Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

La grotta delle Duje Babe e le buddiste che se la tirano

Caro lettor mio, è là sotto verso il torrente, quasi in verticale, dove scrosciano acque, e le fronde dei faggi cantano. Lì neanche i partigiani titini o i tedeschi erano in grado di arrivare. Giovanni Bergnach racconta di lontani eventi e di nascondigli arcani, dove i giovani uomini delle Valli si nascondevano agli invasori di varie bandiere. …e a volte venivano visitati dalle Duje Babe, le donne selvatiche. Ho già scritto un pezzo sulla donna selvatica. Avevo sempre…

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Homo loquens. L’origine, lo sviluppo del linguaggio e la sua importanza capitale nel diventare umani

Anticipo qui il secondo capitolo del volume in pubblicazione, già annunziato nel brano precedente… anche questo per aiutare la riflessione sulla comunicazione e il linguaggio, oggi ampiamente in crisi. Solitamente, con il termine “linguaggio” si intende prima di tutto un codice composto da parole, che sono suoni emessi dall’apparato fisiologico della fonazione umana e dalla bocca, ma anche da gesti, atteggiamenti corporei ed espressioni del volto. La moderna psicologia della comunicazione distingue fra “linguaggio verbale”, cioè tutto il plesso…

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Il “mio” Pavel Florenskij, medicina spirituale per questi tempi disarmonici e disarticolati, un poco tristi

Tempi disarmonici e disarticolati, viviamo. Come una sorta di medicina spirituale offro ai miei visitatori gentili un’anteprima: un saggio costituente il capitolo dedicato al grande pensatore e mistico russo nel mio volume di prossima pubblicazione La Parola e i simboli dell’Eros nella Bibbia… in un tempo nel quale la parola è negletta, banalizzata e disprezzata come un oggetto d’uso che si può gettare. Poche cose mi fanno sanguinare l’anima come questo fatto.   “Da quel dicembre del 1937 alla metà…

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Il genere e alcune specie di cretini

Mi spiace, caro lettor mio, che gli appartenenti alle categorie di cui al titolo molto difficilmente leggeranno questo pezzo che li riguarda, per ragioni legate alla loro naturale appartenenza alla parte sinistra della campana di Gauss, quella della loro valutazione. Se uno solo di questi mi scrivessi per insultarmi, lo riterrei un successo, perché significherebbe che per qualcuno vi è ancora speranza. Attenzione bene: l’immagine qui a sinistra non è di un cretino. Il titolo richiama la filosofia naturale di Aristotele…

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Lo sguardo metafisico

Ogni oggetto, paesaggio, volto, orizzonte, scorcio di cielo o sfondo di montagne, ogni orizzonte marino può essere visto da un occhio romantico, alla Caspar Friedrich, pieno di pathos, entusiasmo o paura, oppure con sguardo metafisico, epistemico. Io preferisco quest’ultimo. Se l’occhio romantico si emoziona ed emoziona lo spirito, con un movimento del sangue e dei visceri, lo sguardo metafisico vede forme, vede contorni immoti, o anche mutevoli come le onde del mare, ma le rifà come idea, come astrazione, come…

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Il male come evidenza del limite, il limite come radice del male

Il male è una mancanza di bene (Agostino), il male è un limite, un’amputazione dell’essere fisico (manca un dito) e spirituale (manca la coscienza). Abbiamo -come umani- dei limiti e pertanto confiniamo con il male. Vi è male in Dio? Nel “dio” gnostico, manicheo e mancusiano sì, nel Dio unico e omnicomprensivo no. Chi fa il male? i cattivi? ma “cattivo” non significa “prigioniero” (captivus, da captus, catturato in latino, verbo capio, is, ere, prendo, catturato)? e se uno è “catturato” come…

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Padre Jacques

Eri del ’30, come Eastwood e Connery, ma non famoso come loro, e ora vivi nella gloria di Dio, nella sua visione beatifica. Non ho dubbi. La tua magrezza ieratica ti faceva ancora più vero come uomo dell’esercizio spirituale. Testimone, cioè martire dell’umanità, e viceversa martire, cioè testimone dell’umanità. Sacrificato come animale biblico sull’altare da giovanissimi officianti dell’horror vacui, dalle anime piene di odio auto-devastante, ora morti anche loro, neutralizzati, dicono. Morti, dispersi in non so quale silenzio di Dio,…

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Radicalità e radicalismo, irrazionalità e follia

La confusione lessicale in corso, come spesso sottolineo qui, rischia di fare molti danni. Due esempi: a) lo scivolamento semantico del concetto di “radicalità” sempre più verso “radicalismo” inteso come estremismo; b) altrettanto per quanto concerne il termine “irrazionalità”, oramai utilizzato quasi come sinonimo di follia o pazzia. In realtà il termine “radicale” afferisce a “radice”, la radix latina, cioè origine originante, tant’è che si usa in matematica (radice quadrata etc.), e pure in logica filosofica e gnoseologia. Riflessione radicale…

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La vita plurale, tra singolarità e altruità

Anche se  si vive individualmente, singolarmente, la vita di ciascuno, irriducibilmente se stesso, è pur tuttavia plurale, perché in-relazione. In relazione con altri soggetti umani,  con gli ambienti e le cose. Si è dentro il cosmo, dentro la natura, dentro la propria vita (si è la propria vita e la propria anima), si è in re-lazione con il tutto, anche se non mai totalmente. Ciò che pensiamo e facciamo è sempre plurale nella singolarità del pensiero e dell’atto, e…

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Sempre più sensibile, nervoso, insofferente…

mio caro lettor, sto diventando, invecchiando. Sensibile alle cose, al paesaggio, alla bellezza, ai fatti e ai misfatti. Vedo più profondo, partecipo delle cose come mai prima d’ora, contemplando dettagli, scaglie di senso, spicchi di verità, forse mai colti, prima. Ma pagando un prezzo di sofferenza maggiore di prima, quando le cose mi scivolavano via più velocemente. Nervoso, perché mi parte per un nonnulla l’embolo e sbotto, scatto, impreco, non sopporto, mi rivolto contro chi mi dice stupidaggini, scontatezze…

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