’ di tempo sto forse un po’ troppo biologizzando con lo “scimmione nudo” non è che sia diventato all’improvviso positivista materialista biologista riesco ancora a sillogizzar e poetar versi e ascoltar musica come questo meriggio d’invernal limpieza la Marcia funebre per il fratello Maurer di Wolfi Amadè e il Preludio all’Atto terzo del Lohengrin di violini e corni con un climax e il suo contrario fino al nulla del silenzio ch’è ben altro e oltre e poi dal Live Sultans of…

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