A corredo e documentazione scientifica del precedente post sullo stesso tema (o quasi), ho la grazia da parte dell’autrice, professoressa Anna Colaiacovo, carissima collega di Phronesis e valorosa docente di filosofia, di pubblicare questo saggio. Nel mito, Narciso è un giovane bellissimo, che suscita passione negli altri, ma non è in grado di ricambiarli in alcun modo. Innamorato della propria immagine, muore perché non può congiungersi con essa. Narciso deriva dal termine greco Nàrke, può essere tradotto con torpore (pensate…
neuroscienze
“Narciso”, il bel giovine del mito greco-latino, e i suoi attuali emuli nostrani: Berlusconi, Salvini, Conte (in ordine temporale di “successo” personale), e alcuni altri, anche non meno in vista dei tre citati (almeno in parte), di cui tratterò nel testo. Parliamo del narcisismo, e anche della sua deriva istrionica: un disturbo non banale della personalità
Prima di tutto, il mio lettore può chiedersi l’origine del “nome” (ma credo la conosca) di questo atteggiamento-comportamento verso la vita propria e quella degli altri, che ha indubbiamente anche una connotazione nevrotica, come vedremo più avanti, citando i testi scientifici e letterari più accreditati, ed esemplificandolo con la proposizione di tre persone, di tre “figure” politiche italiane del nostro tempo: Berlusconi, Salvini e Conte. Non trascurerò di citare anche un testo biblico che ha profondamente a che fare con…
Armi e violenza: se e quanto l’abbondanza di armi può alimentare la violenza; quisquilie e pinzillachere: il fantomatico e narcisistico viaggio di Salvini a Mosca; Litizzetto, ignoranza e scorrettezza alla tv di Stato
Le ultime stragi in America (e non so neanche se si tratti delle ultime, mentre scrivo e pubblico il pezzo), quella di Uvalde nel Texas e quella di Tulsa in Oklaoma, attestano un fenomeno sociale più che drammatico, tragico. Senza avere la minima esitazione, ed è questo che appare dalle cronache, ragazzini appena maggiorenni imbracciano un fucile d’assalto appena acquistato, oppure già a disposizione in casa, e lo usano sparando all’impazzata verso bambini, ragazzi e insegnanti. E contro chiunque, solo…
Se diciamo (idiotissimamente) “FEMMINI-CIDIO”, significando “uccisione di una donna (femmina)” allora, coerentemente, diciamo anche “MASCHI-CIDIO”, per “uccisione di un uomo (maschio)”! Oppure, ed è meglio, diciamo più correttamente in italiano, “OMI-CIDIO”, che non significa “uccisione di un uomo-maschio”, ma di un “essere umano” (maschio o femmina o trans che sia). Perdio! E: basta parlare genericamente di “morti sul lavoro” senza dire di più… caro lettore, leggi sotto, se vuoi…
Femminicidio e maschicidio sono due termini inutili: il primo è oramai in uso e abuso, il secondo è una mia proposta uguale e contraria per… contrastare la stupidità comunicativa di molti giornalisti e politici che ignorano quanto ho specificato nel titolo qui sopra, perché, nel caso accada il tristissimo fatto dell’uccisione di un “essere umano”, maschio o femmina o trans che sia, si tratta sempre di un “omicidio”. Mi rendo conto che ormai il mood (consentimi l’anglicismo, caro lettore!) invalso…
Ci fossero oggi tra noi un Leopardi o un Pasolini: gli intellettuali zoppicanti, e un Papa che resiste – abbastanza in solitudine – nella trincea contro l’ovvio e il “politicamente corretto”
Cosa dice il Papa a un cattolico Lgbt «che ha subito un rifiuto dalla Chiesa»? Francesco risponde: «Vorrei che lo riconoscessero non come ’il rifiuto della Chiesa’, ma piuttosto di ’persone nella Chiesa’. La Chiesa è madre e chiama insieme tutti i suoi figli. Prendiamo ad esempio la parabola degli invitati alla festa: ’i giusti, i peccatori, i ricchi e i poveri, etc’. (Matteo 22:1-15; Luca 14:15-24). Una Chiesa ’selettiva’, di ’sangue puro’, non è la Santa Madre Chiesa, ma…
