MMD è sotto chiave. E adesso? Chi gli ha consentito di stare trent’anni in latitanza, visto che, se si vuole vivere un po’, si deve essere visibili, in qualche modo, almeno per qualcuno, a meno che non si trascorra il tempo in una grotta in mezzo ai boschi o in un luogo remotissimo di caccia pesca e raccolta, come i primi sapiens? Non mi è piaciuta Meloni che è schizzata a Palermo come una furia per congratularsi con il comandante…
mito
Della polemica suscitata da mons. Georg Ganswein sull’uso della lingua latina nelle liturgie, e sul suo ruolo perduto di Prefetto della Casa pontificia dopo la rinunzia di Benedetto XVI e l’elezione al Ministero petrino di Papa Francesco, o del diritto ad attuare lo “spoil system” da parte di chi governa, cioè di cambiare i più stretti collaboratori quando ci si assume un “ruolo direttivo centrale”, e le relative e connesse responsabilità verso la struttura interna e verso tutto il mondo
Sinceramente non mi aspettavo che questo intelligente prelato, mons. Georg Ganswein, neanche terminate le esequie di papa Benedetto XVI, abbia dato fuoco alle polveri di una polemica inutile e dannosa, che riguarda, da un lato la Santa messa in lingua latina, dall’altro il suo ruolo di Prefetto della Casa pontificia, venuto meno -a suo tempo -per volere del nuovo Papa. E’ evidente che la “cosa” non è nata giovedì 5 Gennaio 2023, ma era latente da tempo e –…
La Profezia. “Ingravescente aetate…”, così nel febbraio 2013 Papa Benedetto XVI (“al secolo” ProfessorJoseph Ratzinger), rinunziava al “Ministero petrino” come “lavoratore nella vigna del Signore”. Ora è oltre la porta oscura della morte, nella Visione beatifica. Con rispetto, ammirazione e riconoscenza scrivo di lui
“Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l’età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino“. (Papa Benedetto XVI, con un breve discorso in latino, annunciò in questo modo la rinunzia al Ministero papale il 28 febbraio 2013.) Parto da questa dichiarazione per parlare un po’ di Joseph Ratzinger, studioso e docente di Teologia tra i più importanti della contemporaneità, presbitero e…
Que viva Argentina, ma che brutta la vestaglietta di Messi! “Sport-washing” di bassa lega, e che brutti i comportamenti, avuti dopo la conquista del titolo mondiale, del “Dibu” Martinez, portiere argentino dell’Aston Villa, un gran maleducato. Punti persi per la gloriosa Nazionale argentina, cui io tengo, subito dopo l’Italia!
E’ come se fosse “andato a posto” un evento naturale, e perfino razionale, della storia del calcio, che abbia vinto l’Argentina il mondiale di calcio, pure se in… Qatar, cioè in uno dei posti attualmente più sbagliati del mondo, forse battuto nel genere solo dalla Corea del Nord, dall’Iran, dalla Somalia, dalla Libia, dall’Eritrea e compagnia disumana. E naturalmente dalla Russia, che comunque aveva avuto il suo mondiale, (in coabitazione con l’Ucraina!) nel 2018. Avenida 9 de Julio, Santa Maria…
Pensieri, parole e opere per una “sinistra nuova”, evitando – per quanto possibile – le omissioni
Sono interessato a dare un contributo, nel mio piccolo, alla ricerca di temi, argomenti, priorità, ma soprattutto valori etici e politici per una “sinistra nuova”, non per una “nuova sinistra”, sintagma che potrebbe creare qualche ambiguità o fraintendimenti. Mi piacerebbe che questa mia riflessione arrivasse anche nelle stanze dove in molti si stanno dando da fare per farsi eleggere nuovi capi del Partito Democratico. Senza false modestie, penso che potrebbe essergli utile (se non opportuno o addirittura necessario, visto che…
Il raglio dell’asino, ovvero di come la verità “scappa” (nel senso che è incomprimibile) sempre da tutte le parti. Alcuni asini di questi tempi: i genitori, oltre a diversi politici
L’amico Franco che non è esente da peccati, come peraltro ciascuno di noi, io in primis, mi ha offerto una interessante metafora, quella dell’asino che, anche se travestito da cavallo, non potrà mai confondere il suo padrone o il compratore, circa la sua natura di equino. In altre parole, pure se agghindato come un destriero, un asino sarà sempre tale, perché prima o poi gli scapperà un potente raglio. Il raglio non è un nitrito… E questo vale in ogni…
Caro lettore, ti immagini se al Ministero dell’Interno, dopo le elezioni, andasse un amico di Putin, cioè Salvini? …però, voi iscritti al PD dite a Letta di non continuare a fare errori tattici: Zan, jus schola, ora tassazione su eredità, e altre proposte poco tempestive che NON portano neanche un voto… perché sono cose che si fanno DOPO!!! (Un po’ di competenze politiche, santoiddio!). Non so se Letta non riesce a pensarci o se ha consiglieri inadeguati, cosa forse ancora peggiore
Sono esplicito: non mi fido dello sbruffone di colore verde che proclama di voler fare cose impossibili. Non lo nomino neppure. Anche quella signora che prenderà più voti di lui, e che ufficialmente sta più a destra, mi disturba meno, perché è più coerente e meno casinista. Di lei, quanto ad atlantismo, inteso non nel senso kissingeriano o bushiano o trumpiano, e nemmeno bideniano (per scarsa lucidità), mi fido di più che non degli altri due, che non nomino. Si…
Il mito di Narciso
A corredo e documentazione scientifica del precedente post sullo stesso tema (o quasi), ho la grazia da parte dell’autrice, professoressa Anna Colaiacovo, carissima collega di Phronesis e valorosa docente di filosofia, di pubblicare questo saggio. Nel mito, Narciso è un giovane bellissimo, che suscita passione negli altri, ma non è in grado di ricambiarli in alcun modo. Innamorato della propria immagine, muore perché non può congiungersi con essa. Narciso deriva dal termine greco Nàrke, può essere tradotto con torpore (pensate…
“Narciso”, il bel giovine del mito greco-latino, e i suoi attuali emuli nostrani: Berlusconi, Salvini, Conte (in ordine temporale di “successo” personale), e alcuni altri, anche non meno in vista dei tre citati (almeno in parte), di cui tratterò nel testo. Parliamo del narcisismo, e anche della sua deriva istrionica: un disturbo non banale della personalità
Prima di tutto, il mio lettore può chiedersi l’origine del “nome” (ma credo la conosca) di questo atteggiamento-comportamento verso la vita propria e quella degli altri, che ha indubbiamente anche una connotazione nevrotica, come vedremo più avanti, citando i testi scientifici e letterari più accreditati, ed esemplificandolo con la proposizione di tre persone, di tre “figure” politiche italiane del nostro tempo: Berlusconi, Salvini e Conte. Non trascurerò di citare anche un testo biblico che ha profondamente a che fare con…
Nella fotografia, e – diversamente – nei video, vi è una “sovrabbondanza ontologica” dell’essere
“Nunc aeternum“, o l’ora eterna… si ferma nello scatto della foto. Ciò è fondamentale mentre guardiamo le immagini che ci arrivano dalla guerra. Come per quanto concerne ogni altra immagine di cui prendiamo visione. Diverso è il discorso che possiamo fare se consideriamo le figure in movimento del cinema, dai tempi dei fratelli Lumiere, e ora dei video che tutti auto-produciamo con il cellulare e condividiamo con il… mondo. Ma restiamo sul tema della foto. L’espressione video, ma ferma come…