Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La tras-figurazione dei diritti

L’ultimo diritto che ho sentito dichiarare sulla titolistica mediatica è il “diritto di morire”, con riferimento alla costruenda legislazione sul “fine vita”, denominata Dichiarazione Anticipata di Trattamento (D.A.T.). “Diritto di morire”. E’ un diritto “morire”? Secondo la biologia e la storia umana il “morire” è l’ultimo atto del vivere, della vita. Come si fa a chiamare “diritto” un fatto ineluttabile per tutti i viventi, l’uomo in primis, che è consapevolmente mortale? Un “diritto” è un qualche cosa di legato al…

Continua a leggere

Le ragioni della scienza come sapere discorsivo-razionale e le ragioni della fede religiosa come sapere intuitivo

Bello allargare gli spazi di ogni discussione, bello che il Caffè Filosofico diventi sempre più inclusivo, dando spazio e voce a nuovi saperi e nuove persone. Ogni apertura, o aperità, come la chiamava Heidegger, porta nuove possibilità di comprensione sull’infinito “che tutto com-prende” (l’Umgreifende di Jaspers). L’amico professor Angelo Vianello, che mi saluta con un abbraccio, ne parla con acribia da biologo  e passione di credente. Il biologo è un “filosofo della natura” che esplora il mondo con lo stesso spirito di un…

Continua a leggere

La “tardanza”, ut sensus sempiterni actique temporis

Il termine dantesco (muovi novella mia non far tardanza) è ormai un neologismo, e non mio, e mi incanta. E’ nella lettera di una persona che curo, in ristretti orizzonti, che ha scritto a Bea, in ritardo, ritardissimo, come risposta, ma ha scritto. Negli anni ho proposto alcuni neologismi che qui non ripeto, ma che hanno preso piede sul web, ma questo è bellissimo, anche se è aulico sembrando un neologismo. La tardanza. Suona come quasi dimenticanza, eppure è solo il nome…

Continua a leggere

La connivenza implicita

Caro lettore, la connivenza implicita è una sorta di “patologia sociale”, più o meno grave, tipica delle organizzazioni. Si potrebbe dire una forma edulcorata del familismo amorale che invece sottende una cultura e comportamenti definibili certamente come mafiosi. Del familismo amorale, che qui non tratterò, esistono in circolazione diversi studi sociologici. In quasi tutte le organizzazioni consolidate, aziendali, scolastiche, militari, politiche, ecclesiali è quasi impossibile non trovare forme di connivenza implicita, con aspetti variegati, che vanno dal sistema delle alleanze e solidarietà dei…

Continua a leggere

Ciò che la leadership non è

Siamo “circondati” dalla leadership. Il termine inglese dall’ampio campo semantico, intraducibile con una sola parola in italiano, e meritevole di una perifrasi, negli ultimi decenni ha spopolato ovunque. Non vi è campo dove non sia considerato, dalla politica all’economia, dai fenomeni religiosi a quelli culturali, dal sistema dei media all’innovazione tecnologica, dalla ricerca scientifica allo sport, e via andando. Sempre da decenni circolano testi e manuali, a cura di psicologi, sociologi e antropologi, che spiegano come funziona, a partire da grandi esemplificazioni…

Continua a leggere

Il senso del tempo

Il tempo fisico e il tempo interiore, il tempo occidentale e il tempo orientale, il tempo del lavoro e il tempo del riposo, il tempo dei carcerati e il tempo di fuori, il tempo lineare e  il tempo ciclico, cioè quello delle stagioni, il tempo del sacro e il tempo del profano, il tempo della camminata in salita e il tempo della maratona, il tempo della salute e il tempo della malattia, il tempo dei giovani e quello di chi ha…

Continua a leggere

Emanuele di Alatri

Caro lettore, Emanuele è morto ucciso da un branco di delinquenti appartenenti alla gente “normale”. La statistica psichiatrica spiega che atti di questo genere sono commessi solo nel 10% dei casi da soggetti psicopatici, mentre il restante 90% è opera dei “normali”. Sarà anche che la violenza inter-umana è in declino rispetto al passato, come spiega nel suo classico libro in tema edito nel 2012 Steven Pinker, ma è difficile sopportare azioni come quella di Alatri. Gli specialisti della mente aggiungono…

Continua a leggere

La sofferenza umana è plausibile o assurda?

Per un razionalista materialista il problema della sofferenza umana è presto risolto: siccome in natura tutto cambia, tutto si combina e si scombina e, quando tocca all’uomo che ha un bell’impianto nocicettivo, cioè capace di sentire il dolore, le cose non cambiano. Il dolore naturale ci sta, è presente, dal parto alla morte, passando per malattie e incidenti, per infortuni e aggressioni, per omicidi e guerre, per attentati e crudeltà di ogni genere. Per un realista che crede a…

Continua a leggere

L’arroganza degli ignoranti

Ernesto Galli della Loggia offre su un grande quotidiano di sabato 25 scorso una disanima condivisibile sul fenomeno politico “grillino”. Caro lettor mio, recuperalo sul Corrierone di Milàn para el tu web, ne val la pena. Socrate sosteneva con non malcelata ironia di “sapere di non sapere”. Invece questi anti-socratici dei “grillini” non sostengono il contrario, cioè di “sapere di sapere”, ma si comportano come se lo dicessero ogni qualvolta aprono bocca. Loro sanno e sanno fare (Raggi docet),…

Continua a leggere

La porta rossa

L’ultima puntata della serie televisiva omonima di Rai 1 mi ha intrigato, nonostante abbia letto che il soggetto sia di Lucarelli, di cui non sono fan, faccio per dire. Il tema del confine e della fine della vita (terrena) mi interessa da sempre. Ho accompagnato fino all’estremo momento mia madre, di cui ho raccolto gli ultimi sussurri, parole che non dirò mai a nessuno; mio padre se n’era andato nove anni prima, e non l’avevo visto le ultime ore perché da…

Continua a leggere