Il papa in viaggio di ritorno dal Marocco, dove ha condiviso con re Mohammed VI diversi principi politici e morali relativi all’area di frizione tra mondi, Gerusalemme come punto centrale, afferma che i muri, dopo avere impedito l’ingresso o il passaggio di “indesiderati”, finiscono con l’imprigionare i loro edificatori, mentre i ponti portano lontano, superando corsi d’acqua e valli profonde. Ciò è vero, perché evidente. Le strade dell’Impero romano hanno, prima portato le legioni ai confini di quel mondo…
neuroscienze
De familia e de soli iure, quisquilie o pinzillachere?
Titolo in latino per la solennità dei duo argumenta, ma poi aggiungo una domanda alla Totò, perché molto spesso il livello del dibattito sui due temi rasenta l’indecente o il ridicolo. Pertanto mi è venuto da scomodare un’espressione caratteristica del nostro comicus maximus. Sulla famiglia si scontrano due posizioni estreme, lasciando poco spazio a chi vuol ragionare. Da un lato chi non è d’accordo chiama indifferentemente “sfigati” (dimaio) quelli di Verona, dall’altro si dà dell’assassino a chi accetta la…
Facilitare e complicare, animare e addormentare
Nelle associazioni, nei club, nei caffè letterari e filosofici che si stanno proficuamente diffondendo, nelle parrocchie, e anche nei corsi formazione aziendali e scolastico-universitari, accanto alla figura del docente, e a volte il docente stesso lo è, sta sviluppandosi la figura dell’animatore… di un seminario, di un laboratorio o workshop, e ora perfino quella del cosiddetto facilitatore. Cioè di colui che “facilita” l’andamento dell’evento promuovendo il dialogo, segnalando le principali tematiche, e invitando tutti a prendere la parola liberamente,…
Il destino dello sconfinato deposito del sapere e della cultura occidentali e orientali, ovvero dei due Imperi, tra Xi e… Cesare Augusto
Come vedi, mio gentile lettore, non cito il pres Mattarella e tanto meno un Conte o i suoi due vice diversamente miserandi. Cito Xi e Cesare Augusto, perché possono sedere allo stesso tavolo, sapendo che il cinese è infinitamente inferiore -sotto ogni profilo- al grande imperatore romano, anzi al princeps, (è solo da Flavio Vespasiano, verso la fine del I° secolo, che il princeps venne chiamato imperator, titolo di derivazione e pertinenza militare, e Vespasiano era un grande generale…
Non possiamo definire nulla con assoluta precisione. Se proviamo a farlo, ci coglie quella paralisi di pensiero che è tipica dei filosofi (…) in cui uno dice all’altro: “Non sai di che cosa stai parlando” e l’altro risponde: “Che cosa intendi per sapere? Che cosa intendi per parlare? Che cosa intendi per cosa?” (Richard FEYNMAN, La fisica di Feynman, vol. 1, 1961)
Apparentemente, la lunga frase del titolo parrebbe dire di un’aporia, vale a dire di una situazione o di un’espressione senza via d’uscita o senza soluzione, poiché in greco a-poros significa “senza buco o foro”. In realtà è la fondamentale metodologia della domanda che approfondisce sempre tutto ciò che può essere compreso meglio, fino a essere capito. Il lettore mi chiederà “Perché scrivi comprendere come un verbo che non sembra coincidere con capire?” Perché comprendere, dal verbo latino comprehendere, è un…
Le buone ragioni della bambina manipolata e mediatizzata e la sragione di Brenton Tarrant
Un certo fastidio mi dà, Greta Thunberg, caro lettore, perché i bambini devono fare cose da bambini, e non essere usati dai grandi, sia pure per fini buoni. Ma vorrei capire di più di questa improvvisata piccola diva del web. C’è perfino qualche idiota che la sta candidando al premio Nobel. Conosco personalmente almeno una decina di persone che potrebbero meritare quel premio, e forse me compreso (sto scherzando?), ma non la piccoletta dalle trecce un poco unte. Non…
Digitalizzazione, intelligenza artificiale e libero arbitrio
Se il gran filosofo Spinoza, ebreo portoghese olandese fosse vivo ai nostri giorni, sarebbe interessante parlare con lui del disastro aereo accaduto qualche giorno fa vicino a Addis Abeba, e di molto altro, come la pervasività dell’informatica, della digitalizzazione sempre più spinta e perfino dell’Intelligenza Artificiale. Baruch Spinoza (in ebraico ברוך שפינוזה, Baruch; in latino Benedictus de Spinoza; in portoghese Bento de Espinosa; in spagnolo Benedicto De Espinoza), nato a Amsterdam nel 1642 e morto a L’Aia nel 1677, può essere considerato uno dei maggiori…
Quando sento mia figlia Bea che mi chiama “papà” con la sua voce di donna, da quando era piccolissima e mi trillava quel nome, capisco il perché valga la pena esser-ci a questo mondo
Il “perché” è la domanda filosofica per eccellenza, la prima domanda, la domanda delle domande, la domanda dei bambini, quando cominciano ad avere l’uso di ragione, come ci ha spiegato chiaramente Jean Piaget un secolo fa o giù di lì. Martin Heidegger, invece, ha recuperato il tema metafisico dell’essere ponendogli in coda, come suffisso, la particella riflessiva “ci”, in ragion della quale non vi è l’essere come sostrato di ogni cosa, se non a condizione che vi sia un…
Quello che alcuni scienziati non comprendono del “sacro”, del “religioso” del “teologale” e del “divino”, o di come può darsi un utile dialogo fra scienza e fede, mentre imperversano molti ciarlatani, sia in politica, sia nel mondo mediatico e formativo
La lettera che Galileo scrisse alla duchessa Cristina di Lorena nel …, là dove afferma che la Bibbia non insegna “come si vadia in Cielo, bensì come vadia il cielo“, dovrebbe essere letta con attenzione dagli scienziati veri di oggi. Di quelli improvvisati alla Biglino, che traduce il testo sacro in modo letteralista, interlineare, neppure parlo. Come questi, ve ne sono altri che credono ai miti come fossero storie vere, per i quali Enuma Elish, Ninurta e Marduk sono…
Ve iniment, cioè “ricordare”, in friulano
VÊ INIMENT Vê inimènt il timp ch’al è passât cuasi simpri al fâs ben al cûr, tu âs tal cjâf chei ch’a son lâs di chê atre bande, il ben che ti àn volût, se che àn cirût di dâ tal cjaminâ insieme. Daspò cul metîsi in scolte cun chel ch’al capite in dì di vuè ti cjape l’ingoz e al ven di domandâsi in se môt che un al rive a copâ un’atri dome pal fat che lu…