Villa Ottelio Savorgnan sul fiume Stella ad Ariis di Rivignano

Di un certo “autismo”

L’autismo, o Sindrome di Kanner, è ritenuto dagli studiosi un disturbo che interessa la funzione cerebrale; la persona affetta da autismo manifesta una spiccata riduzione delle possibilità di socializzazione e di comunicazione. Non si conoscono ancora le sue cause originanti. Correntemente la definizione clinica più condivisa è Disturbi dello Spettro Autistico (DSA o, in inglese, ASD, Autistic Spectrum Disorders). Nel DSM-IV l’autismo rientra nella categoria clinica dei “Disturbi Pervasivi dello Sviluppo“, di cui fanno parte anche altre sindromi, come quella di Asperger, di Rett e il…

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Stefano

Caro Stefano, sei andato da un’altra parte, ieri. Ti seguivo quando eri un leggero, agile e sorridente centravanti, con il tuo nome e cognome che si armonizzavano bene. “Borgonovo“, quasi un toponimo di origine medievale. Stefano dei Borgonovo. Ho letto cosa hanno scritto persone che ti conoscevano e altre che non ti conoscevano. Ti hanno chiamato “eroe“, “testimone“… Starei attento con le definizioni. Mi sembra di poter dire è che hai conosciuto il dolore. Il dolore ci accompagna come una possibilità…

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Le neuroscienze e il libero arbitrio. Il “determinismo causale”

Eddy Nahmias, del Dipartimento di Filosofia e dell’Istituto di Neuroscienze della Georgia State University,  si chiede da tempo “Is Neuroscience the Death of Free Will“, ed è una domanda che mi faccio anch’io, perché mi inquieta non poco. Egli pensa che il libero arbitrio sia del tutto illusorio, perché i circuiti neuronali funzionerebbero meccanicisticamente e “necessariamente”. E’ evidente, come più volte abbiamo detto in questo sito, che tale posizione scientifica produce un’immediata conseguenza: che nessuno è responsabile delle proprie azioni, perché queste…

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De Providentia et de Libertate

Si occupa di noi umani la pronoia o providentia? Vi è qualche fatto consequenziale tra il male che viene fatto da qualcuno, ma proprio in conseguenza di tale male fatto proprio su lui stesso, vale a dire ci sono punizioni, in qualche modo, luogo e tempo, oltre a quelle che potrebbero applicare le leggi umane, in presenza di un reato di cui si sia accertata la responsabilità e la colpa? Quare aliqua incommoda bonis viris accidant, cum providentia sit, cioè per quale…

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Cambiamenti e discontinuità

Caro lettore, il lavoro, e quindi la vita umana, cambieranno ancora. Come è naturale che sia. E radicalmente. Non perché lo sostiene Jeremy Rifkin da qualche decennio, ma perché se ne intravedono le vestigia, i segnali ancora deboli, ma ben visibili. Finirà il lavoro di massa (sta già finendo), con buona pace dei sindacati generalisti, “di classe”. Ad esempio il mio lavoro “di massa” è già finito da quasi vent’anni. Forse sono un prodromo. Ogni giorno io cambio mediamente almeno tre aziende,…

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La crisi della relazione nel tempo della comunicazione

  Il rischio di questi tempi è quello di scambiare la comunicazione con la relazione. Soprattutto i giovani stanno vivendo una stagione in cui il mezzo sostituisce il sentimento, il telefono la parola, il messaggio lo sguardo. Bisogna parlarne insieme, per capire come andare avanti recuperando i tempi e gli spazi del dialogo. Il mezzo non dà la libertà, né la distanza può regalare verità: questa si nasconde negli interstizi del dolore, della vita, della mancanza e del ritrovamento, del…

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Dove finisce la mente…

…e comincia il resto del mondo? Il bel titolo di un libro di Michele di Francesco e Giulia Piredda, pubblicato da Mondadori Università Milano (2013) mi incuriosisce. Già Descartes riteneva che il punto di contatto tra res cogitans (cioè l’io e Dio), e la res extensa (cioè il mondo), fosse una ghiandola  detta pineale posta nel lobo frontale. Ma il grande René usava il suo metodo intuitivo-deduttivo per una scienza certa ed evidente, con i mezzi del  suo tempo.

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Neuroni e giudizio morale

Quando l’uomo compie un atto, buono o malo che sia, la domanda concerne la sua libertà. E’ dato acquisito che la sua responsabilità sia proporzionata alla libertà esteriore ed interiore di cui dispone. Il libero arbitrio è la misura della responsabilità morale. Vi sono però anche altre teorie morali, meno spirituali e più materialistiche, si potrebbe dire. Un caposcuola di queste è senz’altro David Hume, che ai nostri giorni ha non pochi emuli. Si potrebbe dire che Hume è…

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Definizioni, determinazioni, pigrizie mentali

Ascoltiamo quotidianamente cose che ci dicono molto della “natura umana“, ma a volte non stiamo attenti, preferiamo lasciar perdere, specialmente quando chi parla è potente, e potrebbe infastidirsi delle precisazioni, ritenendole pedanteria fastidiosa e noiosa. Come quando si parla del tempo come dimensione esistenziale e fisica. Oppure metereologica: ognuno si imprigiona da solo nello stereotipo del caldo/freddo o del-tempo-che-passa. Ineluttabili tutte e due (o tre) le dimensioni, e perciò immeritevoli di commenti. O quando si parla della responsabilità. Ne I…

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La mano e la mente

Sappiamo dai neuropaleoantropologi che la conformazione prensile della mano e il progressivo ergersi nella stazione eretta ha portato l’animale uomo a diventare quella “bestia che è“, intelligente, autocosciente e (im)morale. Ora, anzi da qualche decennio questo signor homo sapiens sapiens sta sostituendo progressivamente il lavoro manuale con automazioni, servoassistenze, informatizzazione e così via… Buone cose che stanno riducendo radicalmente (quasi annullando) la fatica fisico-muscolare, e velocizzando molti processi, anche noiosi e a volte stupidi. Ma c’è un pericolo, come…

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