L’abbaiare alla luna, l’abbaiare di alcuni giornali come il travagliesco Fatto, e l’abbaiare alla Russia (di tale Stoltenberg, nomen omen), per contrastare, sbagliando, l’aggressione del fanatico-autoilludentesi-csar (“di tutte le Russie”)
L’immagine dei latrati della Nato verso la Russia, evocata (e attuata da Jens Stoltenberg, che non mi rappresenta) da papa Francesco in questi giorni, è potente. E opportuna. Così come è stata opportuna la smentita al segretario generale della Nato da parte del cancelliere Scholz (Macron consenziente). Per nulla opportuni sono, di contro, i titoli travaglieschi de Il Fatto Quotidiano, che trasudano un compiacimento eticamente incomprensibile, oltre che maligno, per i problemi del mondo, quasi che il male diffuso possa…
Informazione, fonti, analisi, opinioni, certezze, evidenze, verità
I sei termini sono anche sei concetti che hanno a che fare con la verità. Vediamo distinguendo bene. Aggiungo: nel rapporto dialettico fra certezza e verità, si deve aggiungere anche l’evidenza. Che cosa intendo? Noi umani conosciamo razionalmente le cose in due modi, o per evidenza ovvero per comunicazione di notizia: a) l’evidenza è ciò-che-sta-davanti-a-me in modo ineluttabile; b) la comunicazione di notizia è un qualcosa di fededegno (se del caso), che mi viene detto, quando chi mi dice una…
Eresie e scomuniche
Le eresie sono delle scelte, dal verbo greco airèo: e dunque àiresis, che significa scelta, come sostantivo. Pertanto, ogni volta che facciamo una scelta siamo – formalmente – eretici rispetto alla scelta di un altro che invece, in democrazia, è libero di scegliere diversamente da noi; diversamente avviene se si sceglie in modo contrario alle scelte ufficiali in un sistema che impone con leggi, regole e relative sanzioni per chi violi le leggi stesse, come gli assolutismi di ogni genere,…
Chi era “Jesus ben Joseph ben Nazaret”, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazaret, era durissimo con ipocriti (che definisce “sepolcri imbiancati”) e formalisti, e dolce con i bambini e con le prostitute? Forse un uomo un po’ strano per il mainstream odierno? Anche Putin dovrebbe rileggere questi due passi evangelici e meditare sul loro senso teologico e morale, e il patriarca Kirill, pure. Visto che tutti e due sono (si dicono) cristiani…
L’immagine di Gesù edulcorata da “santino” che ricordiamo dalla nostra infanzia, biondo, occhiceruleo con la barba fluente bipartita, non corrisponde per nulla al Gesù vero, quello che la ricerca storica, assai approfondita e sempre più ricca di particolari, sta rimandandoci da qualche decennio. Innanzitutto Gesù di Nazaret era un ebreo, di etnia semita, e quindi simile alle genti che ancora popolano la Palestina: era un ebreo palestinese, e quindi quasi sicuramente con i capelli e la barba scuri e…
Due leader – in modo diverso – un po’ confusi: il papa e Conte (Giuseppi), “leader” si dice, il primo per posizione oggettiva (è il “Papa”), il secondo tra virgolette, cioè secondo il “segno logico” delle virgolette, per modo di dire: “leader”, perché contrastato al suo interno da uno che è più “leader” di lui, Dimaio, e quindi non-leader
Papa Francesco è un po’ confuso sulla guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Probabilmente è anche un problema linguistico: pensando lui in lingua spagnola, non riesce a cogliere le sfumature dell’italiano, per cui il suo linguaggio, il suo codice espressivo è a volte impreciso e quindi confuso. Secondo: ho l’impressione che la sua preparazione culturale sulla storia contemporanea e sulla storia dell’Europa sia un pochino carente. Attenzione, non sto “parlando male del papa”: sto solo cercando di individuare i limiti…