Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Il respiro dell’Anima

  Czeslaw Milosz, poeta polacco canta: “La voce della passione è migliore di quella della ragione,/ poiché gli impassibili non sanno cambiare la storia./ E Chesterton: “C’è una via che va dagli occhi al cuore senza passare per l’intelletto“. Infinito dibattito che dall’antichità giunge fino a noi, passando per tutti i rifugi, gli scogli, le temperie del pensiero, cogliendo la musica del tempo e dello spazio nel tempo, di ciascuna vita, di ciascuna anima. Marco Aurelio ne I pensieri (X,…

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I novissimi

Morte, giudizio, inferno, paradiso: nel catechismo di san Pio X li si imparava a memoria con tutte le altre formule di una teologia semplificata e popolare. Lascio qui perdere il secondo, il terzo e il quarto dei novissimi, soffermandomi un momento solo sulla morte. Epicuro insegnava che essa, come ultimo istante della vita, sospende la presenza a se stessi e quindi non deve spaventare. I suoi seguaci, ma anche gli stoici non la temevano. Il Cristianesimo ha posto il…

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Arrivisti e arroganti

Non so se l’autore del Salmo 73 sia effettivamente il re Davide, ma non importa. Il poeta biblico è molto efficace: “(…) Per poco non inciampavano i miei piedi,/ per un nulla vacillavano i miei passi, / vedendo la prosperità dei malvagi.  Non c’è sofferenza per essi,/ sano e pasciuto è il loro corpo./  Non conoscono l’affanno dei mortali/ e non sono colpiti come gli altri uomini./  Dell’orgoglio si fanno una collana/ e la violenza è il loro vestito./  Esce l’iniquità dal…

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U-mani

Non o se la mano ci renda troppo u-mani, ma noi umani abbiamo le mani e per questo, soprattutto, siamo u-mani (gioco linguistico di Derrida). Nel bene nel  male che ci appartiene. Con le mani provviste di pollice opponibile noi sviluppiamo ogni azione e il cervello si nutre di nuove informazioni, che restituisce anche prima del nostro esserne coscienti. Addirittura il nome greco di “mano“, “chéir” ha dato il nome alla più sublime delle arti mediche, la chir-urgia. Con…

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Ipocondriaci eu-stressati e ipercondriaci di-stressati

L’affanno del successo e del potere rende ottusi. E questo stato gli impedisce di accorgersene, essendo un circolo vizioso, fintantoché non si chiedono il perché di tanto affanno, se ne valga la pena… e allora si accende una luce che illumina, dando consapevolezza dello stato delle cose. Abbiamo ipocondriaci che pensano di essere beneficamente stressati, ed ipercondriaci che pensano il contrario. I primi si lamentano sempre a volte compiacendosi del proprio stare, i secondi “non hanno mai problemi” ma si comportano…

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Etica della comunicazione

Di questi tempi nei quali la comunicazione come strumento, prevarica spesso la relazione intersoggettiva e plurale, in quanto dimensione antropologica insopprimibile, è bene riflettere con attenzione sui rischi di un surplus di comunicazione a volte priva di sentimento, di empatia, di capacità di ascolto. Per approfondire si può, volendo, cliccare qui sotto Etica_della_Comunicazione contemplazione | filosofando | meditazione | neuroscienze | paleoantropologia | psicologia…

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Gli uccelli volano con chi ha le stesse penne

…così recita un antico adagio induista, come lo propone Paramhansa Yogananda. Che significa? Che chi si somiglia si piglia, tradotto in detto popolare padano o giù di lì. Noto che spesso è verissimo, e specialmente negli ambiti dove si decidono le cose, nelle stanze del potere. Di questi tempi in particolare, ché prima d’ora le cose erano un poco diverse, la gente di potere si circonda solitamente di persone che un po’ gli somiglia, ma in sedicesimi, rifuggendo da chi potrebbe creare…

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Colpa, punizione, genetica, espiazione, delitto, reato, peccato, pentimento, perdono, innocenza, libero arbitrio…

Adina Roskies (di lei qui abbiamo già parlato) studia da anni la difficilissima connessione tra genetica e responsabilità, tra libertà e necessità, tra responsabilità e determinazione, sul crinale di confine delle neuroscienze e della morale, e quello tra diritto, filosofia, psicologia e biologia. Esce ora un libro in tema, per Mondadori Università, a cura di G. Corbellini e E. Sirgiovanni, Tutta colpa del cervello. Un’introduzione alla neuroetica. La tendenza prevalente di questi due autori sembra essere di tipo biologistico-deterministico. Altri autori,…

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Il farneticante

Farneticare può dirsi anche vaneggiare (dire cose vane) o delirare (essere presi dal delirio). Deriva dal verbo greco phrenetìzein. Chiunque può farneticare in certi momenti. Vi è però sempre qualcuno che sceglie la farneticazione come propria cifra comunicativa e linguistica. Uno di costoro è Grillo, il comico televisivo trasformatosi da qualche anno in politico. Questo signore, più che benestante, pretende di rappresentare il popolo, e si permette di insultare, parlare sopra, prevaricare amici e nemici. Ha stancato. Farneticare è dire cose…

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Liberi o schiavi?

A volte mi chiedo se sia più libera una monaca di clausura o un manager internazionale à la Marchionne; oppure se sia più libero Balotelli che si guadagna la pagnotta milionaria per quest’anno e per quelli a venire con una ventina di goal all’anno, o un perito meccanico ventitreenne che attrezza un centro di lavoro per produrre componenti in acciaio speciale; ovvero, ancora, se sia più libero un politico potente come Putin o un agricoltore della Val di Non. Quanto…

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